L’evoluzione delle SecOps: l’automazione e il vero costo della cybercriminalità

da Redazione
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In un mondo in cui le minacce alla sicurezza informatica sono in costante evoluzione, le operazioni di sicurezza (SecOps) devono adattarsi rapidamente. L’automazione emerge come uno strumento potente che può aiutare a ridurre il carico di lavoro e migliorare l’efficienza delle operazioni di sicurezza. In un’intervista con Microsoft Security, Rob May, fondatore e direttore generale di ramsac, discute delle sfide di SecOps e di come l’automazione possa affrontarle.

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Sfide nelle operazioni di sicurezza

Le operazioni di sicurezza sono responsabili della sicurezza dell’infrastruttura IT di un’organizzazione. Una delle sfide per i professionisti di SecOps è mantenersi aggiornati sulle ultime tendenze e tattiche utilizzate dai cybercriminali. Inoltre, la fatica da allerta è un problema comune, poiché i team di sicurezza ricevono un’enorme quantità di allarmi dai loro strumenti di monitoraggio, rendendo difficile identificare e rispondere alle vere minacce. Equilibrare la sicurezza con le esigenze aziendali è un’altra sfida, poiché le misure di sicurezza possono talvolta entrare in conflitto con l’usabilità e l’accessibilità per gli utenti.

Il ruolo dell’automazione L’automazione può aiutare a ridurre il carico di lavoro sul team di SecOps e migliorare l’efficienza. Un sistema di risposta automatica agli incidenti può rilevare attività insolite nella rete e intraprendere azioni per contenere e risolvere la minaccia. L’automazione può anche essere utilizzata per la gestione delle vulnerabilità, identificando vulnerabilità nei sistemi e nelle applicazioni, priorizzandole in base al rischio e raccomandando azioni di correzione. Tuttavia, l’automazione non sostituisce l’esperienza e il giudizio umano, ma piuttosto li affianca per migliorare l’efficienza delle operazioni di sicurezza.

Il vero costo della cybercriminalità

Il costo della cybercriminalità può essere enorme, sia in termini di valore monetario che di impatti associati. Oltre ai costi diretti di risposta a un attacco, ci sono costi indiretti come la perdita di affari, la perdita di produttività, il danno alla reputazione e l’aumento delle tariffe assicurative. Rob May suggerisce che se il costo globale dei danni causati dalla cybercriminalità fosse un paese, sarebbe la terza economia più grande del mondo dopo gli Stati Uniti e la Cina.

Proteggere contro gli attacchi di phishing

Gli attacchi di phishing sono in continua evoluzione e diventano sempre più sofisticati. Per proteggersi da questi attacchi, gli individui e le organizzazioni dovrebbero utilizzare password forti e autenticazione multifattore, essere cauti con le e-mail che richiedono informazioni personali, utilizzare software antivirus e antimalware, educare i dipendenti sui rischi degli attacchi di phishing e assicurarsi che i computer e i dispositivi abbiano gli aggiornamenti software e firmware più recenti.

Si può anche come

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