Sicurezza Informatica
FakeBat loader: tutte le tecniche di infezione analizzate da Sekoia
Tempo di lettura: 3 minuti. FakeBat: Sekoia svela come i cybercriminali distribuiscono il malware attraverso malvertising, falsi aggiornamenti del browser e ingegneria sociale.
Negli ultimi anni, i cybercriminali hanno utilizzato sempre più frequentemente la tecnica del drive-by download per distribuire malware attraverso la navigazione web degli utenti e questa tecnica coinvolge principalmente il SEO-poisoning, il malvertising e l’iniezione di codice in siti web compromessi per indurre gli utenti a scaricare falsi installer di software o aggiornamenti del browser come dimostra Sekoia nell’analisi su FakeBat.
Il drive-by download è comunemente utilizzato da diversi gruppi di intrusione per distribuire loader come FakeBat, botnet come IcedID, infostealer come Vidar e framework di post-exploitazione come CobaltStrike. Alcuni di questi attacchi sono condotti da Initial Access Brokers (IABs) e portano al deployment di ransomware come BlackCat e Royal.
Emergenza di FakeBat
Dal dicembre 2022, il gruppo di minacce noto come Eugenfest ha venduto FakeBat come Loader-as-a-Service sul forum Exploit. FakeBat è un loader malware in formato MSI che offre diverse funzionalità di anti-detection, come il bypass delle politiche di software indesiderato di Google e degli avvisi di Windows Defender.
Gli acquirenti di FakeBat hanno accesso a un pannello di amministrazione che consente di:
- Generare build di FakeBat
- Gestire i payload distribuiti
- Monitorare le installazioni relative alla distribuzione dei payload
Inoltre, il Malware-as-a-Service (MaaS) fornisce template di build per trojanizzare software legittimi, attirando così le potenziali vittime a eseguire FakeBat.
Nuove campagne pubblicitarie
Nel settembre 2023, gli operatori di FakeBat hanno lanciato una nuova campagna pubblicitaria sui forum di cybercrime e sui canali Telegram, introducendo il formato MSIX per le loro build di malware. Per bypassare le funzionalità di sicurezza di Microsoft SmartScreen, hanno aggiunto una firma digitale valida all’installer di FakeBat.
FakeBat viene venduto per $1,000 a settimana e $2,500 al mese per il formato MSI, $1,500 a settimana e $4,000 al mese per il formato MSIX, e $1,800 a settimana e $5,000 al mese per il pacchetto MSI + Firma.
Servizio di distribuzione associato
Oltre al MaaS di FakeBat, nel settembre 2023, Payk_34 ha pubblicizzato un servizio di distribuzione aggiuntivo incentrato su FakeBat e le landing page:
- Controllo di tutti gli avvisi possibili
- Gestione delle integrazioni per le landing page
- Monitoraggio delle build del loader e aggiornamento quando compaiono avvisi
- Gestione della consegna
Questo servizio è negoziato individualmente con ogni cliente e parte da $3,000, escluso il loader.
Cluster di distribuzione di FakeBat
Gli analisti di Sekoia hanno identificato diverse catene di infezione che distribuiscono FakeBat, probabilmente corrispondenti a diversi clienti MaaS. L’analisi copre tre cluster di distribuzione: malvertising e imitazione di software, falsi aggiornamenti del browser web, e schemi di ingegneria sociale sui social network.
Malvertising e imitazione di Software
Dal gennaio 2024, numerose campagne di malvertising di FakeBat sfruttano siti web malevoli che imitano software popolari. Gli attaccanti utilizzano servizi pubblicitari fidati, come Google Ads, per visualizzare questi siti malevoli in cima ai risultati dei motori di ricerca.
Questi siti malevoli, noti anche come landing page, sono spesso copie delle pagine ufficiali di software o delle pagine di download. Gli utenti vengono reindirizzati al download di FakeBat attraverso un file MSIX firmato.
Falsi aggiornamenti del Browser Web
Gli analisti di Sekoia hanno scoperto una vasta infrastruttura di siti compromessi che distribuiscono FakeBat tramite falsi aggiornamenti del browser web. Questi siti WordPress compromessi iniettano codice HTML e JavaScript malevolo per indurre gli utenti a scaricare FakeBat.
Schemi di ingegneria sociale sui Social Network
Nel maggio 2024, è stata scoperta una campagna che ha preso di mira la comunità web3 distribuendo FakeBat sotto forma di una falsa applicazione di chat web3 chiamata getmess[.]io. Gli attaccanti hanno utilizzato un sito web dedicato, profili social media verificati e video promozionali per diffondere FakeBat.
Infrastruttura dei server C2 di FakeBat
Dal dicembre 2023, gli analisti di Sekoia monitorano l’infrastruttura C2 di FakeBat per identificare i server C2 e osservare i cambiamenti. FakeBat utilizza script PowerShell per comunicare con i server C2 e scaricare il payload successivo.
Sicurezza Informatica
Nuove funzioni di ChatGPT e XCT in crisi: due mondi in contrasto
Tempo di lettura: 3 minuti. OpenAI arricchisce ChatGPT con nuove voci e intonazioni migliorate, mentre il produttore di GPU cinese XCT affronta gravi difficoltà finanziarie.
L’evoluzione della tecnologia continua a sorprenderci, sia per le innovazioni che per le sfide che alcune aziende devono affrontare. OpenAI, leader nel campo dell’intelligenza artificiale, sta per lanciare nuove funzionalità per ChatGPT, mentre dall’altra parte del mondo, il produttore cinese di GPU XCT è sull’orlo del collasso. Questi due sviluppi riflettono le diverse dinamiche del settore tecnologico globale, con ChatGPT che si prepara ad arricchire l’esperienza utente e XCT che lotta per la sopravvivenza in un mercato altamente competitivo e complesso.
ChatGPT: otto voci aggiuntive e intonazione migliorata
OpenAI sta ampliando le capacità di ChatGPT, il popolare chatbot basato su intelligenza artificiale, introducendo otto nuove voci. Attualmente, ChatGPT offre solo quattro opzioni vocali, ma presto gli utenti avranno a disposizione un totale di dodici voci diverse, ciascuna con una tonalità unica. I nomi delle nuove voci, come Fathom, Glimmer, Harp, Maple, Orbit, Rainbow, Reef, Ridge, e Vale, sono stati scoperti attraverso tecniche di reverse engineering e suggeriscono una varietà di stili vocali che arricchiranno l’interazione con il chatbot.
Le nuove voci non solo offriranno diverse tonalità, ma saranno anche in grado di imitare suoni non verbali come versi di animali in modo più realistico, compresi suoni come l’abbaiare di un cane. Inoltre, queste voci avranno la capacità di modificare l’intonazione in base alla formattazione del testo, come grassetto o corsivo, permettendo a ChatGPT di esprimere emozioni in maniera più naturale e meno robotica. Questa innovazione rappresenta un passo avanti significativo nella creazione di un’interazione più umana e coinvolgente con gli assistenti virtuali.
Nonostante queste nuove funzionalità siano ancora in fase di sviluppo e non siano state annunciate ufficialmente per il rilascio pubblico, l’aspettativa è che OpenAI continuerà a migliorare l’esperienza utente di ChatGPT, rendendolo sempre più utile e versatile per una vasta gamma di applicazioni, dalle semplici conversazioni quotidiane all’assistenza professionale.
La crisi di XCT: crollo di un promettente produttore di GPU Cinese
Mentre OpenAI espande le capacità di ChatGPT, dall’altra parte del globo, Xiangdixian Computing Technology (XCT), una volta acclamata come la risposta cinese a Nvidia, sta affrontando gravi difficoltà finanziarie. L’azienda, specializzata nella produzione di GPU, aveva attirato l’attenzione con i suoi chip Tianjun e aveva grandi ambizioni per il mercato delle GPU. Tuttavia, a dispetto di questi obiettivi ambiziosi, XCT non è riuscita a soddisfare le aspettative di mercato e si trova ora a fronteggiare una serie di sfide critiche.
Di recente, l’azienda ha dovuto affrontare massicci licenziamenti e, nonostante le dichiarazioni ufficiali che negano una chiusura imminente, i segnali di crisi sono evidenti. Gli azionisti hanno intentato cause legali contro il fondatore Tang Zhimin per non aver raccolto i 500 milioni di yuan promessi durante il finanziamento di serie B. Tra i querelanti c’è anche il fondo statale Jiangsu Zhongde Services Trade Industry Investment Fund, indicando che la situazione è estremamente seria.
La crisi di XCT è un duro colpo per le ambizioni della Cina di creare un’industria dei semiconduttori autosufficiente. Nonostante gli ingenti investimenti nel settore e gli sforzi per sviluppare tecnologie domestiche, il mercato cinese delle GPU rimane dipendente dai fornitori occidentali, e le recenti sanzioni imposte dagli Stati Uniti complicano ulteriormente la situazione. Inoltre, le accuse di corruzione e di mala gestione all’interno dell’industria dei semiconduttori in Cina hanno minato la fiducia degli investitori, contribuendo alla situazione critica in cui si trova XCT.
I recenti sviluppi in OpenAI e XCT evidenziano le diverse sfide e opportunità nel settore tecnologico globale. Mentre OpenAI continua a innovare e migliorare ChatGPT, rendendo l’intelligenza artificiale più accessibile e utile per gli utenti di tutto il mondo, XCT rappresenta un esempio delle difficoltà che le aziende possono incontrare in un mercato altamente competitivo e regolato. La crisi di XCT mette in luce la complessità della creazione di un’industria tecnologica autosufficiente in Cina, mentre l’espansione delle funzionalità vocali di ChatGPT da parte di OpenAI dimostra l’importanza dell’innovazione continua per rimanere rilevanti nel settore tecnologico.
Sicurezza Informatica
Head Mare: gruppo hacktivista che colpisce aziende in Russia e Bielorussia
Tempo di lettura: 2 minuti. Head Mare, un gruppo hacktivista, colpisce aziende in Russia e Bielorussia con attacchi sofisticati e ransomware.
Head Mare è un gruppo hacktivista che ha fatto la sua comparsa nel 2023 sulla rete sociale X (ex Twitter). Questo gruppo ha come obiettivo primario il danneggiamento delle aziende in Russia e Bielorussia, pubblicando informazioni sui loro attacchi, compresi i nomi delle organizzazioni, documenti interni rubati e screenshot di desktop e console amministrative.
Metodo di Attacco e Strumenti Utilizzati
Head Mare si concentra esclusivamente su aziende in Russia e Bielorussia, utilizzando campagne di phishing per ottenere l’accesso iniziale. Le campagne distribuiscono archivi RAR che sfruttano la vulnerabilità CVE-2023-38831 in WinRAR, permettendo l’esecuzione di codice arbitrario sui sistemi delle vittime. Una volta ottenuto l’accesso, il gruppo utilizza vari strumenti, tra cui due famiglie di ransomware: LockBit per Windows e Babuk per Linux (ESXi).
Il gruppo ha adottato tecniche aggiornate rispetto ad altri gruppi simili, sfruttando vulnerabilità recenti come la CVE-2023-38831 per infiltrarsi nelle infrastrutture delle loro vittime. Tra gli strumenti utilizzati da Head Mare ci sono software di uso comune come Mimikatz e Sliver, ma anche malware personalizzati come PhantomDL e PhantomCore.
Persistenza e Offuscamento
Per mantenere la persistenza nei sistemi compromessi, Head Mare utilizza diverse tecniche, tra cui la modifica delle chiavi di registro e la creazione di attività pianificate. Per evitare la rilevazione, gli attaccanti rinominano i loro strumenti con nomi tipici di programmi legittimi, nascondendoli in percorsi di sistema standard o simili. Ad esempio, utilizzano nomi come “MicrosoftUpdateCore” per camuffare le loro attività come se fossero legate a software Microsoft.
Inoltre, nelle loro campagne di phishing, i campioni di malware vengono spesso presentati con nomi che simulano documenti di business, utilizzando doppie estensioni come “.pdf.exe” per ingannare le vittime.
Obiettivi Finali e Implicazioni
L’obiettivo finale degli attacchi di Head Mare è causare il massimo danno possibile alle aziende russe e bielorusse. Sebbene il gruppo richieda anche un riscatto per la decrittazione dei dati, la loro principale motivazione sembra essere distruttiva piuttosto che finanziaria. Con l’evoluzione delle tattiche e l’uso di malware personalizzato e nuove vulnerabilità, secondo Kaspersky, Head Mare rappresenta una minaccia significativa per le organizzazioni nella regione, dimostrando la necessità di rafforzare le misure di sicurezza contro attacchi sofisticati e mirati.
Sicurezza Informatica
Nuovi Avvisi di Sicurezza ICS CISA e prodotti Cisco
Tempo di lettura: 2 minuti. Avvisi di sicurezza CISA per ICS e vulnerabilità nei prodotti Cisco, incluse falle di accesso non autenticato e XSS. Scopri le misure di mitigazione.
La sicurezza informatica continua a essere una priorità critica per aziende e organizzazioni di tutto il mondo, specialmente in un’era in cui le minacce diventano sempre più sofisticate. Due importanti avvisi di sicurezza sono stati pubblicati dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e da Cisco, evidenziando vulnerabilità nei sistemi di controllo industriale (ICS) e nei prodotti software di Cisco. Questi avvisi sottolineano la necessità di adottare misure di sicurezza aggiornate per proteggere le infrastrutture critiche e i dati sensibili.
Avviso di sicurezza CISA per i sistemi di controllo industriale
Il 3 settembre 2024, CISA ha rilasciato un nuovo avviso per i Sistemi di Controllo Industriale (ICS). Questi avvisi forniscono informazioni tempestive su problemi di sicurezza attuali, vulnerabilità e possibili exploit che riguardano i sistemi ICS. L’obiettivo principale di CISA è quello di informare utenti e amministratori sulle minacce emergenti e sulle misure di mitigazione necessarie per proteggere le infrastrutture critiche.
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CISA incoraggia fortemente la revisione degli ultimi avvisi pubblicati per ottenere dettagli tecnici e misure di mitigazione efficaci. È fondamentale che le organizzazioni che utilizzano sistemi ICS rimangano aggiornate sugli ultimi sviluppi per prevenire potenziali attacchi e garantire la sicurezza operativa.
Vulnerabilità nei prodotti Cisco: Accesso Non Autenticato e Cross-Site Scripting
Cisco ha rilasciato un avviso di sicurezza riguardante diverse vulnerabilità nei suoi prodotti, tra cui Cisco Finesse, Cisco Virtualized Voice Browser e Cisco Unified CVP. Queste vulnerabilità sono correlate tra loro e richiedono lo sfruttamento di una per poter sfruttare l’altra.
La prima vulnerabilità riguarda l’accesso non autenticato all’editor di gadget OpenSocial nel pannello di gestione web di Cisco Finesse, Cisco Virtualized Voice Browser e Cisco Unified CVP. A causa della mancanza di autenticazione in una specifica sezione dell’interfaccia di gestione, un attaccante remoto potrebbe accedere senza credenziali valide. Questo potrebbe consentire all’attaccante di ottenere informazioni riservate o creare file XML arbitrari.
La seconda vulnerabilità è un problema di Cross-Site Scripting (XSS) che affligge l’interfaccia di gestione web di Cisco Finesse e Cisco Unified CVP. Questo difetto potrebbe permettere a un attaccante remoto di condurre attacchi XSS persuadendo un utente a cliccare su un link appositamente creato, eseguendo così codice script arbitrario nel contesto dell’interfaccia.
Cisco ha rilasciato aggiornamenti software che risolvono entrambe le vulnerabilità mentre CISA mette ancora in guardia sulle insidie presenti nelle reti di tipo industriale. Non esistono soluzioni alternative per mitigare questi problemi, per cui è essenziale applicare gli aggiornamenti forniti per proteggere i sistemi da possibili exploit.
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