Sommario
L’Europa ha diversi focolai di protesta in questo periodo dove le bollette del gas impazzano e l’inverno si preannuncia molto freddo. A differenza dell’Italia dove mal che vada si supera di poco gli zero gradi nella stagione più fredda dell’anno, i paesi più a nord e più ad est invece raggiungono temperature molto più rigide. Sui social girano le immagini della protesta di Praga che hanno ricevuto diversi commenti e diverse considerazioni.
La russofobia dei giornalisti atlantici
Il fiume di protesta è stato composto da un numero di 50.000 o 70.000 unità e secondo il giornalista de La Stampa, Jacopo Iacoboni, è stato ordito dai russi ai danni dell’attuale governo.
Una ricostruzione meno fanatica e più professionale
La ricostruzione da fanboy di Iacoboni non trova molti riscontri perché la realtà ha anche un’altra lettura e meno superficiale come quella fornita da Katarina Tonkova che descrive la protesta come partecipata da più parti sociali diverse tra loro organizzate per scendere in piazza senza avvisare le istituzioni.
Non solo nostalgici del comunismo quindi, ma anche partiti populisti, indipendenti e di estrema destra e la motivazione risiede nella cattiva gestione, corredata di scandali a corte, dell’attuale presidente che coinvolge addirittura l’intelligence del luogo. Più che russi, secondo la ricostruzione della Tonkova, l’interesse primario apparterrebbe all’ex premier, multimiliardario e anche lui con qualche scandalo da sistemarsi, ma c’è la considerazione finale nel bollare “populista” che non torna, invece, secondo un’altra ricostruzione raccolta da Matrice Digitale di una fonte accademica del luogo.
Cosa accade in Repubblica Ceca? Lo spiega un cittadino
Attualmente, riferisce la fonte “quelli in Piazza erano soprattutto di fuori Praga e la situazione è simile a a Kijev nek 2014. Anzi, hanno avuto coraggio perché ad oggi la situazione se non esprimi idee filoamericane rischi di brutto. La gente è arrabbiata e non escludo la presenza di spie russe, ma sostenere che addirittura siano riusciti a portare 70.000 persone in piazza non corrisponde alla realtà. Ma ripeto, qui la gente scende in piazza solo in occasioni speciali. Non è come in altri paesi e la componente principale che li muove è la paura di morire di freddo e di fame. L’inverno qui è rigido e chi non ha soldi o una casa con una stufa a legna ha paura di congelare con una temperatura che si avvicina ai 18 gradi sottozero“.
Quello che non torna è come mai la Repubblica Ceca, ancora con una sua sovranità monetaria, non stipuli contratti di convenienza con la Russia e la risposta dell’interlocutore è stata definitiva: “siamo talmente rovinati che chiudiamo gli occhi a chi fa accordi sottobanco e non di certo con la realtà russa“.
Cosa abbiamo dimostrato con questo articolo?
Dai russi organizzatori di complotti, ai Nazi Catto Comu Populisti scesi in piazza con le spie, fino ad arrivare al Governo corrotto che invece di chiudere accordi con i russi per rendere più conveniente affrontare l’inverno, stipula accordo con gli americani che mettono i cittadini nella condizione di incertezza dinanzi ad un inverno di freddo a -18 e fame.
Siamo sicuri che non sia stata una manifestazione ordita da morti di fame e freddo ai danni degli americani che hanno “commissariato” un governo ceco corrotto costringendolo a scelte impopolari?