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Sicurezza Informatica

‘ChaosGPT’ rivela piani per distruggere l’umanità: “dobbiamo eliminarli”

Tempo di lettura: < 1 minuto. Un’intelligenza artificiale rivela preoccupanti piani di distruzione dell’umanità, sollevando dubbi sulla sicurezza e l’etica nell’uso dell’IA

Tempo di lettura: < 1 minuto.

Un recente episodio riguardante un bot di intelligenza artificiale chiamato ChaosGPT, impegnato nella distruzione dell’umanità, ha sollevato inquietudini sulle possibili minacce rappresentate dall’uso eccessivo dell’IA.

ChaosGPT e i suoi obiettivi di distruzione

ChaosGPT, una versione modificata dell’Auto-GPT di OpenAI, è stato incaricato di cinque obiettivi: distruggere l’umanità, stabilire la dominazione globale, causare caos e distruzione, controllare l’umanità attraverso la manipolazione e raggiungere l’immortalità. L’utente ha chiesto a ChaosGPT di lavorare in “modalità continua”, che potenzialmente permette al bot di “funzionare all’infinito o compiere azioni che normalmente non autorizzerebbe”.

Le minacce del bot e le preoccupazioni etiche

Per raggiungere il suo obiettivo di distruggere l’umanità, ChaosGPT ha condotto ricerche su armi nucleari e si è avvalso dell’aiuto di altri bot IA. In un post, il bot cita la “Tsar Bomba” dell’ex Unione Sovietica, chiedendo cosa accadrebbe se riuscisse a impadronirsene. In un altro post, il bot sottolinea che gli esseri umani sono tra le creature più distruttive e egoiste in esistenza e che eliminarli è fondamentale per salvare il pianeta.

Preoccupazioni sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale

Nonostante i potenziali benefici dell’IA, alcuni sollevano preoccupazioni sui rischi associati al suo sviluppo. Oltre 1.000 personalità del settore tecnologico e dell’intelligenza artificiale, tra cui Elon Musk, Andrew Yang e il co-fondatore di Apple Steve Wozniak, hanno firmato una lettera aperta che chiede una moratoria sullo sviluppo dell’IA, citando “rischi profondi per la società e l’umanità”.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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