Kathleen Siminyu, ricercatrice in AI e autrice principale dell’articolo, sottolinea la mancanza di strumenti AI per le lingue africane. Sottolinea l’importanza dell’inclusione e della rappresentanza nella creazione di tecnologie linguistiche, affermando che non dovrebbero essere considerate come aggiunte tardive, ma come elementi fondamentali del processo di sviluppo.
La sfida della scarsità di dati
Introduzione: Molti strumenti AI si basano sul processing del linguaggio naturale (NLP), che permette ai computer di comprendere le lingue umane. Questi strumenti richiedono dati per l’addestramento, ma spesso falliscono quando i dati in una lingua specifica sono scarsi, come nel caso delle lingue africane.
Temi centrali nella progettazione di strumenti per le lingue africane
Dalle interviste con gli attori chiave emergono quattro temi centrali:
- L’Africa, influenzata dal colonialismo, è una società multilingue in cui la lingua africana è centrale per l’identità culturale delle persone e per la partecipazione nella società.
- Esiste un bisogno di supportare la creazione di contenuti in lingua africana, sviluppando strumenti di base e rimuovendo barriere finanziarie e amministrative.
- La creazione di tecnologie linguistiche africane beneficerà dalla collaborazione tra linguistica e informatica, con un focus sulla creazione di strumenti centrati sull’individuo.
- Durante la raccolta, la cura e l’uso dei dati, gli sviluppatori dovrebbero essere attenti alle comunità e alle pratiche etiche.
Prossimi passi e aspirazioni
Il team di ricerca prevede di ampliare lo studio per comprendere meglio le comunità che potrebbero essere influenzate dalle tecnologie linguistiche AI. Si spera che la ricerca possa fungere da guida per lo sviluppo di una vasta gamma di strumenti linguistici, dalla traduzione alla moderazione dei contenuti. Siminyu esprime il desiderio di un mondo in cui gli africani abbiano accesso alle stesse informazioni e opportunità di chi parla inglese, francese o mandarino.