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Sicurezza Informatica

USA ed Europa: cooperazione contro gli attacchi ransomware

Tempo di lettura: 2 minuti. Tra i rappresentanti del settore privato e delle organizzazioni non governative c’erano il CyberPeace Institute, Microsoft e Bitdefender

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Il ransomware è diventato un problema globale che richiede una cooperazione a livello mondiale. Esperti e professionisti del settore giudiziario provenienti dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea hanno partecipato a un workshop di due giorni all’Aia, organizzato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e da Eurojust. L’evento mirava a condividere le migliori pratiche e a rafforzare la collaborazione per affrontare gli attacchi ransomware.

L’evento è stato aperto dal Presidente di Eurojust Ladislav Hamran e dall’Assistente Procuratore Generale Kenneth A. Polite, Jr. della Divisione Penale del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

L’Assistente Procuratore Generale Polite ha dichiarato: “Solo collaborando con i principali partner dell’Unione europea nel campo dell’applicazione della legge e dell’azione penale possiamo combattere efficacemente la minaccia che il ransomware rappresenta per la nostra società. Sono certo che il workshop sul ransomware tra Stati Uniti e Unione Europea stimolerà un maggiore coordinamento e collaborazione per affrontare la minaccia del ransomware“.

Il Presidente di Eurojust Hamran ha dichiarato: “Non c’è dubbio che la portata, la sofisticazione e l’impatto degli attacchi ransomware siano significativi e colpiscano tutti i settori dell’economia e la società in generale. Accogliamo con piacere l’opportunità di unire le forze con i nostri colleghi statunitensi nella lotta a questa forma di criminalità. Attraverso il workshop di questa settimana, stiamo promuovendo una più stretta collaborazione non solo tra le autorità nazionali, ma anche tra il settore pubblico e quello privato. Sono convinto che ciò si rivelerà fondamentale nei nostri sforzi per proteggere i cittadini dalle minacce online e offline“.

Il workshop, organizzato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e da Eurojust, ha riunito più di 100 pubblici ministeri, rappresentanti delle forze dell’ordine ed esperti del settore privato e di organizzazioni non governative, in rappresentanza di 27 Paesi. Si è svolta il 15 e 16 giugno presso la sede di Eurojust e online.

I partecipanti hanno assistito a una serie di presentazioni e tavole rotonde su temi quali la cooperazione transnazionale nelle indagini sui ransomware, la riparazione delle vittime e il perseguimento delle organizzazioni criminali.

I procuratori della Sezione criminalità informatica e proprietà intellettuale (CCIPS) del Dipartimento di Giustizia, i rappresentanti dell’FBI, dei servizi segreti statunitensi, dell’Homeland Security Investigations (HSI) degli Stati Uniti, della Rete giudiziaria europea per la criminalità informatica, della Squadra criminalità informatica di Eurojust e del Centro europeo per la criminalità informatica di Europol hanno condiviso le loro esperienze, le migliori pratiche e le lezioni apprese nel condurre un’indagine a un esito positivo, compresa la collaborazione con il settore tecnologico e privato. I funzionari delle forze dell’ordine hanno anche discusso le tattiche degli avversari e le più recenti tecniche investigative.

I pubblici ministeri hanno inoltre discusso i cambiamenti rilevanti della legge, comprese le questioni relative alle prove elettroniche, alle opzioni di accusa e alle considerazioni transfrontaliere. Tra i rappresentanti del settore privato e delle organizzazioni non governative c’erano il CyberPeace Institute, Microsoft e Bitdefender.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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