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“Bard, il nuovo chatbot AI di Google: scopri come utilizzarlo”

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Bard, il nuovo e rivoluzionario chatbot AI di Google, è stato recentemente lanciato come concorrente sperimentale di ChatGPT. Grazie al suo utilizzo del natural language processing e del machine learning, Bard è in grado di generare risposte in tempo reale per facilitare la vita quotidiana dei suoi utenti.

Attualmente, l’accesso a Bard è limitato, in quanto Google desidera raccogliere feedback dagli utenti per migliorare ulteriormente la sua tecnologia AI. Per unirti alla waitlist di Bard, devi avere un account Google personale, avere almeno 18 anni e utilizzare un browser web supportato. Al momento, Bard è disponibile solo negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Per iscriverti alla waitlist di Bard, accedi al tuo account Google e visita bard.google.com dal tuo dispositivo mobile, tablet o computer. Quindi, fai clic sul pulsante blu “Join waitlist” e conferma la tua iscrizione. Riceverai un’email da Google una volta che ti sarà concesso l’accesso a Bard.

Una volta ricevuta l’email, potrai accedere a Bard seguendo le istruzioni fornite. Chiedi a Bard qualsiasi cosa tu voglia e attendi qualche secondo per ricevere una risposta. Le risposte possono variare da brevi a lunghe e descrittive. Se non sei soddisfatto della risposta ottenuta, puoi valutare la risposta con un pollice verso il basso, mentre un pollice verso l’alto indica apprezzamento.

Bard offre anche diverse opzioni, tra cui la possibilità di resettare la chat, visualizzare la cronologia delle domande, consultare una sezione FAQ e accedere a supporto e assistenza per segnalare eventuali problemi o risposte offensive.

In definitiva, Bard rappresenta un passo avanti nel campo dei chatbot AI, offrendo agli utenti un’esperienza interattiva e dinamica. Se sei interessato all’intelligenza artificiale, tieni d’occhio l’evoluzione di Bard e le sue potenzialità future.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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