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Una campagna sofisticata utilizza un nuovo metodo anti-rilevamento
I ricercatori hanno scoperto una campagna maligna che utilizza una tecnica mai vista prima per piantare tranquillamente un malware senza file sulle macchine colpite.
La tecnica comporta l’iniezione di shellcode direttamente nei log degli eventi di Windows. Questo permette agli avversari di utilizzare i registri degli eventi di Windows come una copertura per trojan maligni in fase avanzata, secondo un rapporto di ricerca Kaspersky pubblicato mercoledì.
I ricercatori hanno scoperto la campagna a febbraio e credono che gli avversari non identificati siano stati attivi nell’ultimo mese.
“Consideriamo la tecnica dei registri di eventi, che non abbiamo visto prima, la parte più innovativa di questa campagna“, ha scritto Denis Legezo, ricercatore senior di sicurezza del Global Research and Analysis Team di Kaspersky.
Gli aggressori dietro la campagna utilizzano una serie di strumenti di iniezione e una tecnica anti-rilevamento per consegnare il payload del malware. “Con almeno due prodotti commerciali in uso, più diversi tipi di RAT all’ultimo stadio e wrapper anti-rilevamento, l’attore dietro questa campagna è abbastanza capace“, ha scritto Legezo.
La prima fase dell’attacco coinvolge l’avversario che porta gli obiettivi su un sito web legittimo e li attira a scaricare un file .RAR compresso con strumenti di penetrazione della rete chiamati Cobalt Strike e SilentBreak. Entrambi gli strumenti sono popolari tra gli hacker che li usano come veicolo per consegnare shellcode alle macchine bersaglio.
Cobalt Strike e SilentBreak utilizzano decrittatori AES separati anti-rilevamento, compilati con Visual Studio.
Il certificato digitale per il modulo Cobalt Strike varia. Secondo Kaspersky, “sono stati firmati 15 diversi stadi, dai wrapper agli ultimi stadi“.
Successivamente, gli aggressori sono poi in grado di sfruttare Cobalt Strike e SilentBreak per “iniettare codice in qualsiasi processo” e possono iniettare moduli aggiuntivi nei processi di sistema di Windows o applicazioni affidabili come DLP.
“Questo strato della catena di infezione decripta, mappa in memoria e lancia il codice“, hanno detto.
La capacità di iniettare il malware nella memoria del sistema lo classifica come fileless. Come suggerisce il nome, il malware senza file infetta i computer bersaglio senza lasciare artefatti sul disco rigido locale, rendendolo facile da aggirare la sicurezza tradizionale basata sulla firma e gli strumenti forensi. La tecnica, in cui gli aggressori nascondono le loro attività nella memoria ad accesso casuale di un computer e utilizzano strumenti nativi di Windows come PowerShell e Windows Management Instrumentation (WMI), non è nuova.
Ciò che è nuovo, tuttavia, è il modo in cui lo shellcode crittografato che contiene il payload dannoso è incorporato nei log degli eventi di Windows. Per evitare il rilevamento, il codice “è diviso in blocchi da 8 KB e salvato nella parte binaria dei log degli eventi”.
Legezo sostiene che: “Il dropper non solo mette il launcher sul disco per il caricamento laterale, ma scrive anche messaggi informativi con shellcode nel registro eventi KMS di Windows esistente.“
“Il wer.dll caduto è un caricatore e non farebbe alcun danno senza lo shellcode nascosto nei log degli eventi di Windows. Il dropper cerca nei log degli eventi i record con la categoria 0x4142 (“AB” in ASCII) e con il Key Management Service come fonte. Se nessuno viene trovato, i pezzi di 8KB di shellcode vengono scritti nei messaggi di registrazione delle informazioni tramite la funzione ReportEvent() Windows API (parametro lpRawData)“.
Successivamente, un lanciatore viene inserito nella directory delle attività di Windows. “Al punto di ingresso, un thread separato combina tutti i suddetti pezzi da 8KB in uno shellcode completo e lo esegue“, ha scritto il ricercatore.
“Tale attenzione ai registri degli eventi nella campagna non è limitata alla memorizzazione di shellcode“, hanno aggiunto i ricercatori. “I moduli dropper patchano anche le funzioni API native di Windows, relative al tracciamento degli eventi (ETW) e all’interfaccia di scansione anti-malware (AMSI), per rendere il processo di infezione più furtivo.
Utilizzando questo approccio furtivo, gli aggressori possono consegnare uno dei loro due trojan di accesso remoto (RAT), ognuno dei quali è una combinazione di codice complesso e personalizzato ed elementi di software pubblicamente disponibili.
In tutto, con la loro “capacità di iniettare codice in qualsiasi processo utilizzando Trojan, gli aggressori sono liberi di utilizzare questa caratteristica ampiamente per iniettare i moduli successivi nei processi di sistema di Windows o applicazioni di fiducia“.
L’attribuzione nel cyberspazio è difficile. Il meglio che gli analisti possono fare è scavare in profondità nelle tattiche, tecniche e procedure (TTP) degli attaccanti, e il codice che scrivono. Se quelle TTP o quel codice si sovrappone a campagne passate di attori noti, potrebbe essere la base per incriminare un sospetto.
In questo caso, i ricercatori hanno trovato difficile l’attribuzione.
Questo perché, oltre alla tecnica senza precedenti di iniettare shellcode nei log degli eventi di Windows, c’è un altro componente unico di questa campagna: il codice stesso.
Mentre i dropper sono prodotti disponibili in commercio, i wrapper anti-rilevamento e i RAT con cui vengono accoppiati sono fatti su misura.
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Kapeka: nuova backdoor di Sandworm per l’Est Europa
Tempo di lettura: 3 minuti. Kapeka, nuova backdoor utilizzata da Sandworm in attacchi all’Europa orientale, con capacità avanzate di controllo e flessibilità operativa.
Una nuovo backdoor denominata “Kapeka” è stato individuato mentre veniva impiegato in attacchi mirati contro l’Europa orientale, inclusi Estonia e Ucraina. Questo malware, sviluppato dal gruppo di minaccia persistente avanzato (APT) collegato alla Russia, noto come Sandworm, ha mostrato capacità estremamente sofisticate nell’esecuzione di cyber-attacchi, secondo un rapporto di WithSecure.
Caratteristiche del Backdoor Kapeka
Kapeka è una backdoor flessibile scritta in C++ e confezionato come una DLL di Windows. È progettato per mascherarsi da componente aggiuntivo di Microsoft Word per sembrare legittimo e evitare il rilevamento. Il malware è dotato di una configurazione di comando e controllo (C2) incorporata che stabilisce contatti con server controllati dall’attaccante e ottiene istruzioni su come procedere.
Funzionalità del malware
Le funzionalità di Kapeka includono la capacità di leggere e scrivere file, lanciare payload, eseguire comandi shell e persino aggiornare o disinstallare se stesso. Utilizza l’interfaccia COM di WinHttp 5.1 per la comunicazione di rete e impiega il formato JSON per inviare e ricevere dati dal suo server C2. Il backdoor può anche aggiornare la propria configurazione C2 “al volo”, ricevendo una nuova versione dal server C2 durante il polling.
Metodi di propagazione e associazioni
La modalità esatta di propagazione di Kapeka non è ancora stata pienamente identificata, ma le analisi indicano che il dropper del malware viene recuperato da siti web compromessi utilizzando il comando certutil, un esempio di utilizzo di binari legittimi per eseguire attacchi (LOLBin). Kapeka è stato collegato a precedenti famiglie di malware come GreyEnergy e Prestige, suggerendo che potrebbe essere un successore di quest’ultimo, usato in intrusioni che hanno portato al dispiegamento del ransomware Prestige alla fine del 2022.
Implicazioni e significato
L’uso di Kapeka in operazioni di intrusione dimostra un’attività di livello APT, con un alto grado di stealth e sofisticazione, tipico di attacchi attribuibili a origini russe. La sua vittimologia sporadica e il targeting di specifiche regioni geopoliticamente sensibili come l’Europa orientale, evidenziano l’uso strategico di questo malware in operazioni di cyber spionaggio o sabotaggio.
Il backdoor Kapeka rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza delle informazioni nelle aree colpite. Le organizzazioni in regioni potenzialmente a rischio dovrebbero rafforzare le loro difese e monitorare attivamente per rilevare segni di questo malware sofisticato, adottando misure proattive per proteggere i loro sistemi dagli attacchi.
APT44: pericolo globale del gruppo Sandworm
APT44, noto anche come Sandworm, è una delle unità di sabotaggio informatico più pericolose, attiva nell’ambito dei conflitti geopolitici a favore degli interessi russi. Questo gruppo è associato a numerosi attacchi di alto profilo e continua a rappresentare una minaccia elevata per governi e operatori di infrastrutture critiche a livello mondiale.
Caratteristiche e attività di APT44
APT44 è un gruppo avanzato di minaccia persistente (APT) che ha mostrato una capacità notevole e una tolleranza al rischio elevata nei suoi sforzi per supportare la politica estera russa. L’ampio mandato di questo gruppo lo rende una minaccia imprevedibile, pronta a colpire a breve termine ovunque i suoi obiettivi si allineino agli interessi nazionali russi.
Rischio di proliferazione di nuove tecniche
Le continue innovazioni di APT44 nell’uso di capacità cyber distruttive hanno potenzialmente abbassato la barriera all’ingresso per altri attori statali e non statali interessati a sviluppare i propri programmi di attacco informatico. Questo rischio di proliferazione è una preoccupazione crescente, poiché potrebbe portare a un aumento globale di attacchi cyber sofisticati e distruttivi.
Protezione e Azioni della Comunità
La ricerca di Google ha portato all’identificazione di varie misure per proteggere gli utenti e la comunità più ampia:
- Protezione attraverso Google’s Threat Analysis Group (TAG): I risultati della ricerca migliorano la sicurezza dei prodotti di Google.
- Aggiunte a Safe Browsing: I siti e i domini identificati sono stati aggiunti per proteggere gli utenti da ulteriori sfruttamenti.
- Allerte per attacchi supportati dal governo: Gli utenti di Gmail e Workspace coinvolti ricevono notifiche.
- Programmi di notifica delle vittime: Dove possibile, le vittime vengono informate tramite programmi dedicati.
- Risorse di VirusTotal: Una collezione di indicatori di compromissione legati ad APT44 è disponibile per gli utenti registrati.
Il continuo impegno di APT44 nel campo del cyber sabotage rappresenta una delle minacce più severe e pervasive a livello globale. È essenziale che la comunità internazionale rimanga vigile e preparata a fronteggiare le sfide poste da gruppi come Sandworm, specialmente in contesti geopolitici delicati.
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Miner di criptovalute arrestato per aver evaso pagamenti di Server Cloud per 3,5 Milioni di Dollari
Tempo di lettura: 2 minuti. Un miner di criptovalute è stato arrestato per aver evaso pagamenti per 3,5 milioni di dollari in servizi di server cloud
Charles O. Parks III, noto anche come “CP3O”, è stato arrestato e accusato di aver utilizzato server cloud noleggiati per minare criptovalute, causando un debito di 3,5 milioni di dollari con due fornitori di servizi cloud, senza mai saldare i conti.
Dettagli del caso
Parks ha ideato un sistema ingegnoso creando identità aziendali fittizie, come “MultiMillionaire LLC” e “CP30 LLC”, per aprire numerosi account presso fornitori di servizi cloud, ottenendo così accesso a una potenza computazionale significativa. Anche se il Dipartimento di Giustizia (DOJ) non ha nominato esplicitamente i fornitori coinvolti, le indicazioni geografiche suggeriscono che si tratti di Amazon e Microsoft, situati rispettivamente a Seattle e Redmond, Washington.
Metodologia e abuso
Utilizzando questi account, Parks è riuscito a ottenere l’accesso a server dotati di potenti schede grafiche, essenziali per il mining di criptovalute come Ether (ETH), Litecoin (LTC) e Monero (XMR). Ha lanciato decine di migliaia di queste istanze di server, utilizzando software di mining e strumenti per massimizzare l’efficienza energetica e monitorare l’attività di mining in varie pool.
Riciclaggio e lifestyle
Le criptovalute estratte venivano poi riciclate acquistando token non fungibili (NFT), convertendole e trasferendole su varie piattaforme di scambio di criptovalute, o attraverso pagamenti online e conti bancari tradizionali. I proventi, convertiti in dollari, erano utilizzati da Parks per finanziare uno stile di vita lussuoso, includendo viaggi in prima classe e l’acquisto di articoli di lusso e auto.
Implicazioni legali e prevenzione
Parks è stato arrestato il 13 aprile 2024 nel Nebraska, con una prima udienza programmata il giorno successivo in un tribunale federale di Omaha. L’imputazione include accuse di frode informatica, riciclaggio di denaro e transazioni monetarie illegali, con una pena massima prevista di 30 anni di prigione. Il caso evidenzia anche l’importanza per i fornitori di servizi cloud di adottare misure più rigorose per verificare l’identità degli utenti, stabilire limiti di uso per i nuovi account e migliorare i sistemi di rilevamento delle anomalie per minimizzare le perdite.
Questo caso di cryptojacking sottolinea la necessità di una vigilanza continua e di politiche più severe da parte dei fornitori di servizi cloud per prevenire abusi simili, proteggendo così l’integrità dei loro servizi e dei loro clienti.
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USA, arrestata per un’accusa di Sextortion da 1,7 Milioni di Dollari
Tempo di lettura: 2 minuti. Una donna del Delaware è stata arrestata per aver preso di mira giovani ragazzi in uno schema di sextortion che ha fruttato 1,7 milioni
Una donna del Delaware, Hadja Kone, è stata arrestata per il suo presunto coinvolgimento in un vasto schema internazionale di sextortion che ha mirato a giovani maschi, guadagnando circa 1,7 milioni di dollari tramite estorsioni. Questo caso sottolinea la crescente problematica della sextortion su Internet, che colpisce migliaia di giovani in tutto il mondo.
Dettagli del caso
Hadja Kone, 28 anni, è stata collegata a un’operazione che mirava principalmente a giovani uomini e minori negli Stati Uniti, Canada e Regno Unito. I truffatori si fingevano giovani donne attraenti online, iniziando conversazioni con le vittime e invogliandole a partecipare a sessioni di video chat dal vivo, durante le quali venivano registrate segretamente. Successivamente, le vittime venivano minacciate di diffondere i video a meno che non pagassero somme di denaro, generalmente tramite Cash App o Apple Pay.
Implicazioni Legali e Risposta delle Autorità
Kone e i suoi co-conspiratori sono accusati di cyberstalking, minacce interstatali, riciclaggio di denaro e frode via cavo. Siaka Ouattara, un altro presunto co-conspiratore di 22 anni dalla Costa d’Avorio, è stato arrestato dalle autorità ivoriane a febbraio. Se condannati, entrambi potrebbero affrontare fino a 20 anni di prigione per ciascun capo di imputazione.
Preoccupazioni crescenti e misure di prevenzione
Questo caso rientra in una tendenza allarmante di aumento dei casi di sextortion, specialmente tra i minori. Nel gennaio 2024, il FBI ha lanciato un avvertimento sulla crescente minaccia di sextortion, sottolineando che i giovani maschi di età compresa tra 14 e 17 anni sono particolarmente a rischio, ma qualsiasi bambino può diventare vittima. Piattaforme come Instagram e Snapchat hanno iniziato a implementare nuove protezioni e risorse educative per combattere la sextortion e proteggere i giovani utenti.
Il caso di Hadja Kone evidenzia l’importanza di una maggiore consapevolezza e educazione sulle pratiche di sicurezza online. Le piattaforme social stanno rispondendo con nuove misure, ma è essenziale che i genitori, gli educatori e i giovani stessi siano informati sui segni di avvertimento e sulle strategie di prevenzione della sextortion
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