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Binance nel mirino per transazioni legate a Hamas

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Le famiglie delle vittime e degli ostaggi di Hamas in Israele hanno intentato una causa contro Binance, accusando la piattaforma di criptovalute di aver gestito transazioni associate al gruppo terroristico e ad altri attori nella regione. La denuncia, presentata presso il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Meridionale di New York, rappresenta i cittadini statunitensi che sono stati uccisi, mutilati, presi in ostaggio o feriti in atti di terrorismo perpetrati da Hamas e altri gruppi terroristici in Israele il 7 ottobre 2023.

Secondo il Wall Street Journal, tra agosto 2021 e giugno 2023, la Jihad Islamica Palestinese ha ricevuto 93 milioni di dollari in criptovalute, mentre Hamas ne ha ricevuti circa 41 milioni. Tuttavia, Chainalysis sostiene che queste cifre potrebbero essere sovrastimate.

I querelanti, che hanno citato in giudizio anche Iran e Siria, accusano Binance di aver facilitato il finanziamento di Hamas, classificato come gruppo terrorista dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e da altre giurisdizioni, e di altre organizzazioni terroristiche tra il 2017 e il 2023. L’accusa sostiene che Binance abbia fornito uno strumento di finanziamento clandestino che l’azienda ha deliberatamente nascosto ai regolatori statunitensi. In seguito agli attacchi che hanno provocato oltre 1.000 morti e più di 250 ostaggi, più di 100 account Binance sospettati di collegamenti con Hamas sono stati congelati su richiesta delle forze dell’ordine israeliane.

Questa causa evidenzia le preoccupazioni in corso relative alle piattaforme di criptovalute e al loro potenziale sfruttamento per il finanziamento del terrorismo, sottolineando l’importanza della supervisione normativa e della cooperazione internazionale per contrastare tale abuso.

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