X diviso nel successo di Orban e Zelensky, ma il malumore in patria c’è per tutti i leader

da Livio Varriale
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La ricerca Premiers di Matrice Digitale, dedicata ai capi di governo più seguiti nell’Unione Europea durante il mese di febbraio, ha prodotto risultati interessanti, con alcune novità in termini di gradimento. Attraverso l’utilizzo combinato delle piattaforme proprietarie Antares (per la raccolta e l’analisi dei dati) e Aldebaran (per il sentiment), sono stati osservati i profili X di Emmanuel Macron (Francia), Olaf Scholz (Germania), Pedro Sánchez (Spagna), Donald Tusk (Polonia), Giorgia Meloni (Italia), Volodymyr Zelensky (Ucraina) e Viktor Orbán (Ungheria).

L’analisi

L’indagine ha passato in rassegna 421.987 tweet, generando un totale di 112.559.563 like, 21.140.124 condivisioni, 1.996.764 citazioni e 8.229.577 commenti.

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Politico Tweet Like Condivisioni Citazioni Commenti
Emmanuel Macron 47 488.886 71.491 19.527 115.141
Olaf Scholz 38 22.862 2.901 1.762 29.752
Pedro Sánchez 31 122.735 32.758 7.264 59.007
Donald Tusk 27 442.419 72.950 8.484 78.158
Giorgia Meloni 15 136.472 17.716 1.661 20.875
Volodymyr Zelenskyy 15 412.716 71.204 7.838 44.445
Orbán Viktor 14 419.559 100.306 5.736 15.778

Dal punto di vista della frequenza di pubblicazione, Emmanuel Macron si è rivelato il più attivo, ottenendo anche un volume elevato di like. In fondo alla classifica, con un basso numero di post, si trovano Viktor Orbán, fermo a 14 tweet, appena uno in meno rispetto a Giorgia Meloni e a Volodymyr Zelensky. Macron è anche il leader che ha incassato il maggior numero di commenti, alimentando il dibattito intorno ai suoi contenuti.

Indice di Gradimento, Viralità e Dibattito

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Per quanto riguarda gli indici elaborati (gradimento, viralità e dibattito), spicca il fatto che il premier più gradito in questo mese risulti Viktor Orbán, seguito da Volodymyr Zelensky e Donald Tusk. La stessa classifica si ripete, con poche variazioni, nell’indice di viralità, misurato dal rapporto fra citazioni, condivisioni e numero di tweet. Al contrario, il cosiddetto indice di dibattito (commenti divisi per post) vede Zelensky, Tusk e Macron ai primi tre posti, segno che i loro contenuti hanno suscitato maggiore partecipazione pubblica, sebbene non sempre in modo positivo.

Il dibattito pubblico: Meloni e Scholz in prima linea

Gli argomenti cardine di febbraio mostrano una netta presenza delle parole “Meloni” e “Scholz”, mentre compare anche il riferimento a Merz, che entrerà in esame nella prossima rilevazione mensile in sostituzione di Olaf Scholz. Zelensky e l’Ucraina hanno attirato meno attenzione rispetto ai mesi scorsi, pur rimanendo argomenti rilevanti, mentre si nota il ritorno di Donald Trump e di svariati hashtag oppositivi nei confronti di Giorgia Meloni, come “Meloni Vergogna Nazionale” e “governo della vergogna”, già osservati nei precedenti studi (“Premiers” e “Metaverso Politico”). Al tempo stesso, il posizionamento internazionale della premier italiana pare comunque solido, grazie a una discreta base di consenso estero.

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Un altro caso curioso è quello di “Becoming Brigitte”, in cui vengono avanzate teorie riguardanti l’origine di genere della moglie di Macron, rivelandosi uno spunto di discussione tanto controverso quanto virale. Nella graduatoria dei singoli tweet più apprezzati, Orbán domina con il primo e il terzo posto, mentre Meloni, rispetto al mese precedente, appare molto più defilata.

Sentiment in patria: Zelensky e Orban testa a testa

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Il sentiment generale, analizzato grazie alla piattaforma proprietaria Aldebaran, mostra Zelensky e Orbán come i due leader con il più forte sostegno nei rispettivi Paesi, affiancati da un Olaf Scholz inaspettatamente stabile al terzo posto. Emmanuel Macron si trova in una posizione intermedia, mentre Pedro Sánchez scivola all’ultimo gradino. L’analisi specifica delle lingue usate dai premier ha contribuito a chiarire quali conversazioni abbiano coinvolto i rispettivi account ed ha misurato il sentiment nel loro paese di origine.

Analisi dell’autore

Nel complesso, si osserva che la questione della guerra in Ucraina, soprattutto alla luce della ricorrenza del 24 febbraio (tre anni di conflitto, contando da episodi precedenti), ha polarizzato gli utenti di X: da un lato, Zelensky viene visto come il simbolo della resistenza ucraina, fortemente sostenuta dall’Europa; dall’altro, Orbán, Tusk e Macron si ritrovano al centro di discussioni spesso critiche seppur il leader ungherese rappresenta più di Meloni la fronda “pacifista”. Giorgia Meloni conosce un lieve calo nel gradimento, anche se rimane rilevante in un contesto internazionale; Macron, dal canto suo, rafforza la visibilità puntando sulla collaborazione con figure come Narendra Modi, intercettando così una larga fetta di pubblici esteri. La circostanza che Zelensky, Tusk e Macron siano i leader più commentati lascia intendere, infine, che le posizioni più “belligeranti” nei confronti della Russia o più direttamente coinvolte nel conflitto siano anche quelle maggiormente discusse, nel bene e nel male, dalla comunità di X.

Si può anche come

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