Un giovane è stato fermato dalle autorità italiane per il suo tentativo di arruolarsi nelle fila dell’ISIS. L’indagine, avviata lo scorso luglio dalla Digos di Bologna e di Forlì-Cesena e dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, è stata sviluppata a seguito dell’informativa dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna). È stato dimostrato che il giovane era fermamente determinato a raggiungere i teatri di jihad Siro-Iracheno dopo aver intrapreso un percorso di radicalizzazione che lo ha portato a una profonda adesione alle ideologie dell’estremismo islamico.
Contatti Virtuali con l’ISIS
In particolare, attraverso il monitoraggio online, è stato documentato come l’indagato abbia mantenuto sistematici contatti virtuali con esperti religiosi dell’ISIS, che hanno rinforzato la sua determinazione operativa. Questa era alimentata anche dall’ossessiva visione di scene di jihad e ascolto di sermoni e brani musicali dedicati al martirio presenti nel web e su piattaforme social.
Preparativi per il Viaggio
Il giovane era in contatto con un facilitatore che avrebbe agevolato il suo viaggio e reclutamento nelle fila del circuito jihadista. Per prepararsi, ha intensificato l’addestramento fisico e ripreso l’attività di elettricista al fine di mettere da parte la somma necessaria ad affrontare il viaggio.