Da qualche anno, il sistema operativo Android nasconde una modalità desktop simile a Samsung Dex, introdotta con Android 10 nel 2019. Questa funzionalità permette di trasformare lo smartphone in un mini-desktop collegandolo a monitor, mouse e tastiera. Inizialmente pensata per gli sviluppatori come ambiente di test per le app, sembra che Google stia lavorando per rendere questa modalità più accessibile e fruibile per l’utente medio.
Recentemente, il sito di notizie Android Authority ha esplorato l’aggiornamento Android 14 QPR3 Beta 2.1, attivando la modalità desktop per osservare gli sviluppi. Rispetto al suo lancio, la funzione ha fatto passi da gigante. La demo ha mostrato che le finestre possono ora essere trascinate e ridimensionate liberamente sullo schermo, con l’interfaccia che si adatta di conseguenza.
Le novità non si fermano qui: posizionando una finestra su un lato dello schermo, questa si aggancia automaticamente, permettendo di lavorare con due app affiancate, in maniera simile a quanto accade su Windows 11. Le finestre a schermo intero possono essere ridotte trascinando l’angolo superiore, semplificando gli aggiustamenti rapidi.
Funzionalità essenziali in evoluzione
Sebbene queste possano sembrare funzionalità basilari, tipiche di qualsiasi browser web moderno, è importante sottolineare che rappresentano un passo significativo nell’evoluzione della modalità desktop di Android. Questo aggiornamento dimostra l’impegno continuo di Google nel migliorare questa caratteristica, con l’obiettivo di trasformare gli smartphone Android in computer portatili più versatili dei laptop tradizionali.
Nonostante l’entusiasmo, molto resta ancora da fare. Ad esempio, la maggior parte delle app non supporta ancora il drag-and-drop, e sono presenti solo alcuni shortcut da tastiera. La data di lancio di questa modalità rinnovata non è stata ancora annunciata, ma è probabile che possa debuttare con Android 15, atteso tra agosto e ottobre.
Queste informazioni vanno prese con cautela, dato che Google potrebbe decidere di modificare o abbandonare il progetto in qualsiasi momento, come è accaduto di recente con altre iniziative. Tuttavia, le potenzialità di trasformare gli smartphone in veri e propri computer desktop sembrano più vicine che mai, aprendo nuove frontiere per l’uso mobile.