Europol chiude Kidflix: piattaforma CSAM con 2 milioni di utenti

Kidflix, piattaforma mondiale di sfruttamento sessuale minorile con 1,8 milioni di utenti, smantellata in un’operazione globale coordinata da Europol.

da Livio Varriale
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Un’operazione di portata globale ha portato alla chiusura definitiva della piattaforma Kidflix, una delle reti criminali online più vaste mai emerse nel campo dello sfruttamento sessuale minorile. L’indagine, denominata Operation Stream, ha coinvolto oltre 35 Paesi con il coordinamento di Europol, e ha svelato una rete oscura frequentata da 1,8 milioni di utenti attivi dal 2022 a marzo 2025.

Il server centrale della piattaforma, che al momento del sequestro ospitava circa 72.000 video, è stato smantellato l’11 marzo 2025 grazie a un’operazione congiunta delle autorità tedesche e olandesi. Si tratta, secondo Europol, della più vasta operazione contro la pedopornografia online mai supportata dall’agenzia europea.

I numeri dell’orrore: 91.000 video, 6.288 ore di contenuti, 1.393 sospetti

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Kidflix non era un semplice sito clandestino, ma una piattaforma strutturata con funzionalità avanzate: streaming, download, categorie, verifica contenuti e pagamenti in criptovalute convertite in token. Ogni video veniva caricato in diverse risoluzioni e la piattaforma premiava gli utenti attivi nel “contributo” al sistema.

Durante i tre anni di attività, sono stati identificati:

  • 1.393 sospetti a livello globale
  • 79 arresti confermati
  • Oltre 3.000 dispositivi elettronici sequestrati
  • 39 minori protetti e sottratti a situazioni di pericolo

Secondo le autorità, molti dei video erano sconosciuti alle forze dell’ordine, con un ritmo di oltre 3 nuovi video ogni ora. Alcuni utenti non si limitavano alla fruizione ma erano direttamente coinvolti negli abusi.

Un’architettura da dark web a cielo aperto

A differenza di altre reti nel dark web, Kidflix era accessibile attraverso infrastrutture più convenzionali, sfruttando una gestione distribuita e criptovalute per garantire anonimato e monetizzazione. Gli utenti guadagnavano token non solo con il pagamento diretto, ma anche tramite caricamenti di nuovi contenuti, verifica dei titoli o inserimento delle descrizioni dei video.

I contenuti erano organizzati in categorie e trasmessi anche in streaming: uno strumento che trasformava l’abuso in un vero e proprio sistema di business illegale, modellato sulla logica delle piattaforme di contenuti legittime.

Il ruolo di Europol e la cooperazione internazionale

L’indagine è stata avviata in Germania nel 2022 e ha raggiunto il suo picco operativo tra il 10 e il 23 marzo 2025. Europol, tramite l’European Cybercrime Centre (EC3), ha fornito supporto continuo nella raccolta delle prove, nell’analisi video e nello scambio di informazioni tra autorità.

La coordinazione internazionale ha coinvolto tutti i continenti, tra cui:

  • Stati Uniti (Homeland Security Investigations)
  • Regno Unito (National Crime Agency)
  • Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Polonia
  • Australia, Nuova Zelanda, Canada
  • Colombia, Cipro, Estonia, Georgia, Malta e molti altri

Implicazioni sociali e operative: la dimensione digitale del crimine

Catherine De Bolle, direttrice esecutiva di Europol, ha ribadito come il crimine online non sia un semplice problema informatico ma una questione reale e umana, che colpisce direttamente le vittime più vulnerabili: i bambini. L’indagine ha dimostrato che la maggioranza dei sospetti erano recidivi, già noti alle forze dell’ordine.

Il fenomeno dello sfruttamento sessuale online dei minori (CSE/CSAM) è in costante evoluzione. Secondo l’ultima edizione del SOCTA (EU Serious Organised Crime Threat Assessment), è tra le principali minacce alla sicurezza interna dell’UE. Le tecnologie digitali hanno abbattuto le barriere geografiche, rendendo globale l’accesso, la diffusione e la produzione di materiale abusivo.

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Iniziative di prevenzione: la tracciabilità degli oggetti

Dal 2017, Europol gestisce l’iniziativa “Stop Child Abuse – Trace An Object”, che invita i cittadini a identificare oggetti presenti nei video di abuso per facilitare l’identificazione delle vittime. Parallelamente, l’agenzia organizza due volte l’anno una Victim Identification Taskforce, che ha già aiutato bambini in Germania e Australia.

Crimine trasversale che richiede vigilanza continua

L’abbattimento di Kidflix rappresenta un traguardo storico nella lotta globale al crimine sessuale contro i minori. Tuttavia, è solo una battaglia vinta in una guerra ancora in corso. Il crimine digitale continua a evolversi, sfruttando tecnologie sempre più sofisticate per bypassare i controlli.

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La sfida richiede cooperazione internazionale, tecnologie investigative avanzate, legislazioni armonizzate e un impegno costante da parte di tutte le componenti della società. Il messaggio finale di Europol è chiaro: “Quello che succede online, non resta online”. Le tracce digitali sono indizi, ma le ferite sono reali.

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