Cina, Russia e USA: supercomputer, packaging di Chip e sanzioni

da Michele Sesti matricedigitale.it
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Negli ultimi anni, le dinamiche globali nel campo della tecnologia e della sicurezza nazionale hanno visto cambiamenti significativi, con Cina e USA al centro di queste evoluzioni e la Russia a margine. Mentre la Cina continua a sviluppare supercomputer potenzialmente più veloci del mondo, gli Stati Uniti incrementano la capacità di packaging dei chip e affrontano le sfide delle sanzioni tecnologiche verso la Russia. Questi sviluppi riflettono non solo una corsa alla supremazia tecnologica, ma anche le implicazioni geopolitiche e di sicurezza nazionale che ne derivano.

La Cina potrebbe possedere i supercomputer più veloci del mondo

Nonostante il supercomputer Frontier, situato presso l’Oak Ridge National Laboratory negli Stati Uniti, sia attualmente considerato il più veloce al mondo secondo la lista globale Top500, alcuni esperti suggeriscono che la Cina possa avere macchine ancora più potenti. Jack Dongarra, co-fondatore della Top500, ha affermato che i supercomputer cinesi Sunway e Tianhe-3 potrebbero superare le prestazioni di Frontier. Tuttavia, la Cina non ha sottomesso i risultati dei suoi supercomputer per evitare ulteriori restrizioni da parte del governo statunitense.

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La crescente segretezza della Cina nel campo del supercomputing crea sfide per gli Stati Uniti nel determinare quale nazione possieda effettivamente i supercomputer più veloci, una questione cruciale per la sicurezza nazionale. I supercomputer giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo di tecnologie militari avanzate, compresa la progettazione di armi nucleari.

Gli Stati Uniti finanziano il Packaging dei Chip con 600 Milioni di Dollari

Secondo un rapporto di Bloomberg, Amkor Technology riceverà un finanziamento di 600 milioni di dollari dal governo degli Stati Uniti per una nuova struttura avanzata di packaging e test di chip a Peoria, in Arizona. Questo impianto, che costerà complessivamente 2 miliardi di dollari, sarà situato vicino al complesso Fab 21 di TSMC in Arizona e supporterà clienti come Apple nella produzione e packaging dei chip.

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La nuova struttura di Amkor rappresenterà il più grande sito di packaging di chip negli Stati Uniti e si prevede che creerà circa 2.000 posti di lavoro. La vicinanza dell’impianto alle fabbriche di Intel e TSMC in Arizona faciliterà una catena di fornitura di semiconduttori domestica robusta, posizionando Amkor come un partner chiave per i progettisti di chip fabless e le fonderie.

Chip USA sanzionati per 4 Miliardi verso la Russia attraverso Hong Kong

Nonostante i divieti e le sanzioni imposti dagli Stati Uniti alla Russia per impedirle di acquisire i chip americani più avanzati, i semiconduttori di aziende come AMD, Texas Instruments, Micron e Intel continuano a comparire nelle armi russe sul campo di battaglia ucraino. Un’indagine del New York Times ha rivelato che questi chip sono stati spediti a società russe attraverso fornitori basati in un singolo indirizzo a Hong Kong.

L’indagine ha scoperto che oltre 6.000 aziende hanno inviato quasi 4 miliardi di dollari di beni sanzionati in Russia dal 2022 al 2024. Le aziende coinvolte, situate presso l’indirizzo 135 Bonham Stand, includevano Saril Overseas, Kvantek e Superchip, che hanno spedito chip americani a entità russe nonostante le sanzioni.

La difficoltà per gli Stati Uniti nel far rispettare i divieti e le sanzioni è resa evidente dalla capacità delle entità di trovare modi per aggirarle, rendendo però più difficile e costoso per la Russia ottenere i chip necessari per la sua guerra in Ucraina.

Le tensioni tecnologiche e geopolitiche tra Cina, USA e Russia mettono in evidenza la complessità delle relazioni internazionali moderne e la supremazia nei settori del supercomputing e dei semiconduttori non riguarda solo l’innovazione tecnologica, ma anche la sicurezza nazionale e l’equilibrio di potere globale. Mentre la Cina continua a sviluppare supercomputer avanzati e gli Stati Uniti rafforzano la loro capacità di packaging dei chip, il flusso di tecnologie sanzionate verso la Russia attraverso Hong Kong sottolinea le sfide nella regolamentazione e nell’applicazione delle sanzioni. Questi sviluppi richiedono una vigilanza costante e una cooperazione internazionale per garantire un futuro tecnologico sicuro e stabile.

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