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Apple tra MacBook OLED, Siri AI e aggiornamenti iOS 18.2
Scopri le innovazioni Apple tra MacBook OLED, Siri AI e iOS 18.2. Hardware e software evoluti per migliorare design, prestazioni e privacy.
Apple prosegue la sua rivoluzione tecnologica annunciando il futuro dei MacBook Pro con display OLED, il potenziamento di Siri con intelligenza artificiale e le novità introdotte con iOS 18.2. Questi sviluppi mirano a migliorare l’esperienza utente, combinando hardware avanzato e software innovativo con un focus su privacy, prestazioni e design.
MacBook Pro OLED: il futuro dei laptop di Apple
Apple sta lavorando per l’introduzione di display OLED sui MacBook Pro, prevista tra il 2026 e il 2027. La transizione sarà supportata dai principali fornitori di pannelli, LG e Samsung, che stanno aumentando i loro investimenti per soddisfare gli standard richiesti dall’azienda. Gli schermi OLED offriranno numerosi vantaggi rispetto agli attuali display mini-LED, tra cui:
- Luminosità e contrasto migliorati per neri più profondi e immagini più vibranti.
- Efficienza energetica superiore, con un impatto positivo sulla durata della batteria.
- Design più sottile, grazie all’eliminazione di alcuni componenti fisici necessari nei display mini-LED.
I MacBook Pro attuali, aggiornati di recente con i chip M4, continueranno a essere basati su questa tecnologia fino all’arrivo di OLED, mentre per il 2025 è previsto un salto ai processori M5. Questi sviluppi dimostrano l’impegno di Apple nel mantenere i suoi dispositivi competitivi, sia a livello estetico che funzionale.
Apple e il futuro di Siri: intelligenza artificiale e privacy al centro dell’ecosistema
Apple sta lavorando per portare Siri a un nuovo livello di intelligenza e interazione, grazie all’introduzione del modello linguistico avanzato LLM Siri. Questo assistente vocale potenziato mira a competere con soluzioni AI come ChatGPT e Google Gemini, ma il rilascio è previsto per il 2026, all’interno di iOS 19 e macOS 16. Sebbene l’attesa sia frustrante per molti utenti, Apple punta su un approccio che bilancia innovazione e privacy.
LLM Siri: caratteristiche e tempistiche
Secondo il report di Bloomberg, Apple sta testando internamente una versione aggiornata di Siri che utilizza modelli linguistici avanzati. L’obiettivo è rendere l’assistente capace di conversazioni naturali, rispondere rapidamente a richieste complesse e integrare funzioni avanzate come la generazione e il riassunto di testi.
Questa versione, prevista per il 2026, utilizzerà le funzionalità di Apple Intents per interagire con app di terze parti in modo più preciso e personalizzato. Tuttavia, l’introduzione graduale potrebbe ritardare l’adozione completa, rendendo l’attesa una sfida per Apple in un mercato dove soluzioni come ChatGPT sono già ampiamente utilizzate.
Privacy come priorità per Siri
Uno dei motivi principali del ritardo nell’introduzione di LLM Siri è l’impegno di Apple verso la privacy degli utenti. A differenza di Google, che utilizza dati raccolti da una vasta gamma di fonti per potenziare il proprio assistente, Apple si concentra sull’elaborazione locale delle informazioni. Questo approccio garantisce che la maggior parte dei dati personali rimanga sui dispositivi dell’utente, limitando l’interazione con il cloud.
Questa strategia, pur limitando temporaneamente le capacità di Siri rispetto ai concorrenti, riflette i valori fondamentali di Apple e rafforza la fiducia degli utenti nei confronti dell’ecosistema dell’azienda. Secondo i report, il futuro LLM Siri combinerà una conoscenza approfondita della vita dell’utente con un controllo totale sui permessi concessi.
iOS 18.2: aggiornamenti su Apple Mail e gestione app predefinite
Apple continua a perfezionare l’esperienza utente con iOS 18.2, introducendo nuove funzionalità che migliorano la gestione delle app e l’utilizzo di Apple Mail. Tra queste, spiccano un importante aggiornamento estetico e funzionale per l’app Mail, la possibilità di personalizzare le app predefinite e raffinamenti all’interfaccia. L’aggiornamento è attualmente in fase di beta testing e sarà disponibile al pubblico a partire da dicembre.
Apple Mail: un redesign rivoluzionario
Con iOS 18.2, Apple introduce il più grande aggiornamento di sempre per l’app Mail. L’interfaccia è stata completamente rivista, con l’aggiunta di immagini dei contatti accanto ai messaggi in arrivo, rendendo l’esperienza visiva più simile a quella di Messaggi. Questo cambiamento migliora la leggibilità e l’organizzazione, specialmente per le email provenienti da aziende, che ora possono integrare loghi tramite i nuovi strumenti Branded Mail.
Una delle novità più significative è la suddivisione automatica della posta in quattro categorie principali: Primary, Transactions, Updates e Promotions. Questo approccio aiuta gli utenti a gestire meglio i messaggi importanti, riducendo il disordine nella casella di posta. Gli utenti possono anche personalizzare queste categorie o disattivarle completamente per tornare a una visualizzazione tradizionale.
Un’altra innovazione è la funzione Digest View, che raggruppa i messaggi dello stesso mittente per una navigazione più rapida. Apple ha garantito opzioni per personalizzare queste impostazioni, consentendo agli utenti di adattare Mail alle proprie esigenze.
Apple sotto la lente antitrust: browser predefiniti e indagine sugli ebook
Apple affronta nuove sfide normative nel Regno Unito e in Europa, legate al controllo sui browser predefiniti e alle vendite di ebook tramite App Store. Mentre la CMA (Competition and Markets Authority) del Regno Unito ha avviato un’indagine sul monopolio di Safari come browser predefinito, l’Unione Europea ha chiuso un’indagine simile sugli ebook, ritenendola ormai superflua.
Antitrust sul browser predefinito nel Regno Unito
La CMA ha annunciato che Apple potrebbe dover apportare cambiamenti significativi alla gestione dei browser predefiniti su iOS, replicando le modifiche già applicate nell’Unione Europea con iOS 17.4. Attualmente, Safari è il browser predefinito su iPhone, e i concorrenti sono obbligati a utilizzare il motore WebKit, limitando innovazione e prestazioni rispetto a Safari.
La CMA ritiene che queste regole danneggino lo sviluppo tecnologico e impediscano ai concorrenti di offrire funzionalità superiori. Tra le criticità sollevate, emerge la difficoltà per le piccole aziende britanniche nel distribuire web app progressive, un’alternativa alle app tradizionali.
Inoltre, l’accordo tra Apple e Google, che vede quest’ultima pagare circa 20 miliardi di dollari all’anno per essere il motore di ricerca predefinito su Safari, è stato giudicato anti-concorrenziale. Secondo la CMA, questo compromette gli incentivi per competere nel settore dei browser.
Indagine sugli ebook chiusa dall’UE
La Commissione Europea ha chiuso un’indagine avviata nel 2020 contro Apple, che riguardava la gestione delle vendite di ebook tramite App Store. L’indagine era stata avviata su richiesta di un distributore non identificato, probabilmente Amazon, che accusava Apple di monopolizzare il mercato obbligando gli acquisti in-app e impedendo ai distributori di indirizzare gli utenti a piattaforme esterne.
La chiusura non rappresenta un’assoluzione. La Commissione ha dichiarato che la questione è diventata irrilevante a seguito dell’introduzione del Digital Markets Act (DMA), che obbliga Apple a consentire l’uso di app store di terze parti e modalità di pagamento alternative su iOS. Apple ha già avviato le modifiche richieste dal DMA, anche se restano dubbi sull’effettiva conformità alle normative europee.
Apple si posiziona come leader nell’innovazione tecnologica grazie a prodotti e software che puntano su qualità, prestazioni e sicurezza. Dai futuri MacBook Pro OLED a Siri potenziato dall’intelligenza artificiale, fino agli aggiornamenti di iOS 18.2, l’ecosistema Apple continua a evolversi per offrire un’esperienza senza pari, mantenendo la privacy al centro di ogni sviluppo.