Sommario
L’hacker che ha attaccato la piattaforma DeFi Sentiment ha restituito il 90% dei fondi rubati, segnando un altro caso in cui il responsabile dell’attacco ha deciso di restituire il denaro sottratto.
Restituzione dei fondi rubati e confronto con altri casi simili
Il team di Sentiment ha annunciato il 6 aprile che l’hacker responsabile dell’attacco, avvenuto il 4 aprile, ha restituito il 90% dei fondi rubati, pari a quasi 1 milione di dollari. L’hacker ha sfruttato un attacco di reentrancy per sottrarre il denaro, ma il team di Sentiment è riuscito a trovare una soluzione grazie all’aiuto di un auditor di sicurezza esterno.
Situazioni simili sono accadute di recente anche con le piattaforme DeFi Euler e Allbridge. In entrambi i casi, gli hacker hanno restituito i fondi dopo aver ricevuto una ricompensa.
Negoziazione con l’hacker e offerta di una ricompensa
Il team di Sentiment ha rapidamente tentato di contattare l’hacker per negoziare la restituzione dei fondi. Si vocifera che il team fosse disposto a offrire una ricompensa vicina ai 100.000 dollari, e sembra che sia andata così. Il team ha anche pubblicato un’offerta di ricompensa su ImmuneFi.
Restituire i fondi rubati in cambio di una ricompensa, una nuova tendenza?
Gli attacchi informatici sono molto comuni nello spazio DeFi, e l’hacker di Sentiment si aggiunge a una lunga lista. Tuttavia, quello che risulta particolarmente interessante è che molti hacker hanno iniziato a restituire i fondi rubati in cambio di ricompense nelle ultime settimane. Tre dei quattro attacchi recenti hanno visto la restituzione dei fondi in cambio di ricompense.
Uno di questi casi riguarda Euler Finance, con un attacco da 197 milioni di dollari. Il team è riuscito a negoziare la restituzione dei fondi, portando alla ripresa del prezzo del token EUL.
Un altro caso simile riguarda l’attacco ad Allbridge, durante il quale il team ha dichiarato di aver recuperato 1.500 BNB dall’attaccante. Allbridge ha identificato l’hacker in un solo giorno.