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Sicurezza Informatica

Tech for Palestine: tecnologia al servizio della Solidarietà

Tempo di lettura: 2 minuti.

Più di 40 fondatori, investitori, ingegneri e altri professionisti del settore tecnologico hanno annunciato la formazione di una coalizione chiamata “Tech for Palestine”. Questa iniziativa mira a costruire progetti open source, strumenti e dati per sostenere il popolo palestinese, offrendo un nuovo modo di fare attivismo nel settore tech.

Iniziativa nata in un Momento Critico

La guerra tra Israele e Hamas ha avuto un impatto significativo sul settore tecnologico. Mentre Israele, noto per il suo mercato tecnologico e di startup, ha ricevuto un forte sostegno, coloro che hanno chiesto cessate il fuoco e supportato la Palestina hanno spesso affrontato difficoltà professionali. Paul Biggar, fondatore di Tech for Palestine e della compagnia CircleCI, ha creato questa coalizione per aumentare la consapevolezza sulla guerra a Gaza e fornire supporto a chi desidera aiutare la Palestina, ma teme ripercussioni professionali.

Progetti e Supporto per la Palestina

Tech for Palestine, ancora nelle sue fasi iniziali, fungerà da piattaforma per condividere risorse e consigli. Tra le prime iniziative, è stato creato un badge per ingegneri da usare su GitHub che invoca il cessate il fuoco e snippet HTML per supportare la causa palestinese sui siti web. Biggar prevede di collaborare con organizzazioni palestinesi e di supportare le startup palestinesi con mentorship e crediti cloud.

Movimento di Solidarietà Globale

Arfah Farooq, fondatrice di Muslamic Makers, ha evidenziato come l’attivismo per la Palestina abbia unito persone da tutto il mondo. L’iniziativa Tech for Palestine offre un modo per coinvolgersi nella causa, superando le barriere fisiche e politiche. Un ingegnere, che ha preferito rimanere anonimo, ha espresso la speranza che questa iniziativa possa rappresentare un cambiamento significativo, restituendo la voce a chi si sente silenziato.

Cambiamento nella narrazione del mondo Big Tech

Tech for Palestine si inserisce in un contesto in cui il bilancio delle vittime palestinesi continua a salire. Biggar spera che questa coalizione possa segnare l’inizio di un cambiamento più ampio, dando voce a chi finora si è sentito inascoltato. Questa iniziativa rappresenta un passo importante per il settore tecnologico, che non può più rimanere in silenzio di fronte alle questioni di pace e umanizzazione del popolo palestinese.

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