La Corea del Nord ha acquisito capacità di intelligenza artificiale (IA) ed è stata identificata dagli Stati Uniti come la prima nazione a utilizzare l’IA nella cyberguerra, secondo recenti rapporti.
Dettagli sull’uso dell’IA da parte della Corea del Nord
Ben nota per i suoi attacchi cibernetici, la Corea del Nord ha ora elevato le sue tattiche di guerra cibernetica a un nuovo livello di preoccupazione per nazioni e aziende in tutto il mondo. Il paese ha dimostrato in passato la sua propensione per attacchi informatici devastanti, con il WannaCry del 2017 e l’attacco a Sony nel 2014 tra i più noti.
Conferma e dettagli
Anne Neuberger, vice consigliera per la sicurezza nazionale, ha confermato questa evoluzione in una dichiarazione rilasciata durante un briefing stampa mercoledì. Ha dichiarato: “Abbiamo osservato attori nordcoreani e di altre nazioni, nonché criminali, cercare di utilizzare modelli di IA per accelerare la creazione di software malevoli e identificare sistemi da sfruttare”. L’IA, come ChatGPT o altri software di scrittura basati sull’IA, può aumentare notevolmente la velocità di processi ripetitivi. Tuttavia, la combinazione di IA e attacchi cibernetici potrebbe essere utilizzata per creare nuovi codici di exploit a una velocità preoccupante. Esistono timori che la Corea del Nord possa utilizzare l’apprendimento automatico per formare e sviluppare la sua intelligenza cibernetica, migliorando sia il volume che la qualità dei suoi attacchi.
Motivazioni e difese
A causa delle sanzioni internazionali, la Corea del Nord ha cercato altri metodi per generare reddito, e gli attacchi cibernetici sono diventati un mezzo altamente redditizio. Fortunatamente, l’IA viene anche utilizzata come strumento difensivo contro gli attacchi cibernetici. Neuberger ha affermato che competizioni come la “DARPA AI Cyber Challenge” vengono utilizzate “per incentivare e avviare hacker difensivi che utilizzano l’IA per costruire difese di cybersecurity”.