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La battaglia tra Android e iOS è una delle discussioni più accese nel mondo della tecnologia. Recentemente, un tweet virale ha suggerito che il chatbot di Google, Bard, avesse preso le parti di Apple in questo dibattito. Tuttavia, la verità è più complessa e mette in luce le limitazioni dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale.
Risposte diverse a seconda dell’ordine delle parole
Un utente di Twitter, Junaid Abdurahman, ha scoperto che Bard sembrava preferire iOS rispetto ad Android quando gli veniva posta la domanda “Preferisci iOS o Android?”. Bard ha risposto che preferiva la piattaforma di Apple. Tuttavia, cambiando l’ordine delle parole nella domanda (ad esempio, “Preferisci Android o iOS?”), Bard ha scelto Android. Questo suggerisce che l’ordine delle parole in una domanda potrebbe influenzare la risposta del chatbot.
Inconsistenze nelle risposte
Non è del tutto chiaro perché ciò accada, ma si è notato un comportamento simile quando Bard è stato interrogato su altre preferenze, come DC o Marvel. Tuttavia, per alcuni argomenti, l’ordine non sembra essere rilevante. Ad esempio, chiedendo a Bard se preferisse “Mac o Windows” o “Windows o Mac”, la risposta era sempre a favore della piattaforma Apple.
Limitazioni dei chatbot basati sull’IA
Questo fenomeno evidenzia le limitazioni dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale. Piccole variazioni nella formulazione di una domanda possono portare a risposte drasticamente diverse. Inoltre, mostra che Bard potrebbe prendere in considerazione erroneamente l’ordine delle parole in una domanda quando cerca di rispondere a una domanda di confronto senza una risposta chiara.
Mentre i chatbot basati sull’intelligenza artificiale continuano a evolversi, è importante riconoscere le loro limitazioni e approcciare le loro risposte con un certo grado di scetticismo, specialmente quando si tratta di domande soggettive o di confronto.
