Apple ha svelato il suo headset Vision Pro, con l’obiettivo di competere con i dispositivi XR di Meta e altri prodotti simili. L’headset contiene tecnologie interessanti, tra cui una funzionalità di autenticazione biometrica che ricorda quella dei vecchi telefoni Android.
Optic ID: sblocco con scansione dell’iride
Apple si affida a una tecnologia chiamata Optic ID, o scansione dell’iride, per sbloccare il Vision Pro. Questa tecnologia viene utilizzata anche per i pagamenti mobili, l’auto-compilazione delle password e gli acquisti nell’App Store.
Scansione dell’iride nel mondo Android
La scansione dell’iride non è una novità nel mondo Android. La tecnologia è stata introdotta per la prima volta su un telefono Fujitsu nel 2015 e poi sui telefoni Lumia 950 di Microsoft nello stesso anno. Tuttavia, è stata utilizzata in modo più notevole sui telefoni flagship della serie Galaxy di Samsung, in particolare il Galaxy Note 7, la serie Galaxy S8 e la serie Galaxy S9.
La scansione dell’iride sui telefoni Galaxy era una funzionalità di sicurezza di primo livello, che permetteva di sbloccare il telefono, effettuare pagamenti e auto-compilare le password tramite Samsung Pass. La mia esperienza personale con la tecnologia è stata che a volte era un po’ lenta, ma comunque molto affidabile. Samsung ha infine abbandonato lo scanner dell’iride sulla serie Galaxy S10 del 2019, optando per lo sblocco con impronte digitali sul display.
Tuttavia, la scansione dell’iride ha senso per il Vision Pro di Apple, poiché dovrebbe offrire un’esperienza di sblocco più fluida per un headset rispetto allo sblocco con impronte digitali. E immaginiamo che lo sblocco facciale non fosse fattibile, dato che parti del viso sarebbero bloccate dall’headset stesso.