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Albert Gonzalez: il più prolifico scammer con 170 milioni di carte di credito

Tempo di lettura: 2 minuti. Gonzalez è stato arrestato, ma ha evitato una condanna al carcere dopo aver accettato di consegnare 19 membri della ShadowCrew.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Albert Gonzalez pensava in grande: se doveva commettere un crimine, doveva essere grandioso. Tra il 2005 e il 2007 ha rubato e venduto oltre 170 milioni di numeri di carte e bancomat, anche se il suo percorso è iniziato molto prima. All’età di 14 anni, Gonzalez ha hackerato la NASA, suscitando l’interesse del Federal Bureau of Investigation (FBI). In seguito, il suo interesse per l’hacking ha continuato a crescere. All’inizio degli anni 2000, è stato accusato di essere dietro al gruppo ShadowCrew, che ha portato avanti uno schema simile di frode e hacking con milioni di carte di credito online. Migliaia di persone erano registrate sul sito web del gruppo, che metteva all’asta numeri di carte, account e-mail e documenti contraffatti (come passaporti e patenti di guida).

“Dopo un lungo lavoro, le forze dell’ordine sono riuscite a identificare e catturare Albert per molteplici capi d’accusa di frode con carte di credito e, durante questo periodo, sono riuscite a trasformarlo in un informatore. Alla fine ha portato all’arresto e allo smantellamento del gruppo di frodi ShadowCrew”, ha dichiarato Josh Bartolomie, vicepresidente dei Global Threat Services di Cofense. Per Gonzalez, tuttavia, la vita da criminale informatico non era affatto finita. “C’è una lezione da imparare”, ha aggiunto Bartolomie. “Mentre era in custodia [come] informatore, Albert è stato responsabile di una delle più grandi frodi di carte di credito identificate fino a quel momento”. In questo modo, Gonzalez ha svolto il ruolo di informatore pagato dalle autorità statunitensi, continuando a ottenere e vendere illegalmente i dati delle carte di credito online. Durante questo periodo, lui e i suoi complici hanno avuto accesso a oltre 170 milioni di numeri di carte di credito e bancomat di organizzazioni, tra cui 45,6 milioni di numeri di carte di credito e di debito di TJX Companies.

La sua operazione illecita ha compromesso BJ’s Wholesale Club, DSW, Office Max, Boston Market, Barnes & Noble, Sports Authority e T.J. Maxx. Tutto questo significava che Gonzalez stava rastrellando illegalmente milioni di dollari, trascorrendo le sue giornate in appartamenti lussuosi e organizzando feste grandiose. Nel 2008, però, la vita da favola si è interrotta bruscamente e Gonzalez è stato arrestato al National Hotel di Miami Beach, in Florida. Nel 2010 è stato condannato a 20 anni nell’ambito di un patteggiamento per una serie di hackeraggi e per il caso Heartland Payment Systems, in cui sono stati rubati 130 milioni di numeri di carte di credito.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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