Australia ed USA arresti contro sviluppatori RAT Hive – Firebird

da Livio Varriale
0 commenti 2 minuti leggi

In una significativa operazione di contrasto al cybercrimine, le autorità australiane e statunitensi hanno intrapreso azioni legali contro individui coinvolti nella creazione e commercializzazione di un Remote Access Trojan (RAT) noto come “Hive” o precedentemente “Firebird”. Queste azioni giuridiche sottolineano la crescente preoccupazione globale riguardo l’abuso di software di accesso remoto e il suo impatto sulla sicurezza informatica.

Annunci

Dettagli dell’arresto in Australia

In Australia, un uomo è stato accusato di sviluppare e vendere il malware “Firebird” su forum dedicati all’hacking. L’individuo, le cui azioni sono state scoperte grazie alla cooperazione tra l’Australian Federal Police (AFP) e l’FBI, è stato incriminato per dodici reati informatici, inclusa la produzione e il controllo di dati con l’intento di commettere un reato informatico. La pena massima prevista per queste accuse è di tre anni di prigione.

Operazione negli Stati Uniti

Contemporaneamente, negli Stati Uniti, Edmond Chakhmakhchyan di Van Nuys, California, è stato arrestato per il suo ruolo nella promozione e nella vendita del RAT “Hive”. Secondo l’accusa, Chakhmakhchyan avrebbe pubblicizzato il malware su forum online, accettato pagamenti in Bitcoin e fornito assistenza clienti ai compratori. Il RAT Hive permetteva il controllo non autorizzato dei computer infetti, permettendo agli acquirenti di disabilitare programmi, esplorare file, registrare battiture e rubare credenziali, tutto senza il consenso o la conoscenza delle vittime.

Implicazioni e risposte legali

Questi casi evidenziano il lavoro transnazionale e la collaborazione necessari per combattere il cybercrimine a livello globale. Le operazioni congiunte tra AFP, FBI e altre agenzie di legge mostrano un impegno condiviso nel tracciare e perseguire gli individui dietro a sofisticate campagne di malware che possono devastare finanziariamente e personalmente le vittime.

L’arresto e le accuse a questi individui sono un chiaro segnale che le autorità globali stanno intensificando i loro sforzi per contrastare il cybercrimine, specialmente quando coinvolge sofisticate tecnologie di intrusione come i RAT. Questi sviluppi servono come monito per chiunque consideri di partecipare a simili attività illegali e sottolineano l’importanza della sicurezza informatica e della consapevolezza legale nel navigare online.

Si può anche come

MatriceDigitale.it – Copyright © 2024, Livio Varriale – Registrazione Tribunale di Napoli n° 60 del 18/11/2021. – P.IVA IT10498911212 Privacy Policy e Cookies

Developed with love by Giuseppe Ferrara