Sicurezza Informatica
NATO indaga su presunto attacco hacker non classificato
La NATO sta indagando sulle affermazioni di hacker che sostengono di aver violato il suo ambiente IT non classificato per la condivisione di informazioni e la collaborazione, rubando informazioni appartenenti a 31 nazioni.
La NATO sta indagando sulle affermazioni di hacker che sostengono di aver violato il suo ambiente IT non classificato per la condivisione di informazioni e la collaborazione, rubando informazioni appartenenti a 31 nazioni e divulgando 845 MB di dati compressi.
Dettagli dell’attacco
Il 23 luglio, SiegedSec, un gruppo che si descrive come “hacker gay furry” e che di solito prende di mira i governi in azioni politicamente motivate, ha condiviso quello che si diceva fossero documenti NATO rubati tramite il canale Telegram del gruppo. Il post di Telegram di SiegedSec includeva screenshot dei presunti file e un link, ora defunto, per scaricare i dati.
Il portale COI
Il portale di cooperazione delle Comunità di Interesse (COI) è utilizzato dalle organizzazioni NATO e dagli stati membri. Sebbene non contenga informazioni classificate, la divulgazione di informazioni governative non classificate può comunque causare caos, frodi e guadagni.
Analisi dei dati
Secondo la società di intelligence sulle minacce CloudSEK, che ha analizzato i dati divulgati, il dump contiene vari documenti non classificati e 8.000 registri del personale contenenti dettagli tra cui: nomi, aziende e unità, gruppi di lavoro, titoli di lavoro, indirizzi email aziendali, indirizzi di casa e foto.