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AirPods Max: futuro incerto senza innovazione
Apple non prevede aggiornamenti per le AirPods Max oltre la versione USB-C del 2024. Tecnologia datata per un prodotto premium.
Apple non ha piani concreti per aggiornare significativamente le AirPods Max, secondo il giornalista Mark Gurman per assenza di una strategia di innovazione. Dopo l’introduzione della versione USB-C a settembre 2024, accompagnata da nuove opzioni di colore, il modello di punta delle cuffie over-ear del gigante di Cupertino potrebbe rimanere invariato per anni. La notizia delinea un futuro stagnante per un prodotto che, pur collocandosi in una fascia di prezzo premium, non ha ricevuto aggiornamenti tecnologici di rilievo dal suo debutto nel 2020.
Poche vendite, ma non un flop
Le AirPods Max, lanciate originariamente a 549 dollari, non sono un bestseller per Apple, ma nemmeno un fallimento commerciale tale da giustificare un ritiro. Gurman sottolinea che il target di mercato per queste cuffie è specifico, citando come esempio l’utilizzo frequente in ambienti di lusso come le palestre di alto profilo a Los Angeles e New York. Tuttavia, l’assenza di funzionalità aggiornate, come il chip H2 o un audio adattivo, riduce l’appeal di un dispositivo che sembra sempre più datato.
Secondo Gurman, Apple non vede la necessità di investire in uno sviluppo ulteriore, almeno nel breve termine. Questo approccio conservativo potrebbe significare un prolungato periodo di inattività per le AirPods Max, simile al ritardo di quasi quattro anni tra il lancio del modello originale e l’introduzione del connettore USB-C.
Strategie e prospettive
Nonostante le aspettative del pubblico per una riduzione del prezzo, Apple sembra poco incline a modificare la strategia di posizionamento delle AirPods Max. L’azienda si affida alla percezione premium del marchio per mantenere i margini di profitto, anche se ciò potrebbe limitare ulteriormente la diffusione del prodotto.
La mancata innovazione e l’elevato costo potrebbero trasformare le AirPods Max in un prodotto di nicchia, destinato principalmente a utenti disposti a pagare per il design e l’ecosistema Apple, più che per le specifiche tecniche all’avanguardia e questo dimostra che Apple più per la tecnica, è apprezzata per il suo design rispetto a colossi sacri come BeO, Bose o Jbl.