I media statali cinesi hanno affermato che un “gruppo di minacce persistenti avanzate” che opera dall’India con il nome di battaglia “Confucius” ha lanciato nuovi attacchi informatici alle istituzioni governative e militari pakistane.
La società cinese di cybersicurezza Antiy ha condotto un’indagine approfondita di un anno e mezzo sulla questione e ha stabilito che i primi attacchi del gruppo possono essere datati al 2013, come riporta il Global Times.
Il Global Times, quotidiano statale, sostiene che il gruppo ha preso di mira principalmente i governi, le forze armate e i settori energetici di Paesi vicini come Cina, Pakistan e Bangladesh per rubare dati sensibili.
Nel rapporto gli hacker sono stati classificati come “Advanced Persistent Threat” (APT), ovvero un gruppo di hacker che attacca ripetutamente determinati obiettivi.
Secondo i media cinesi, l’India utilizza queste APT come strumenti di guerra informatica contro la Cina e i suoi vicini dell’Asia meridionale, con l’aiuto dell’intelligence di Stato.
Non è la prima volta che i media statali cinesi accusano Nuova Delhi di prendere di mira i governi e le imprese militari di vari Paesi dell’Asia meridionale.
Nel novembre 2022, i media di Stato cinesi hanno affermato che un gruppo di hacker indiano noto come “Evil Flower” ha condotto diversi attacchi informatici contro istituzioni governative e militari in Cina, Pakistan e Nepal.