Sicurezza Informatica
Russia, Ucraina e Cina, ecco la realtà della guerra informatica
Tempo di lettura: 3 minuti. L’analisi condotta da Microsoft indica un aumento dei cyberattacchi che prendono di mira le infrastrutture critiche
La guerra tra Russia e Ucraina è iniziata mesi fa e non si combatte solo con attacchi fisici, ma parte della strategia prevede lo sviluppo di attacchi informatici. Queste violazioni di dispositivi elettronici appartenenti al nemico sono state registrate in un rapporto di Microsoft sulla difesa digitale che riassume questi specifici incidenti nei dati. Il documento redatto dall’azienda tecnologica, chiamato Microsoft Digital Defense Report, presentato quest’anno, indica un aumento del 20% degli attacchi informatici diretti alle infrastrutture critiche prodotti in tutto il mondo e rilevati da Microsoft, portando questa cifra al 40%, la più alta registrata fino ad oggi. Questo aumento, secondo il documento pubblico, potrebbe essere spiegato dal tentativo di danneggiare le infrastrutture ucraine e dallo spionaggio aggressivo diretto agli alleati dell’Ucraina, compresi gli Stati Uniti, che sono stati identificati come il Paese preso di mira dal maggior numero di cyberattacchi al mondo, seguiti dal Regno Unito. Inoltre, Microsoft raccomanda alle aziende di proteggere ulteriormente i potenziali obiettivi contenenti informazioni sensibili. Ciò può essere ottenuto attivando la protezione attraverso il cloud, che identifica le minacce nuove e quelle già note al sistema. Per quanto riguarda la categoria a cui appartengono le aziende che hanno maggiori probabilità di ricevere un attacco informatico, è emerso che il 22% di questi casi è stato rivolto specificamente a quelle del settore informatico, seguite dalle organizzazioni non governative (ONG) con il 17%, dall’istruzione con il 14% e al quarto posto il governo con il 10%. “Sebbene gli attori degli Stati nazionali possano essere tecnicamente sofisticati (…) i loro attacchi possono spesso essere mitigati con una buona igiene informatica”, si legge nel documento di Microsoft. Aggiunge che “molti di questi attori si affidano a mezzi relativamente poco tecnologici, come il phishing, invece di investire in mezzi più avanzati”. D’altra parte, anche la Cina è stata coinvolta in tentativi di spionaggio attraverso attacchi informatici con l’obiettivo di estrarre informazioni. Secondo le informazioni presentate da Microsoft, tra febbraio e marzo un criminale informatico cinese ha preso di mira 100 account relativi a un’organizzazione asiatica che teneva riunioni con il governo degli Stati Uniti. Stati Uniti. Il Paese asiatico ha sviluppato la capacità di trovare le “vulnerabilità giorno zero”: lacune di sicurezza in alcuni software che non hanno ancora sviluppato un parco per impedire ad altre organizzazioni o Stati di sfruttarle per violare la sicurezza degli utenti e delle aziende.
I criminali informatici continuano a trarre vantaggio
Il numero di criminali informatici continua a crescere e i suoi attacchi diventano sempre più sofisticati grazie all’utilizzo di nuove tecniche e alla crescente complessità. Secondo MicrosoftSolo nell’ultimo anno, il numero stimato di attacchi con password al secondo è aumentato del 74%. Mentre in Nord America e in Europa si è registrata una diminuzione del numero di casi segnalati, in America Latina sono aumentati i casi di phishing che intendono sfruttare il contesto della guerra tra Russia e Ucraina per sollecitare presunte donazioni tramite criptovalute (Bitcoin o Ethereum) a enti di beneficenza che sostengono i civili ucraini. “Mentre consideriamo la gravità della minaccia al panorama digitale e la sua traduzione nel mondo fisico, è importante ricordare che tutti noi abbiamo il potere di agire per proteggere noi stessi, le nostre organizzazioni e le nostre aziende dalle minacce digitali”, ha dichiarato Tom Burt, corporate vice president of Customers, Security and Trust di Microsoft.
L’igiene informatica è la migliore difesa per le aziende
Microsoft indica anche che l’azienda media ha 3.500 dispositivi connessi, ma non dispone di protezioni di base che impediscano l’ingresso di aggressori, che approfittano di questa situazione. Inoltre, il rilevamento di un attacco deve avvenire il prima possibile, perché a volte il risultato di un attacco informatico è determinato molto prima del suo inizio. Gli aggressori utilizzano ambienti vulnerabili per ottenere l’accesso iniziale, la sorveglianza e causare danni.
Sicurezza Informatica
Vulnerabilità RCE zero-day nei router D-Link EXO AX4800
Un gruppo di ricercatori di SSD Secure Disclosure ha scoperto una vulnerabilità critica nei router D-Link EXO AX4800 (DIR-X4860), che consente l’esecuzione di comandi remoti non autenticati (RCE). Questa falla può portare a compromissioni complete dei dispositivi da parte di aggressori con accesso alla porta HNAP (Home Network Administration Protocol).
Dettagli sulla vulnerabilità
Il router D-Link DIR-X4860 è un dispositivo Wi-Fi 6 ad alte prestazioni, capace di raggiungere velocità fino a 4800 Mbps e dotato di funzionalità avanzate come OFDMA, MU-MIMO e BSS Coloring. Nonostante sia molto popolare in Canada e venduto a livello globale, il dispositivo presenta una vulnerabilità che può essere sfruttata per ottenere privilegi elevati e eseguire comandi come root.
La vulnerabilità è presente nella versione firmware DIRX4860A1_FWV1.04B03. Gli aggressori possono combinare un bypass di autenticazione con l’esecuzione di comandi per compromettere completamente il dispositivo.
Processo di sfruttamento
Il team di SSD ha pubblicato un proof-of-concept (PoC) dettagliato che illustra il processo di sfruttamento della vulnerabilità:
- Accesso alla porta HNAP: Solitamente accessibile tramite HTTP (porta 80) o HTTPS (porta 443) attraverso l’interfaccia di gestione remota del router.
- Richiesta di login HNAP: Un attacco inizia con una richiesta di login HNAP appositamente creata, che include un parametro chiamato ‘PrivateLogin’ impostato su “Username” e un nome utente “Admin”.
- Risposta del router: Il router risponde con una sfida, un cookie e una chiave pubblica, utilizzati per generare una password di login valida per l’account “Admin”.
- Bypass dell’autenticazione: Una successiva richiesta di login con l’header HNAP_AUTH e la password generata consente di bypassare l’autenticazione.
- Iniezione di comandi: Una vulnerabilità nella funzione ‘SetVirtualServerSettings’ permette l’iniezione di comandi tramite il parametro ‘LocalIPAddress’, eseguendo il comando nel contesto del sistema operativo del router.
Fonte: SSD Secure Disclosure
Nel frattempo, è consigliato agli utenti del DIR-X4860 di disabilitare l’interfaccia di gestione remota del dispositivo per prevenire possibili sfruttamenti.
Sicurezza Informatica
SEC: “notificare la violazione dei dati entro 30 giorni”
Tempo di lettura: 2 minuti. La SEC richiede alle istituzioni finanziarie di notificare le violazioni dei dati agli individui interessati entro 30 giorni
La Securities and Exchange Commission (SEC) ha adottato emendamenti al Regolamento S-P, obbligando le istituzioni finanziarie a divulgare gli incidenti di violazione dei dati agli individui interessati entro 30 giorni dalla scoperta. Questi emendamenti mirano a modernizzare e migliorare la protezione delle informazioni finanziarie individuali dalle violazioni dei dati e dall’esposizione a parti non affiliate.
Dettagli delle modifiche al Regolamento S-P
Il Regolamento S-P, introdotto nel 2000, stabilisce come alcune entità finanziarie devono trattare le informazioni personali non pubbliche dei consumatori, includendo lo sviluppo e l’implementazione di politiche di protezione dei dati, garanzie di riservatezza e sicurezza, e protezione contro minacce anticipate. Gli emendamenti adottati questa settimana coinvolgono vari tipi di aziende finanziarie, tra cui broker-dealer, società di investimento, consulenti per gli investimenti registrati e agenti di trasferimento.
Principali cambiamenti introdotti
- Notifica agli individui interessati entro 30 giorni: Le organizzazioni devono notificare agli individui se le loro informazioni sensibili sono state o potrebbero essere state accessibili o utilizzate senza autorizzazione, fornendo dettagli sull’incidente, sui dati violati e sulle misure protettive adottate. L’esenzione si applica se le informazioni non sono previste causare danni sostanziali o inconvenienti agli individui esposti.
- Sviluppo di politiche e procedure scritte per la risposta agli incidenti: Le organizzazioni devono sviluppare, implementare e mantenere politiche e procedure scritte per un programma di risposta agli incidenti, includendo procedure per rilevare, rispondere e recuperare da accessi non autorizzati o dall’uso delle informazioni dei clienti.
- Estensione delle regole di salvaguardia e smaltimento: Queste regole si applicano a tutte le informazioni personali non pubbliche, comprese quelle ricevute da altre istituzioni finanziarie.
- Documentazione della conformità: Le organizzazioni devono documentare la conformità con le regole di salvaguardia e smaltimento, escludendo i portali di finanziamento.
- Allineamento della consegna annuale dell’avviso sulla privacy con il FAST Act: Questo prevede esenzioni in determinate condizioni.
- Estensione delle regole agli agenti di trasferimento registrati presso la SEC o altre agenzie regolatrici.
Implementazione e tempistiche
Gli emendamenti entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione nel Federal Register, la rivista ufficiale del governo federale degli Stati Uniti. Le organizzazioni più grandi avranno 18 mesi per conformarsi dopo la pubblicazione, mentre le entità più piccole avranno due anni.
Implicazioni e obiettivi
Questi aggiornamenti rappresentano una risposta alla trasformazione significativa della natura, scala e impatto delle violazioni dei dati negli ultimi 24 anni. Gary Gensler, presidente della SEC, ha dichiarato che questi emendamenti forniscono aggiornamenti cruciali a una regola adottata per la prima volta nel 2000, contribuendo a proteggere la privacy dei dati finanziari dei clienti.
Inoltre, la SEC ha introdotto nuove regole a dicembre, richiedendo a tutte le società pubbliche di divulgare eventuali violazioni che abbiano influito materialmente o che siano ragionevolmente probabili influire materialmente sulla strategia aziendale, sui risultati operativi o sulla condizione finanziaria.
Sicurezza Informatica
Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere botnet cryptojacking
Tempo di lettura: 2 minuti. Il gruppo Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere la botnet di cryptojacking, prendendo di mira sistemi Linux e Windows.
Il gruppo di cryptojacking Kinsing ha dimostrato la capacità di evolversi e adattarsi rapidamente, integrando nuove vulnerabilità nel proprio arsenale per espandere la botnet. Questi attacchi, documentati da Aqua Security, mostrano come Kinsing continui a orchestrare campagne di mining di criptovalute illegali dal 2019.
Campagne e vulnerabilità sfruttate
Kinsing utilizza il malware noto come H2Miner per compromettere i sistemi e inserirli in una botnet di mining di criptovalute. Dal 2020, Kinsing ha sfruttato varie vulnerabilità, tra cui:
- Apache ActiveMQ, Log4j, NiFi
- Atlassian Confluence
- Citrix, Liferay Portal
- Linux
- Openfire, Oracle WebLogic Server, SaltStack
Oltre a queste vulnerabilità, Kinsing ha utilizzato configurazioni errate di Docker, PostgreSQL e Redis per ottenere l’accesso iniziale ai sistemi, trasformandoli poi in botnet per il mining di criptovalute.
Metodi di attacco e infrastruttura
L’infrastruttura di attacco di Kinsing si suddivide in tre categorie principali: server iniziali per la scansione e lo sfruttamento delle vulnerabilità, server di download per lo staging dei payload e degli script, e server di comando e controllo (C2) che mantengono il contatto con i server compromessi. Gli indirizzi IP dei server C2 risolvono in Russia, mentre quelli utilizzati per scaricare script e binari si trovano in paesi come Lussemburgo, Russia, Paesi Bassi e Ucraina.
Strumenti e tecniche di evasione
Kinsing utilizza diversi strumenti per sfruttare i server Linux e Windows, inclusi script shell e Bash per i server Linux e script PowerShell per i server Windows. Il malware disabilita i servizi di sicurezza e rimuove i miner rivali già installati sui sistemi. Le campagne di Kinsing mirano principalmente alle applicazioni open-source, con una preferenza per le applicazioni runtime, i database e le infrastrutture cloud.
Categorie di programmi utilizzati
L’analisi dei reperti ha rivelato tre categorie distinte di programmi utilizzati da Kinsing:
- Script di Tipo I e Tipo II: utilizzati dopo l’accesso iniziale per scaricare componenti di attacco, eliminare la concorrenza e disabilitare le difese.
- Script ausiliari: progettati per ottenere l’accesso iniziale sfruttando vulnerabilità e disabilitando componenti di sicurezza specifici.
- Binari: payload di seconda fase che includono il malware principale Kinsing e il crypto-miner per minare Monero.
Prevenzione e misure proattive
Per prevenire minacce come Kinsing, è cruciale implementare misure proattive come il rafforzamento delle configurazioni di sicurezza prima del deployment. Proteggere le infrastrutture cloud e i sistemi runtime può ridurre significativamente il rischio di compromissioni.
Il gruppo Kinsing continua a rappresentare una minaccia significativa nel panorama della sicurezza informatica, dimostrando la capacità di adattarsi e sfruttare rapidamente nuove vulnerabilità. La protezione contro queste minacce richiede misure di sicurezza robuste e aggiornamenti continui delle configurazioni di sistema.
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