Sommario
Tra aprile e i primi giorni di maggio 2025, Google e Brave pubblicano una serie di aggiornamenti coordinati che coinvolgono l’intero ecosistema dei rispettivi browser. Le nuove release interessano tutte le principali piattaforme, comprese le versioni per desktop, Android, iOS e ChromeOS, e toccano i canali Dev, Beta, Stable e Long Term Support. Le novità spaziano dalla correzione di vulnerabilità critiche al perfezionamento delle prestazioni, fino all’introduzione di nuove API pensate per gli sviluppatori. Parallelamente, Brave rafforza il proprio posizionamento su privacy e tecnologie Web3 con nuove integrazioni e strumenti automatizzati basati su modelli linguistici.
Chrome Dev e Beta: nuove versioni su desktop e Android
La versione Dev 138.0.7153.0 di Chrome viene distribuita per Windows, macOS e Linux, segnando l’inizio di una nuova fase di test su funzioni avanzate del motore V8, rendering grafico e supporto alle API emergenti come WebGPU. La build include oltre 10.000 modifiche documentate nel registro pubblico Git.
Parallelamente, la Beta 137.0.7151.6 viene rilasciata per le stesse piattaforme, con miglioramenti significativi alla stabilità generale e all’integrazione con le specifiche HTML5, nonché ottimizzazioni del comportamento dei pannelli di sviluppo integrati.
Per gli utenti Android, le versioni Dev 138.0.7152.0 e Beta 137.0.7151.4 vengono rese disponibili tramite Google Play, portando con sé aggiornamenti paralleli a quelli desktop e un perfezionamento del supporto al rendering mobile. In entrambe le versioni, le performance del motore JavaScript vengono rafforzate, insieme a una gestione migliorata della memoria nei dispositivi di fascia intermedia.
Chrome stabile: patch di sicurezza e nuove build su tutte le piattaforme
La versione Stable 136.0.7103.59 per desktop introduce una serie di correzioni di sicurezza che includono otto vulnerabilità scoperte da ricercatori esterni. Le patch affrontano problematiche relative a heap buffer overflow, accessi non autorizzati in DevTools e condizioni di race. I bug risolti vengono riconosciuti con premi economici da parte del team Chrome Security.
La stessa build viene estesa anche al canale Extended Stable, utilizzato in ambienti aziendali e istituzionali. In parallelo, su Android, la versione Stable 136.0.7103.60 viene distribuita in rollout progressivo e garantisce una parità funzionale rispetto alle build desktop.
Su iOS, la release Stable 136.0.7103.56 porta aggiornamenti minori ma cruciali per la stabilità. Anche se il browser su dispositivi Apple utilizza obbligatoriamente WebKit, le modifiche migliorano la fluidità e correggono errori riscontrati durante la navigazione in ambienti con connessione lenta o instabile.
ChromeOS: aggiornamenti per i canali Beta, Stable e Long Term Support
Per quanto riguarda ChromeOS, il canale Stable riceve la versione 135.0.7049.120 con build 16209.59.0, mentre il canale Beta viene aggiornato alla 136.0.7103.40 con build 16238.26.0. Le modifiche principali includono correzioni a vulnerabilità critiche nella gestione del file system, miglioramenti nei driver di rete e una risposta più veloce nell’accesso ai servizi cloud di autenticazione.
Particolarmente rilevante è anche l’aggiornamento del canale Long Term Support (LTS) con la versione 132.0.6834.222, destinato a contesti scolastici e professionali che necessitano di un sistema stabile e privo di modifiche frequenti. L’aggiornamento garantisce la compatibilità con i nuovi criteri di sicurezza di Google Workspace e include la patch per la gestione sicura delle periferiche USB e dei dispositivi esterni in modalità kiosk.
Chrome Early Stable: sperimentazione del rollout anticipato per utenti selezionati
Nel contesto desktop, Google avvia la distribuzione della build 135.0.7049.114/115 come parte dell’iniziativa Early Stable. Questo modello consente a un sottoinsieme di utenti di ricevere in anticipo la versione stabile definitiva, permettendo al team di monitorare l’impatto delle modifiche in ambienti reali ma controllati. Il programma, documentato nel blog per sviluppatori Chrome, mira a ridurre i rischi associati a rilasci globali e migliora la qualità del ciclo di feedback.
Brave rafforza la strategia Web3 e la protezione della privacy tra nuove integrazioni e tecnologie intelligenti
Brave lancia Rewards 3.0 con nuove partnership e maggiore utilità per BAT
Nel mese di aprile 2025 Brave estende il programma Rewards 3.0 con una nuova serie di partnership strategiche che coinvolgono progetti nativi del Web3 e strumenti dedicati alla creazione di valore per l’ecosistema BAT. L’obiettivo dichiarato è consolidare l’utilità del Basic Attention Token sia dal punto di vista dell’adozione da parte degli utenti, sia attraverso nuove forme di interazione con i contenuti, basate sulla proprietà decentralizzata, sull’identità digitale e su sistemi premianti collegati all’attività fisica o al coinvolgimento editoriale.
I nuovi partner annunciati da Brave includono Coinage, primo media crittografico controllato da una DAO, H3 Entertainment, orientata alla produzione audiovisiva collaborativa, STEPN, l’app move-to-earn che ricompensa l’attività fisica, Unfungible, agenzia di marketing Web3, Unstoppable Domains, fornitore di identità on-chain, e Zcash Media, realtà impegnata nella divulgazione sulla privacy finanziaria.
Integrazione del token BAT nei formati pubblicitari del browser
Le integrazioni attivate attraverso Rewards 3.0 consentono ai partner di veicolare contenuti tokenizzati, notifiche dinamiche, campagne tab-based e promozioni geolocalizzate, rendendo BAT un elemento attivo dell’esperienza utente. Le nuove iniziative comprendono video interattivi, sessioni live, premi settimanali, NFT esclusivi e la possibilità di votare contenuti editoriali o interagire direttamente con gli autori.
Durante il rollout iniziale, Unfungible e Brave generano oltre 1,9 milioni di impressioni, raggiungendo più di 150.000 utenti. Coinage, attraverso il modello di cooperativa editoriale, prevede l’uso di BAT per accedere a contenuti premium e partecipare a decisioni redazionali. STEPN introduce ricompense spendibili in BAT e integra oggetti virtuali a tema Brave nei propri ambienti di gioco.
Coinage, H3, Stepn e altri progetti Web3 estendono il coinvolgimento della community
Il programma permette a ogni partner di declinare in modo personalizzato l’impiego di BAT. H3 Entertainment, ad esempio, pianifica la pubblicazione di miniserie dedicate a Brave, con spiegazioni visive sulle logiche decentralizzate del Web3. Unstoppable Domains offre sconti per l’acquisto di domini .nft e .crypto pagabili in BAT, nativamente supportati nel wallet del browser. Zcash Media, infine, si impegna in una serie di produzioni divulgative sull’importanza della privacy, distribuite attraverso i canali ufficiali Brave e accessibili anche tramite contenuti a valore aggiunto.
Questa nuova ondata di partner si affianca alle collaborazioni già avviate a marzo, consolidando un modello di attivazione che privilegia l’interoperabilità, la sostenibilità economica dei creatori e la centralità dell’utente.
Brave sviluppa Cookiecrumbler: intelligenza artificiale per la gestione del consenso ai cookie
Oltre alle innovazioni in ambito Web3, Brave presenta Cookiecrumbler, un nuovo strumento basato su modelli linguistici open source progettato per identificare e bloccare in modo intelligente i banner di consenso ai cookie. A differenza delle tradizionali liste statiche di filtro, Cookiecrumbler adotta un approccio dinamico, combinando crawling automatizzato, analisi semantica e validazione manuale per costruire regole specifiche e mirate alla rimozione dei soli elementi invasivi.

Il sistema è composto da uno script di scansione distribuito che analizza migliaia di siti in base alla localizzazione geografica, passando poi il contenuto sospetto a un modello linguistico che valuta la probabilità che si tratti di un banner di consenso. In caso positivo, il modello propone anche una regola CSS per la rimozione, che viene sottoposta a revisione umana prima del rilascio.
Cookiecrumbler ottimizza la privacy senza compromettere la navigazione
Uno dei principali vantaggi di Cookiecrumbler risiede nella sua capacità di operare su base contestuale, evitando i problemi comuni legati alle regole generiche: rotture di layout, blocco di elementi funzionali o comportamenti imprevisti durante la navigazione. Grazie al supporto multilingua e alla personalizzazione per aree geografiche, il sistema è in grado di individuare e trattare correttamente i banner anche in lingue non latine e con strutture html non standard.
Il repository pubblico su GitHub consente alla community di contribuire alla revisione delle regole e di segnalare eventuali malfunzionamenti. Questa apertura incrementa l’affidabilità dello strumento e ne garantisce l’adattabilità nel tempo.
Verso una protezione automatizzata integrata nel browser
Al momento, Cookiecrumbler è attivo lato server, ma Brave ha annunciato l’intenzione di integrarlo direttamente nel browser. L’implementazione seguirà una revisione completa delle implicazioni per la privacy e sarà configurabile dall’utente.
Questa innovazione si inserisce nella più ampia strategia di Brave per fornire un’esperienza di navigazione completamente orientata alla protezione dei dati personali, senza richiedere interventi manuali o estensioni di terze parti. Con il supporto di Cookiecrumbler, il browser diventa capace non solo di bloccare il tracciamento invisibile, ma anche di rimuovere in modo intelligente le interfacce di disturbo, rendendo il web più pulito e coerente con il consenso reale dell’utente.
Google e Brave a confronto: modelli di sviluppo differenti tra rilascio progressivo e privacy nativa
Modello di rilascio differenziato tra Chrome e Brave
Le strategie di aggiornamento adottate da Google e Brave riflettono visioni differenti sul ruolo del browser come piattaforma. Google, attraverso Chrome, adotta una struttura articolata per canali di rilascio – Dev, Beta, Stable, Extended Stable e Long Term Support – orientata all’ampiezza del parco dispositivi e alla compatibilità con l’intero ecosistema web. La frequenza di aggiornamento è settimanale nei canali di test, e ogni build è accompagnata da registri dettagliati su Git e documentazione per sviluppatori.
La logica è iterativa: piccoli miglioramenti, applicati progressivamente, consentono un controllo dettagliato della stabilità e della regressione di funzionalità. Gli aggiornamenti vengono inoltre distribuiti in modalità rollout incrementale, attivando la nuova versione per percentuali crescenti di utenti.
Al contrario, Brave mantiene una struttura di rilascio più compatta, basata su canali Stable, Beta e Nightly, con un ciclo più breve ma altamente controllato. Le funzionalità vengono introdotte solo dopo revisione interna, test automatici, e validazioni su privacy e compatibilità. Le patch correttive si concentrano su elementi strutturali: blocco traccianti, prestazioni di rendering, wallet nativo e sicurezza degli script.
Tabella comparativa delle release attive su piattaforme desktop e mobile
La seguente tabella riassume le versioni più recenti di Chrome, rilasciate tra fine aprile e inizio maggio 2025, distinte per canale e piattaforma:
Piattaforma | Canale Dev | Canale Beta | Canale Stable |
---|---|---|---|
Windows / macOS / Linux | 138.0.7153.0 | 137.0.7151.6 | 136.0.7103.59 |
Android | 138.0.7152.0 | 137.0.7151.4 | 136.0.7103.60 |
iOS | — | 136.0.7103.43 | 136.0.7103.56 |
ChromeOS | 136.0.7103.40 (beta) | — | 135.0.7049.120 |
Questa struttura evidenzia la sincronizzazione tra canali, con un ritardo minimo tra piattaforme. La versione 137, attualmente in fase beta, sarà la prossima a essere promossa nel canale stabile, mentre 138 è in fase sperimentale solo per gli utenti iscritti al programma Dev.
Approccio alla privacy e protezione dell’utente: Brave come piattaforma nativamente difensiva
Al di là delle strategie di release, la differenza più marcata risiede nell’approccio alla protezione dell’utente. Chrome, pur integrando da tempo una sandbox di sicurezza e strumenti per il blocco dei contenuti pericolosi, continua a delegare molte funzionalità chiave – come il blocco traccianti, la gestione delle pubblicità invasive e il controllo delle estensioni – a configurazioni opzionali o a soluzioni di terze parti.
Brave, invece, nasce con un’impostazione nativa protettiva: il blocco dei tracker è attivo per impostazione predefinita, così come il rifiuto dei cookie di terze parti. La gestione del consenso viene automatizzata, e funzionalità avanzate come Brave Shield, Brave Wallet e Cookiecrumbler si integrano nel sistema senza richiedere installazioni aggiuntive. Questo approccio consente una protezione coerente e continua, anche in assenza di interventi tecnici da parte dell’utente.
Nel tempo, questo modello ha permesso a Brave di posizionarsi come alternativa credibile per un pubblico esigente, interessato non solo alla velocità, ma alla garanzia che ogni navigazione non comprometta la propria identità digitale.