Sommario
Recenti eventi hanno messo in luce le crescenti tensioni e sospetti tra diverse nazioni riguardo alle attività di spionaggio. Un uomo iraniano di origine ebraica è stato fermato in Israele, mentre in Cina, un lavoratore è stato detenuto con l’accusa di spionaggio per conto della CIA.
L’arresto in Israele
Un uomo ebreo iraniano è stato fermato all’aeroporto Ben Gurion e deportato a causa di sospetti di tentativo di spionaggio per conto dell’intelligence iraniana. L’agenzia di sicurezza Shin Bet di Israele ha dichiarato che l’uomo, che ha parenti in Israele, è stato detenuto poco dopo l’atterraggio. L’agenzia ha affermato che l’uomo ha ammesso di essere in Israele per spiare per Teheran e è stato prontamente rispedito in Iran attraverso un terzo paese.
Detenzione in Cina
La Cina ha detenuto un lavoratore di un gruppo industriale militare con il sospetto di spionaggio per la CIA. Il Ministero della Sicurezza dello Stato ha riferito che un lavoratore, di cognome Zeng, aveva fornito segreti militari alla CIA in cambio di grosse somme di denaro. Zeng, 52 anni, era stato inviato in Italia per studiare dal suo datore di lavoro e lì avrebbe incontrato un ufficiale dell’ambasciata statunitense, successivamente identificato come un agente della CIA.
Accuse reciproche tra Cina e Stati Uniti
Questi arresti sono gli ultimi di una serie di accuse pubbliche di spionaggio tra Washington e Pechino. Solo la settimana scorsa, gli Stati Uniti hanno arrestato due marinai della Marina statunitense con l’accusa di fornire segreti militari alla Cina. Le relazioni tra Cina e Stati Uniti hanno raggiunto il punto più basso in anni, specialmente dopo che gli Stati Uniti hanno abbattuto un presunto pallone spia cinese che aveva sorvolato il territorio statunitense.
