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Sicurezza Informatica

Trenitalia vittima di ransomware. Biglietterie bloccate

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Dopo tanti annunci, il giorno è arrivato: Trenitalia è la prima grande vittima di un attacco ransomware che ha bloccato l’attività di emissione dei biglietti in via precauzionale. Ad essere stati preventivamente isolati sono anche i pc dei dipendenti sia in smart working che fisici sul luogo di lavoro.

«Anche la prenotazione dei servizi delle Sale blu di Rfi potrebbe non avvenire con la consueta regolarità. I passeggeri sono autorizzati a salire a bordo treno e presentarsi al capotreno per acquistare il biglietto senza sovrapprezzo. Le disfunzioni registrate non impattano sulla circolazione ferroviaria che procede con regolarità»

Un caso simile c’era stato il 17 marzo, ma la società aveva smentito categoricamente che si trattasse di un attacco hacker. Inoltre, se si tratta di un ransomware che chiede soldi in cambio dello sblocco dei dati criptati dal malware, l’operazione potrebbe avere nulla a che vedere con una operazione di guerra cibernetica.

C’è da dire, però, in tal senso, che bisogna attendere la rivendicazione dell’azione da parte della gang per arrivare ad una conclusione sulla eventuale motivazione bellica che si può comunque nascondere dietro questa vicenda, perché è cosa nota lo schieramento in campo da parte di alcune ransomware gangs nell’attuale conflitto Ucraino. Una attività mista di attacco sia criminale sia bellico, può in effetti rappresentare una opportunità di rimpinguare le casse degli armamenti da parte delle nazioni coinvolte nel conflitto.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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