Sicurezza Informatica
Pipedream il malware delle reti elettriche e sistemi industriali che fa tremare le agenzie USA
Scoperto in USA il malware dedicato ai sistemi di controllo industriali, fabbriche e reti elettriche si chiama Pipedream.
E’ stato scoperto un nuovo malware progettato per prendere di mira i sistemi di controllo industriali come reti elettriche, fabbriche, servizi idrici e raffinerie di petrolio, ed è particolarmente pericoloso visti i sistemi che vuole colpire, il suo nome è Pipedream.
Qualche giorno fa il Dipartimento dell’Energia USA, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, l’NSA e l’FBI hanno rilasciato congiuntamente un avviso su un nuovo set di strumenti hacker potenzialmente in grado di introdursi in un’ampia gamma di dispositivi per sistemi di controllo industriale. Il malware contiene una serie di componenti progettati per interrompere o assumere il controllo del funzionamento dei dispositivi, inclusi i controllori logici programmabili (PLC) venduti anche da Schneider Electric e OMRON e progettati per fungere da l’interfaccia tra i computer tradizionali e gli attuatori e sensori negli ambienti industriali. Purtroppo il malware non si ferma a questo perché un suo componente è progettato per prendere di mira i server OPC UA (Open Platform Communications Unified Architecture).
Sembra che questo strumento di attacco al sistema di controllo industriale sia il più ampio mai documentato, come ha rilevato la società di sicurezza informatica specializzata nel settore Dragos, che ha contribuito alla ricerca pubblicato il proprio rapporto sul malware Pipedream. Dragos afferma che il malware ha la capacità di dirottare i dispositivi di destinazione, interrompere o impedire agli operatori di accedervi, bloccarli in modo permanente o persino usarli come punto d’appoggio per consentire agli hacker l’accesso ad altre parti della rete di controllo dei sistemi industriali. Il nome Pipedream è stato dato proprio da Dragos, il malware sembra mirare specificamente ai PLC Schneider Electric e OMRON, lo fa sfruttando il software sottostante in quei PLC noto come Codesys, che viene utilizzato in modo molto più ampio in centinaia di altri tipi di PLC. Purtroppo questo fa pensare che il malware potrebbe essere facilmente adattato per funzionare in quasi tutti gli ambienti industriali.
L’avviso CISA fa riferimento a un attore APT non meglio identificato che ha sviluppato il kit di strumenti malware, utilizzando l’acronimo comune APT per indicare minaccia persistente avanzata, un termine solitamente utilizzato per gruppi di hacker sponsorizzati dallo stato. Non è affatto chiaro dove le agenzie governative abbiano trovato il malware o in quale paese sia stato creato. Sebbene l’adattabilità del toolkit significhi che potrebbe essere utilizzato praticamente contro qualsiasi ambiente industriale, dalla produzione al trattamento delle acque, Dragos sottolinea che l’apparente focalizzazione su Schneider Electric e sui PLC OMRON suggerisce che gli hacker potrebbero averlo studiato specificamente per la rete elettrica e le raffinerie di petrolio ma in particolare gli impianti di gas naturale liquefatto, tenuto conto dell’ampio utilizzo di Schneider nei servizi elettrici e dell’ampia adozione di OMRON nel settore petrolifero e del gas.
L’avviso CISA non indica alcuna vulnerabilità particolare nei dispositivi o nei software presi di mira dal malware Pipedream. Purtroppo, a quanto pare, anche correggere tali vulnerabilità non impedirà la maggior parte delle capacità di Pipedream cioè dirottare la funzionalità prevista dei dispositivi di destinazione e inviare comandi legittimi nei protocolli che utilizzano. L’avviso CISA include un elenco di misure che gli operatori infrastrutturali dovrebbero adottare per proteggere le proprie attività, dalla limitazione delle connessioni di rete dei sistemi di controllo industriale all’implementazione di sistemi di monitoraggio per i sistemi ICS che possano inviare allarmi per comportamenti sospetti.
La scoperta del toolkit per malware come Pipedream è un evento raro. Il primo caso noto di questo tipo di malware rimane Stuxnet, il codice creato da Stati Uniti e Israele che è stato scoperto nel 2010 dopo essere stato utilizzato per distruggere le centrifughe di arricchimento nucleare in Iran. Più recentemente, hacker russi noti come Sandworm, hanno implementato uno strumento chiamato Industroyer.
Tuttavia, data l’ampiezza delle sue funzionalità, l’avviso Pipedream è una new entry particolarmente preoccupante nel panorama dei malware ICS con il quale tutte le aziende interessate devono confrontarsi prima possibile.
Sicurezza Informatica
Vulnerabilità RCE zero-day nei router D-Link EXO AX4800
Un gruppo di ricercatori di SSD Secure Disclosure ha scoperto una vulnerabilità critica nei router D-Link EXO AX4800 (DIR-X4860), che consente l’esecuzione di comandi remoti non autenticati (RCE). Questa falla può portare a compromissioni complete dei dispositivi da parte di aggressori con accesso alla porta HNAP (Home Network Administration Protocol).
Dettagli sulla vulnerabilità
Il router D-Link DIR-X4860 è un dispositivo Wi-Fi 6 ad alte prestazioni, capace di raggiungere velocità fino a 4800 Mbps e dotato di funzionalità avanzate come OFDMA, MU-MIMO e BSS Coloring. Nonostante sia molto popolare in Canada e venduto a livello globale, il dispositivo presenta una vulnerabilità che può essere sfruttata per ottenere privilegi elevati e eseguire comandi come root.
La vulnerabilità è presente nella versione firmware DIRX4860A1_FWV1.04B03. Gli aggressori possono combinare un bypass di autenticazione con l’esecuzione di comandi per compromettere completamente il dispositivo.
Processo di sfruttamento
Il team di SSD ha pubblicato un proof-of-concept (PoC) dettagliato che illustra il processo di sfruttamento della vulnerabilità:
- Accesso alla porta HNAP: Solitamente accessibile tramite HTTP (porta 80) o HTTPS (porta 443) attraverso l’interfaccia di gestione remota del router.
- Richiesta di login HNAP: Un attacco inizia con una richiesta di login HNAP appositamente creata, che include un parametro chiamato ‘PrivateLogin’ impostato su “Username” e un nome utente “Admin”.
- Risposta del router: Il router risponde con una sfida, un cookie e una chiave pubblica, utilizzati per generare una password di login valida per l’account “Admin”.
- Bypass dell’autenticazione: Una successiva richiesta di login con l’header HNAP_AUTH e la password generata consente di bypassare l’autenticazione.
- Iniezione di comandi: Una vulnerabilità nella funzione ‘SetVirtualServerSettings’ permette l’iniezione di comandi tramite il parametro ‘LocalIPAddress’, eseguendo il comando nel contesto del sistema operativo del router.
Fonte: SSD Secure Disclosure
Nel frattempo, è consigliato agli utenti del DIR-X4860 di disabilitare l’interfaccia di gestione remota del dispositivo per prevenire possibili sfruttamenti.
Sicurezza Informatica
SEC: “notificare la violazione dei dati entro 30 giorni”
Tempo di lettura: 2 minuti. La SEC richiede alle istituzioni finanziarie di notificare le violazioni dei dati agli individui interessati entro 30 giorni
La Securities and Exchange Commission (SEC) ha adottato emendamenti al Regolamento S-P, obbligando le istituzioni finanziarie a divulgare gli incidenti di violazione dei dati agli individui interessati entro 30 giorni dalla scoperta. Questi emendamenti mirano a modernizzare e migliorare la protezione delle informazioni finanziarie individuali dalle violazioni dei dati e dall’esposizione a parti non affiliate.
Dettagli delle modifiche al Regolamento S-P
Il Regolamento S-P, introdotto nel 2000, stabilisce come alcune entità finanziarie devono trattare le informazioni personali non pubbliche dei consumatori, includendo lo sviluppo e l’implementazione di politiche di protezione dei dati, garanzie di riservatezza e sicurezza, e protezione contro minacce anticipate. Gli emendamenti adottati questa settimana coinvolgono vari tipi di aziende finanziarie, tra cui broker-dealer, società di investimento, consulenti per gli investimenti registrati e agenti di trasferimento.
Principali cambiamenti introdotti
- Notifica agli individui interessati entro 30 giorni: Le organizzazioni devono notificare agli individui se le loro informazioni sensibili sono state o potrebbero essere state accessibili o utilizzate senza autorizzazione, fornendo dettagli sull’incidente, sui dati violati e sulle misure protettive adottate. L’esenzione si applica se le informazioni non sono previste causare danni sostanziali o inconvenienti agli individui esposti.
- Sviluppo di politiche e procedure scritte per la risposta agli incidenti: Le organizzazioni devono sviluppare, implementare e mantenere politiche e procedure scritte per un programma di risposta agli incidenti, includendo procedure per rilevare, rispondere e recuperare da accessi non autorizzati o dall’uso delle informazioni dei clienti.
- Estensione delle regole di salvaguardia e smaltimento: Queste regole si applicano a tutte le informazioni personali non pubbliche, comprese quelle ricevute da altre istituzioni finanziarie.
- Documentazione della conformità: Le organizzazioni devono documentare la conformità con le regole di salvaguardia e smaltimento, escludendo i portali di finanziamento.
- Allineamento della consegna annuale dell’avviso sulla privacy con il FAST Act: Questo prevede esenzioni in determinate condizioni.
- Estensione delle regole agli agenti di trasferimento registrati presso la SEC o altre agenzie regolatrici.
Implementazione e tempistiche
Gli emendamenti entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione nel Federal Register, la rivista ufficiale del governo federale degli Stati Uniti. Le organizzazioni più grandi avranno 18 mesi per conformarsi dopo la pubblicazione, mentre le entità più piccole avranno due anni.
Implicazioni e obiettivi
Questi aggiornamenti rappresentano una risposta alla trasformazione significativa della natura, scala e impatto delle violazioni dei dati negli ultimi 24 anni. Gary Gensler, presidente della SEC, ha dichiarato che questi emendamenti forniscono aggiornamenti cruciali a una regola adottata per la prima volta nel 2000, contribuendo a proteggere la privacy dei dati finanziari dei clienti.
Inoltre, la SEC ha introdotto nuove regole a dicembre, richiedendo a tutte le società pubbliche di divulgare eventuali violazioni che abbiano influito materialmente o che siano ragionevolmente probabili influire materialmente sulla strategia aziendale, sui risultati operativi o sulla condizione finanziaria.
Sicurezza Informatica
Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere botnet cryptojacking
Tempo di lettura: 2 minuti. Il gruppo Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere la botnet di cryptojacking, prendendo di mira sistemi Linux e Windows.
Il gruppo di cryptojacking Kinsing ha dimostrato la capacità di evolversi e adattarsi rapidamente, integrando nuove vulnerabilità nel proprio arsenale per espandere la botnet. Questi attacchi, documentati da Aqua Security, mostrano come Kinsing continui a orchestrare campagne di mining di criptovalute illegali dal 2019.
Campagne e vulnerabilità sfruttate
Kinsing utilizza il malware noto come H2Miner per compromettere i sistemi e inserirli in una botnet di mining di criptovalute. Dal 2020, Kinsing ha sfruttato varie vulnerabilità, tra cui:
- Apache ActiveMQ, Log4j, NiFi
- Atlassian Confluence
- Citrix, Liferay Portal
- Linux
- Openfire, Oracle WebLogic Server, SaltStack
Oltre a queste vulnerabilità, Kinsing ha utilizzato configurazioni errate di Docker, PostgreSQL e Redis per ottenere l’accesso iniziale ai sistemi, trasformandoli poi in botnet per il mining di criptovalute.
Metodi di attacco e infrastruttura
L’infrastruttura di attacco di Kinsing si suddivide in tre categorie principali: server iniziali per la scansione e lo sfruttamento delle vulnerabilità, server di download per lo staging dei payload e degli script, e server di comando e controllo (C2) che mantengono il contatto con i server compromessi. Gli indirizzi IP dei server C2 risolvono in Russia, mentre quelli utilizzati per scaricare script e binari si trovano in paesi come Lussemburgo, Russia, Paesi Bassi e Ucraina.
Strumenti e tecniche di evasione
Kinsing utilizza diversi strumenti per sfruttare i server Linux e Windows, inclusi script shell e Bash per i server Linux e script PowerShell per i server Windows. Il malware disabilita i servizi di sicurezza e rimuove i miner rivali già installati sui sistemi. Le campagne di Kinsing mirano principalmente alle applicazioni open-source, con una preferenza per le applicazioni runtime, i database e le infrastrutture cloud.
Categorie di programmi utilizzati
L’analisi dei reperti ha rivelato tre categorie distinte di programmi utilizzati da Kinsing:
- Script di Tipo I e Tipo II: utilizzati dopo l’accesso iniziale per scaricare componenti di attacco, eliminare la concorrenza e disabilitare le difese.
- Script ausiliari: progettati per ottenere l’accesso iniziale sfruttando vulnerabilità e disabilitando componenti di sicurezza specifici.
- Binari: payload di seconda fase che includono il malware principale Kinsing e il crypto-miner per minare Monero.
Prevenzione e misure proattive
Per prevenire minacce come Kinsing, è cruciale implementare misure proattive come il rafforzamento delle configurazioni di sicurezza prima del deployment. Proteggere le infrastrutture cloud e i sistemi runtime può ridurre significativamente il rischio di compromissioni.
Il gruppo Kinsing continua a rappresentare una minaccia significativa nel panorama della sicurezza informatica, dimostrando la capacità di adattarsi e sfruttare rapidamente nuove vulnerabilità. La protezione contro queste minacce richiede misure di sicurezza robuste e aggiornamenti continui delle configurazioni di sistema.
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