Tech
Apple TV 4K: supporto per chiamate FaceTime tramite la Fotocamera dell’iPhone
Tempo di lettura: < 1 minuto. Apple TV 4K introduce il supporto per le chiamate FaceTime utilizzando la fotocamera dell’iPhone, grazie all’aggiornamento a tvOS 17.
Durante la sua conferenza annuale per sviluppatori, Apple ha annunciato aggiornamenti per tutti i suoi vari sistemi operativi, tra cui tvOS. Con l’imminente tvOS 17, previsto per l’autunno, Apple TV 4K introdurrà il supporto per FaceTime.
FaceTime su Apple TV 4K
La nuova app FaceTime per tvOS permetterà di avviare chiamate direttamente da Apple TV, o di iniziare chiamate su iPhone o iPad e poi trasferirle su Apple TV. FaceTime su Apple TV sfrutta la funzionalità Continuity Camera di Apple per connettersi in modalità wireless a iPhone o iPad, utilizzando la loro fotocamera e microfono per registrare il proprio lato della chiamata, mentre le persone con cui si sta parlando saranno visualizzate sulla TV.
Nuove Funzionalità e Applicazioni
Oltre a FaceTime, tvOS 17 introdurrà altre funzionalità interessanti. Ad esempio, le app di videoconferenza come WebEx di Cisco e Zoom saranno lanciate su tvOS, portando le loro capacità di web conferencing sullo schermo più grande della stanza tramite Apple TV 4K. Inoltre, la funzione Apple Music Sing, che permette di cantare insieme alle proprie tracce preferite, integrerà anch’essa la Continuity Camera, permettendo di vedersi sullo schermo e di aggiungere “filtri divertenti” alla propria performance.
Robotica
Tesla Optimus, il nuovo video visto con attenzione
Tempo di lettura: < 1 minuto. Tesla pubblica su Twitter/X un nuovo video del proprio automa “Optimus” mentre smista delle batterie. Video molto impressionante che sta facendo il video del mondo.
Tesla pubblica su Twitter/X un nuovo video del proprio automa “Optimus” mentre smista delle batterie. Video molto impressionante che sta facendo il video del mondo.
In alcuni passaggi veloci del video si osserva la stessa scena da un’angolazione diversa dove si vede che il nostro caro amico Optimus in realtà viene controllato da un operatore.
Non sappiamo se il robot sia capace già di svolgere tutte le operazioni in completa autonomia, quello che è sicuro è che sia in fase di addestramento.
Esseri umani svolgono le operazioni controllando l’automa e tutta una serie di informazioni relative ai movimenti vengono salvate e riutilizzate per addestrare i modelli di Intelligenza Artificiale che saranno poi messi alla prova in operazioni autonome.
La corsa al video
Altri produttori di robot pubblicano ogni tanto dei video sbalorditivi. Questo credo che comporti sia un senso di sfida nei confronti della concorrenza, ma sicuramente un segnale capace di deviare milioni di euro di investimenti da parte dei fondi che vogliono accaparrarsi quote nelle startup più promettenti nel campo della robotica.
Intelligenza Artificiale
OpenAI pronta a lanciare un concorrente di Google Search
Tempo di lettura: 2 minuti. Si attende l’annuncio ufficiale del nuovo motore di ricerca Web di OpenAI
OpenAI ha in programma di annunciare il suo prodotto di ricerca alimentato dall’intelligenza artificiale lunedì, secondo due fonti vicine alla questione, alzando la posta in gioco nella sua competizione con il re della ricerca, Google.
La notizia
L’annuncio potrebbe essere cadenzato un giorno prima dell’inizio della conferenza annuale I/O di Google, prevista per martedì, dove ci si aspetta che il gigante tecnologico sveli una serie di prodotti correlati all’IA. Il prodotto di ricerca di OpenAI è un’estensione del suo prodotto principale, ChatGPT, e consente a ChatGPT di estrarre informazioni dirette dal Web e includere citazioni, secondo Bloomberg. ChatGPT è il prodotto chatbot di OpenAI che utilizza i modelli di IA all’avanguardia dell’azienda per generare risposte simili a quelle umane a prompt di testo.
ChatGPT un’alternativa per cercare informazioni online
Gli osservatori del settore hanno a lungo considerato ChatGPT un’alternativa per raccogliere informazioni online, anche se ha avuto difficoltà a fornire informazioni accurate e in tempo reale dal Web. In precedenza, OpenAI gli aveva dato un’integrazione con il motore di ricerca Bing di Microsoft per gli abbonati paganti.
Il timore di Google e l’IA generativa
Nel frattempo, Google ha annunciato funzionalità di IA generativa per il suo motore di ricerca omonimo. Con le nuove funzionalità Google mira ad una maggiore comprensione degli argomenti, coprendo nuovi punti di vista ed approfondimenti sugli argomenti cercati.
Le attività di Perplexity.ai
Perplexity, una startup valutata 1 miliardo di dollari, è stata fondata da un ex ricercatore di OpenAI e ha guadagnato consensi fornendo un’interfaccia di ricerca nativa dell’IA che mostra citazioni nei risultati e immagini oltre al testo nelle sue risposte. Ha 10 milioni di utenti attivi al mese, secondo un post del blog di gennaio della startup.
Le condizioni attuali del progetto Search di OpenAI
In passato, il prodotto ChatGPT di OpenAI è stato definito l’applicazione più veloce ad aver mai raggiunto 100 milioni di utenti attivi mensili dopo il lancio alla fine del 2022. Tuttavia, il traffico mondiale verso il sito web di ChatGPT è stato altalenante nell’ultimo anno ed è solo ora tornato al picco di maggio 2023, secondo la società di analisi Similarweb, e l’azienda di IA è sotto pressione per espandere la sua base utenti. Un precedente tentativo di portare informazioni aggiornate e reali in ChatGPT, chiamato plugin ChatGPT, è stato ritirato in aprile, secondo un post sul centro assistenza sul sito web di OpenAI.
I rumors legati al nuovo servizio di OpenAI sono legati anche al fatto che siano stati individuati nei DNS dei sottodomini “search.openai.com”. Lo stesso dominio abituale “chat.openai.com” adesso è raggiungibile anche visitando “www.chatgpt.com”.
Le evoluzioni della ricerca Web ed il dramma per gli esperti SEO
La SEO è quella disciplina informatica che studia come ottimizzare i siti Internet per favorire il loro posizionamento nelle ricerche web. Molti proprietari di siti web si affidano a queste tecniche per ricevere visite.
La questione di cui si sta prendendo sempre più coscienza è che motori di ricerca come Google ormai forniscono come risultato delle ricerche un elenco di link a siti solo dopo aver cercato di rispondere alle domande degli utenti.
Il tipo di ricerca che gli utenti effettuano è variegato, e molte delle risposte possono essere date da modelli di intelligenza artificiale senza indirizzare gli utenti a siti esterni.
E’ questa la nuova sfida nel mondo dei motori di ricerca?
Leggi l’inchiesta di Matrice Digitale
Tech
Lo spot iPad e la pressa maledetta, le scuse di Apple
Tempo di lettura: 2 minuti. Lo spot Apple per il lancio del nuovo iPad Pro fa indignare la Rete
La comunità della Rete ha subissato di critiche il nuovo spot pubblicitario della Apple che aveva lo scopo di presentare il nuovo iPad Pro con display oled e chip M4.
In occasione del keynote di quest’anno Apple ha presentato il nuovo modello di iPad Pro utilizzando un video promozionale in cui una pressa idraulica comprime diversi oggetti distruggendoli. Quando la pressa idraulica si risolleva, questi oggetti tipicamente utilizzati da artisti si trasformano in un iPad.
Il messaggio era chiaro, un pianoforte, delle latte di vernice, un giradischi, una tromba, una sveglia, un videogioco vintage e tanto altro vengono compressi in un oggetto potente come un tablet. Non avrete bisogno di tutto questo, vi basta un iPad.
Lo spot Apple, intitolato “Crush”, aveva intenzione di comunicare tutte le possibilità creative di uno strumento innovativo, ma la comunità di utenti Internet ha dato una chiave di lettura diversa.
La distruzione dell’esperienza umana
Sono sicuro che tutti i musicisti amanti dei prodotti hardware e software di Apple, non abbiano gradito vedere strumenti musicali distrutti, come anche nessun artista che si occupa di grafica o cinema o altro.
Lo spot è stato considerato, a giudicare dai numerosi commenti sotto il tweet di Tim Cook, come una profonda mancanza di rispetto verso tutte le persone che hanno ideato quegli strumenti. Strumenti che hanno rappresentato la storia di discipline artistiche e che forse sono stati scelti proprio per questo motivo.
Il pungente commento dell’attore britannico Hugh Grant è stato : “La distruzione dell’esperienza umana. Per gentile concessione della Silicon Valley”.
L’iconico spot del 1994 ideato da Steve Jobs
Impossibile non ricordare lo spot che nel 1984 fu presentato dall’allora CEO di Apple in cui veniva combattuto un futuro distopico, che all’epoca era rappresentato da IBM.
Apple all’epoca entrava nel cuore degli artisti e creatori proprio perchè portava nel grigio mondo dei personal computer una botta di colore. I caratteri del monitor diventavano fonts che seguivano regole calligrafiche, le interfacce diventavano intuitive ed alle caratteristiche tecniche dei freddi calcolatori veniva donata una cosa che si chiama “stile”.
Le parodie e la pressione mediatica
Nel giro di poche ore Internet è stato teatro di lamentele e critiche, alcune dure, altre sotto forma di meme e parodie.
Le scuse della Apple
Il risultato di questa spontanea manifestazione di dissenso ha prodotto un comunicato di Tor Myhren, responsabile della comunicazione marketing di Apple, che ha dichiarato:
Il nostro obiettivo è celebrare sempre la miriade di modi in cui gli utenti si esprimono e danno vita alle proprie idee attraverso iPad. Abbiamo mancato il bersaglio con questo video e ci dispiace
Apple inc.
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