Sommario
Ventitré anni fa, molti utenti di Internet cominciarono a ricevere e-mail con l’oggetto “ILOVEYOU” e un file allegato, spesso proveniente da persone nella loro lista di contatti. Ciò che succedeva era l’infezione da parte del virus “ILoveYou”, uno dei più dannosi della storia.
Funzionamento del virus
Il file allegato “LOVE-LETTER-FOR-YOU.TXT.vbs” nascondeva la sua vera estensione (.vbs), che avrebbe rivelato che si trattava di uno script scritto in Visual Basic. La maggior parte degli utenti lo apriva pensando che fosse un semplice file di testo (.txt). Il virus copiava e incollava il suo codice in file con estensioni .VBS e .VBE presenti sull’hard disk, eliminava o infettava file relativi alla creazione di siti web e creava file immagine e audio falsi con lo stesso nome di quelli preesistenti.
Conseguenze del virus “ILoveYou”
Il virus causò gravi danni (fino a 10 miliardi di euro, secondo Computer Economics) a numerose aziende e organizzazioni in tutto il mondo, tra cui la Federal Reserve statunitense, il Pentagono, il Parlamento britannico, Ford, AT&T, Iberia, Tele5, Endesa e Prisa. Secondo Panda Security, l’80% delle aziende spagnole con connessione a Internet subì l’attacco di “ILoveYou”.
Il colpevole
Il creatore del virus, Onel de Guzman, era un programmatore filippino di 23 anni. Affermò di aver messo in circolazione il virus per errore, poiché faceva parte di una tesi universitaria rigettata mesi prima sull’accesso ai computer altrui. In un’intervista alla BBC tre anni fa, ammise che la sua motivazione per iniziare a sviluppare virus era cercare di rubare le password di accesso a Internet, poiché all’epoca poteva a malapena permettersi una connessione.