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Sicurezza Informatica

“Trova il mio iPhone” di Apple a rischio per la sicurezza

La rete “Trova il mio” di Apple può essere usata per inviare dati di keylogger, un rischio per la sicurezza non da sottovalutare.

La rete “Trova il mio iphone” di Apple, pensata per aiutare gli utenti a localizzare dispositivi perduti o smarriti, può essere sfruttata per trasmettere in segreto informazioni sensibili catturate da keylogger installati nelle tastiere. Questo servizio, che utilizza dati GPS e Bluetooth raccolti da milioni di dispositivi Apple in tutto il mondo, permette di rintracciare dispositivi segnalati come perduti o rubati, anche quando sono offline.

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Abuso della rete “Trova il mio iPhone” per dati arbitrari

Un rischio meno noto è l’uso improprio della rete “Trova il mio iPhone” per inviare dati arbitrari, oltre alla semplice localizzazione dei dispositivi. I ricercatori di Positive Security, guidati da Fabian Bräunlein, hanno scoperto la possibilità di abuso oltre due anni fa, e hanno persino pubblicato su GitHub una loro implementazione, chiamata “Send My”. Questa applicazione consente di caricare dati arbitrari sulla rete “Trova il mio” di Apple e recuperarli da qualsiasi dispositivo connesso a Internet nel mondo.

Il keylogger e la trasmissione Bluetooth

Per dimostrare il rischio, i ricercatori hanno creato un dispositivo hardware di prova, integrando un keylogger con un trasmettitore Bluetooth ESP32 in una tastiera USB. Hanno mostrato che è possibile trasmettere password e altri dati sensibili digitati sulla tastiera attraverso la rete “Trova il mio” via Bluetooth. La trasmissione Bluetooth è molto più discreta rispetto ai keylogger WLAN o ai dispositivi Raspberry Pi, che possono essere facilmente rilevati in ambienti ben sorvegliati.

Costi e efficienza del sistema di sottrazione dati

Il sistema di sottrazione dati, che utilizza una versione Bluetooth del keylogger “EvilCrow” e una tastiera USB standard, ha un costo totale di circa 50 dollari. L’attacco dimostrativo ha raggiunto un tasso di trasmissione di 26 caratteri al secondo e un tasso di ricezione di 7 caratteri al secondo, con una latenza che varia da 1 a 60 minuti a seconda della presenza di dispositivi Apple nel raggio del keylogger.

Protezioni anti-tracking di Apple e rischi nascosti

La parte più insidiosa è che le protezioni anti-tracking di Apple, che notificano agli utenti la possibilità che gli AirTag li stiano tracciando, non vengono attivate dal keylogger stazionario all’interno della tastiera, rendendo il dispositivo nascosto e difficilmente individuabile.

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