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Webcam con disabili e procacciatori di aborti: le offerte di lavoro nel Dark Web

Il Dark Web offre più occupazione dei navigator del Governo Conte. Navigando nella rete oscura, ci si imbatte su una bacheca sviluppata per far incontrare domanda e offerta di lavoro in diversi ambiti. Le richieste sono le più disparate e, trovandosi nella rete oscura, sono anche senza filtri e destinate ad un pubblico adulto, altre, invece, sono proibite.
Come funziona Dark Jobs?
Ci sono due tipi di profili: committenti e appaltatori dove l’appaltatore non conoscerà mai il committente e il committente non conoscerà mai l’appaltatore. Il committente aggiunge il lavoro, l’appaltatore fa domanda per quel lavoro. Poi il committente può scegliere un appaltatore. Quando lo fa, si apre una chat sicura dove possono discutere i dettagli del lavoro. Il tutto rimane anonimo e, quando il lavoro è finito, tutti i dati vengono cancellati e scompaiono per sempre.
Come valutare le offerte di lavoro?
I punti di fiducia sono dati per le azioni degli appaltatori e dei committenti. Più punti di fiducia ha un utente, più è degno di fiducia. Il maggior numero di punti viene assegnato per il lavoro svolto. I punti di fiducia permettono al committente di scegliere possibilmente l’appaltatore più esperto e degno di fiducia e viceversa. Un metodo, questo, non solo caratteristico dei Black Market per classificare al meglio i venditori contro la massa dei truffatori che vivono nella rete oscura, ma rappresenta anche il parametro di valutazione di siti importanti come Ebay e Amazon.
Bitcoin not accepted
Il Bitcoin in questo portale non è la valuta di riferimento. Alla prima cryptovaluta d’eccellenza, è preferito il Monero perchè a detta del portale “Bitcoin è un sistema completamente trasparente, dove le persone possono vedere esattamente quanto denaro viene inviato da un utente all’altro. Monero nasconde queste informazioni per proteggere la privacy degli utenti in tutte le transazioni. Monero usa tre diverse tecnologie di privacy: firme ad anello, transazioni confidenziali ad anello (RingCT) e indirizzi furtivi. Questi nascondono rispettivamente il mittente, l’importo e il destinatario della transazione. Tutte le transazioni sulla rete sono private per mandato. Questa caratteristica è esclusiva di Monero”. La seconda ragione che ha portato a questa scelta è quella del costo delle commissioni considerate dagli admin del sito “estremamente basse”.
Le offerte di lavoro
Iniziamo dall’offerta di puro voyeurismo da parte di “un gay e anziano. Purtroppo non posso più… Ma mi piacerebbe guardare un paio di ragazzi più giovani durante l’atto d’amore. Sto solo guardando, non mi unisco al divertimento. Houston, non interessato online”. La cifra stanziata per questa fantasia sessuale in presenza è di 50$ circa.
Quaranta dollari, invece, l’offerta di un ragazzo tedesco che vorrebbe un incontro con donne disabili rigorosamente online.
C’anche chi promette 30$ per ogni paziente che gli venga procurato e che scelga di sottoporsi all’aborto. Una sorta di programma di acquisizione clienti su una questione così delicata in Polonia.
Dal norvegese che cerca 20 pacchi di sigarette a buon prezzo a chi chiede di inseguire una persona per le strade di Londra offrendo 238 dollari, c’è spazio anche per qualche offerta seria da accettare per svolgere un lavoro informatico di installazione, configurazione e messa in sicurezza di un web server onion. Cento dollari è una cifra onesta.
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Cina pubblica “Libro Bianco” di Internet e lo consiglia ai paesi per il controllo delle informazioni
Tempo di lettura: 2 minuti. E’ arrivato il modello cinese da esportare in altre democrazie?

Il regime comunista cinese ha recentemente pubblicato un Libro Bianco riguardante la “regola del diritto” per Internet, dichiarando apertamente le sue intenzioni di esportare la sua “esperienza” nel totalitarismo digitale ad altri paesi. Esperti sottolineano che il Libro Bianco del Partito Comunista Cinese (PCC) indica che le autorità cinesi sono in grado di controllare completamente Internet utilizzando la tecnologia moderna e che il suo modello di controllo si è effettivamente già diffuso nel resto del mondo.
Il 16 marzo, l’Ufficio di Informazione del Consiglio di Stato del regime ha emesso il Libro Bianco intitolato “La costruzione della regola del diritto di Internet della Cina nella nuova era”. Il documento, lungo quasi 18.000 parole e pubblicato in otto lingue, afferma che il regime intende “rafforzare gli scambi internazionali e la cooperazione sulla regola del diritto di Internet” e “condividere esperienze e pratiche” con altri paesi.
Il portavoce dell’Ufficio di Informazione del Consiglio di Stato ha dichiarato che la “regola del diritto di Internet” del regime include la “promozione integrata della legislazione online, dell’applicazione della legge online, della giurisdizione online, della divulgazione del diritto online e dell’educazione legale online”.
Lai Chung-chiang, convocatore del think tank Economic and Democratic United di Taiwan e avvocato in esercizio, ha affermato che l’impero digitale totalitario del PCC incorpora ogni mossa delle persone nell’ambito della supervisione del governo su Internet.
Le autorità cinesi monitorano ogni mossa dei cittadini attraverso vari sistemi di monitoraggio, riconoscimento facciale, codici di salute digitali e codici di sicurezza. Il Libro Bianco del PCC sottolinea che la gestione di Internet coinvolge la partecipazione di più parti, tra cui il governo, le imprese, le organizzazioni sociali e gli utenti di Internet.
Il documento afferma inoltre che il PCC è disposto a lavorare con la comunità internazionale per “promuovere congiuntamente il processo di regola del diritto nella governance globale di Internet”. Nel frattempo, l’agenzia di stampa statale Xinhua News ha diffuso un discorso del leader del PCC, Xi Jinping, intitolato “Esplorare la costruzione di un dialogo globale sulla civiltà e la cooperazione su Internet” durante l’incontro ad alto livello del PCC in dialogo con i partiti politici mondiali il 15 marzo.
Wang He, osservatore della Cina e collaboratore di Epoch Times, ha affermato che il PCC ha sempre esportato il totalitarismo su Internet ad altri paesi. La strategia prevede l’esportazione della dittatura cibernetica attraverso il progetto economico-politico dell’Iniziativa Belt and Road
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Bard, l’intelligenza artificiale di Google, disponibile in anteprima in alcuni paesi
Tempo di lettura: < 1 minuto. Google cerca feedback dagli utenti

Bard, l’assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale di Google, è ora disponibile per i primi test negli Stati Uniti e nel Regno Unito tramite bard.google.com. Google spera di raccogliere preziosi feedback dagli utenti per migliorare il suo chatbot in fase di sviluppo.
L’intelligenza artificiale di Google si basa su un “grande modello linguistico di ricerca (LLM)”, una versione ottimizzata e più leggera di LaMDA. A differenza di ChatGPT di OpenAI, che utilizza un database proprietario, Bard sfrutta le risorse estratte direttamente dal web.
Google prevede di sostituire la versione leggera di LaMDA con modelli più avanzati per ridurre gli errori attualmente presenti nelle risposte dell’IA. Nel frattempo, Google ha anche chiesto ai suoi dipendenti di correggere le risposte sbagliate fornite da Bard.
L’obiettivo di Google è proporre l’intelligenza artificiale in due modalità: integrando gli LLM in Search e come esperienza complementare a Search. Durante questa fase sperimentale, Bard offrirà agli utenti la possibilità di scegliere la risposta migliore da sottoporre all’IA per ulteriori domande.
Google afferma di aver integrato misure di protezione per garantire qualità e sicurezza nelle interazioni con l’IA, come limitare il numero di scambi in un dialogo per mantenere le conversazioni pertinenti e utili.
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Ferrari colpita da attacco hacker. Orlowski “avvisa” Barilla e Lamborghini

Ferrari S.p.A. è stata recentemente contattata da cybercriminali che chiedevano un riscatto per alcuni dati dei clienti. La casa automobilistica ha avviato un’indagine con una società di cybersicurezza e informato le autorità. Ferrari ha deciso di non pagare il riscatto, in quanto finanzierebbe attività criminali e perpetuerebbe gli attacchi. L’azienda ha preferito informare i clienti sull’incidente e sulla possibile esposizione dei loro dati. Ferrari sta lavorando con esperti esterni per rafforzare ulteriormente i propri sistemi e conferma che l’attacco non ha influenzato le operazioni aziendali.

Le previsioni di Orlowski su chi sarà il prossimo
Se oggi è capitato a Ferrari, nei prossimi mesi c’è il rischio dalle analisi svolte da Metatron, applicativo sviluppato da Orlowski, che Automobili Lamborghini S.p.A., Ducati Motor Holding, Parmalat Italia S.p.A., Barilla Group, Impresa Pizzarotti & C. S.p.A., Max Mara Fashion Group, Coccinelle, Lactalis Group possono essere coinvolte in diversi data breach da esporre clienti, fornitori e catena di montaggio.
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