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Sicurezza Informatica

48 ransomware gang hanno violato oltre 2.200 vittime

Tempo di lettura: 2 minuti. Il rapporto di metà 2023 di Check Point svela l’evoluzione del panorama del ransomware e l’importanza dell’IA nella difesa contro le minacce informatiche.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il mondo della sicurezza informatica è in continua evoluzione, e comprendere questo panorama in costante mutamento è fondamentale per le aziende che mirano a prevenire potenziali minacce. Il rapporto sulla sicurezza di metà 2023 di Check Point evidenzia alcune tendenze preoccupanti e offre nuove intuizioni sulla continua lotta tra difesa informatica e cybercriminalità.

Aumento significativo degli attacchi informatici

Il rapporto del team di Check Point Research (CPR) indica una notevole recrudescenza degli attacchi informatici in tutto il mondo. Solo nel secondo trimestre dell’anno, si è registrato un aumento dell’8% degli attacchi informatici settimanali, segnando il picco più significativo degli ultimi due anni.

Cybercriminali: esperti di vecchie e nuove tecnologie

Il rapporto di CPR evidenzia che i cybercriminali sfruttano non solo le tecnologie più recenti, ma si rivolgono anche a vulnerabilità note in software consolidati per condurre le loro attività malevole. Non è solo l’ultima tecnologia come l’IA a preoccupare in termini di sicurezza informatica. I cybercriminali combinano abilmente tecniche vecchie e nuove, creando una sfida imponente per i team di sicurezza in tutto il mondo.

L’inquietante evoluzione del ransomware

Una delle rivelazioni più inquietanti del rapporto riguarda il panorama in evoluzione del ransomware. I dati derivati da oltre 120 siti di “vergogna” del ransomware hanno rivelato che nella prima metà del 2023, un totale di 48 gruppi di ransomware ha dichiarato di aver violato ed estorto pubblicamente più di 2.200 vittime. Nuovi gruppi, tra cui Royal, Play, BianLian e BlackBasta, si sono affacciati sulla scena, complicando ulteriormente il panorama delle minacce.

L’IA come difesa contro le minacce

Nonostante queste tendenze preoccupanti, il rapporto di CPR offre anche speranza, evidenziando come le difese guidate dall’IA possano aiutare le organizzazioni a proteggersi sia dalle vecchie che dalle nuove minacce. L’IA ha il potenziale per identificare anomalie e rilevare schemi di attacco precedentemente invisibili, mitigando i rischi potenziali prima che si aggravino.

Sicurezza informatica: un campo di battaglia dinamico

La principale conclusione del rapporto di sicurezza di metà 2023 di CPR è che la sicurezza informatica è un campo di battaglia dinamico. Le aziende devono evolvere le loro strategie di sicurezza in parallelo con il panorama delle minacce in continua evoluzione, utilizzando una combinazione delle più recenti difese guidate dall’IA e una profonda comprensione delle vulnerabilità più antiche.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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