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Russia, vietato usare Telegram per il servizio clienti delle banche

Tempo di lettura: 2 minuti. La legge vieta alle banche e ai broker russi di inviare informazioni sensibili attraverso messaggeri stranieri

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I media locali hanno rivelato che le istituzioni finanziarie russe non potranno comunicare con i clienti attraverso messaggeri istantanei con sede al di fuori del Paese. Una nuova legge approvata dalla Duma di Stato vieta inoltre alle banche di utilizzare le chat per inviare dati personali e documenti di pagamento.

Secondo la nuova legge approvata dalla Camera bassa del Parlamento, le banche della Federazione Russa non potranno contattare i propri clienti su alcuni popolari messenger. Il divieto si applica alle piattaforme basate all’estero. Il Roskomnadzor, il Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mezzi di comunicazione di massa, non ha ancora pubblicato l’elenco delle applicazioni interessate, ma Telegram, Whatsapp, Viber e simili rientrano nella descrizione, come riporta il quotidiano economico Kommersant. Il progetto di legge, approvato dalla Duma di Stato in terza lettura, limita anche l’uso di questo tipo di servizi di messaggistica per la corrispondenza contenente informazioni sensibili come dati personali o documenti relativi a pagamenti e trasferimenti di denaro. Le restrizioni riguardano non solo le banche, ma anche tutte le altre organizzazioni finanziarie, compresi i broker, le società che operano nel mercato dei titoli, le società di gestione, i fondi di investimento, i fondi pensione privati e i depositi, si legge nell’articolo.

Il Ministero dello Sviluppo Digitale supervisionerà l’implementazione delle nuove restrizioni

Secondo Anatoly Aksakov, capo della commissione parlamentare per i mercati finanziari, il Ministero russo per lo sviluppo digitale, le comunicazioni e i mass media sarà incaricato di supervisionare il divieto, e non la Banca centrale della Russia in questo caso. Commentando per Kommersant, ha anche dichiarato:

Le organizzazioni creditizie, ovviamente, sono molto attente all’applicazione della legge ed è improbabile che la violino. Pertanto, ovviamente, prenderanno provvedimenti per evitare di cadere sotto le sanzioni.

Parlando con il giornale, i membri del settore hanno notato che gli instant messenger sono raramente utilizzati per comunicare con i clienti, soprattutto dai grandi operatori che hanno sviluppato le proprie applicazioni con chat di supporto integrate. Altri utilizzano soluzioni di terze parti, spesso piattaforme sicure per comunicare con i clienti, scambiare documenti, concludere accordi, caricare dati e presentare relazioni alla banca centrale, ha spiegato Tatyana Evdokimova, consulente per gli investimenti. “Sappiamo cos’è la protezione dei dati personali e ci atteniamo da tempo a determinati requisiti”, ha sottolineato.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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