Tech
Class Action contro Meta, violato il sistema anti tracciamento di Apple
Meta deve affrontare una class action. Sembra che Facebook e Instagram abbiano eluso il blocco del tracciamento delle App predisposto da Apple.
Guai in vista per Meta, l’azienda è accusata non solo di infrangere le regole sulla privacy di Apple, ma anche di violare le leggi statali e federali. Potrebbe infatti aver aggirato il blocco del tracciamento inserito da Apple nel suo sistema operativo.
Come funziona App Tracking di Apple?
E’ utile ricordare il funzionamento del sistema Apple che consente all’utente di bloccare il tracciamento delle App.
Apple assegna un identificativo univoco al nostro dispositivo. Non rivela alcun dettaglio su di noi, ma consente di vedere, per esempio, che l’utente iOS 30387BAC-5ABC-XX62-XXAC-1234FDFF567 ha visitato siti Web “XY”. Da questo quindi si evince che sarebbe un buon obiettivo per annunci legati ai prodotti venduti dal sito XY.
Consente poi di vedere che all’utente iOS 30387BAC-5ABC-XX62-XXAC-1234FDFF567 è stato mostrato un annuncio per un determinato prodotto su un determinato sito Web. Successivamente l’utente è andato su un determinato sito del rivenditore per acquistare quel prodotto. Il risultato è che, probabilmente, quell’annuncio ha raggiunto lo scopo.
Con App Tracking Transparency perà Apple cambia le regole del gioco. Gli sviluppatori di App devono chiedere all’utente autorizzazione per tale tracciamento. Se la risposta è NO, come la maggior parte degli utenti, le App non sono autorizzate ad utilizzare il sistema descritto.
Meta aggira il blocco?
La soluzione per aggirare il blocco del monitoraggio che Meta “sembra” aver messo in campo su Facebook e Instagram, potrebbe fondarsi sui browser Web incorporati nelle due App. Questi browser vengono utilizzati ogni volta che un utente tocca un link in una delle App. Questo può significare che Meta sia in grado di tracciare l’attività in quei browser.
Il rischio teorico che questo potesse avvenire non è una novità, ma, il mese scorso, il ricercatore sulla sicurezza Felix Krause ha trovato prove concrete che Meta lo stesse effettivamente applicando.
Krause avrebbe scoperto che entrambe le App “iniettano” il loro codice di monitoraggio in ogni sito Web mostrato, anche quando si fa clic sugli annunci. In teoria ciò consentirebbe a Meta di monitorare tutte le interazioni degli utenti, come tap, link, selezioni di testo, schermate e qualsiasi input di moduli, come password, indirizzi e numeri di carta di credito.
Ovviamente Krause non ipotizza che Meta stia facendo questo. La sua ricerca non gli ha permesso di vedere quali dati vengono estratti dall’azienda, ma è stato in grado di confermare che qualcosa viene recuperato. E dichiara: “Non ho un elenco di dati precisi che Instagram recupera. Ho la prova che Instagram e Facebook eseguono attivamente comandi JavaScript per iniettare un SDK JS aggiuntivo senza il consenso dell’utente, oltre a tenere traccia delle selezioni di testo dell’utente. Se Instagram lo sta già facendo, potrebbero anche iniettare qualsiasi altro codice JS.”
La Class Action
Bloomberg riferisce che due utenti hanno ora citato in giudizio Meta in una proposta di Class Action.
“Meta Platforms Inc. è stata citata in giudizio per aver presumibilmente costruito una soluzione segreta per aggirare quanto Apple Inc. ha lanciato l’anno scorso per proteggere gli utenti di iPhone dal tracciamento della loro attività su Internet.
In una proposta di class action presentata mercoledì alla corte federale di San Francisco, due utenti di Facebook hanno accusato la società di aggirare le regole sulla privacy di Apple del 2021 e di aver violato le leggi statali e federali che limitano la raccolta non autorizzata di dati personali. Una denuncia simile è stata presentata allo stesso tribunale la scorsa settimana […]
Rispondendo al rapporto, Meta ha riconosciuto che l’App di Facebook monitora l’attività del browser, ma ha negato che stesse raccogliendo illegalmente i dati degli utenti.
Un portavoce di Meta riferisce a Bloomberg: “Queste accuse sono prive di fondamento e ci difenderemo energicamente. Abbiamo progettato il nostro browser in-app per rispettare le scelte sulla privacy degli utenti, incluso il modo in cui i dati possono essere utilizzati per gli annunci”.
Seguiremo l’evoluzione della class action per capire se dal punto di vista tecnico le violazioni siano avvenute, la loro entità e per quanto sono durate se confermate.
Intelligenza Artificiale
App ChatGPT si aggiorna: possibile modificare i Prompt esistenti
Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri la nuova funzione dell’app ChatGPT che permette di modificare i prompt esistenti, ora disponibile sia su Android che iOS
La nuova funzionalità di modifica dei prompt, già disponibile nella versione web, è stata finalmente implementata anche nelle app ChatGPT per Android e iOS. Questo aggiornamento migliora significativamente l’usabilità, permettendo agli utenti di correggere errori di battitura o raffinare le loro domande iniziali senza dover riscrivere completamente il prompt.
Dettagli dell’aggiornamento
Nella versione beta dell’app ChatGPT per Android (versione 1.2024.115), è stata introdotta la possibilità di modificare i prompt esistenti, come confermato da AssembleDebug a Android Authority. Anche l’app per iOS ha ricevuto lo stesso aggiornamento, rendendo questa funzionalità disponibile su entrambe le piattaforme.
Vantaggi della funzionalità di modifica
Con l’introduzione di questa funzione, gli utenti possono ora fare modifiche minori ai loro prompt senza la necessità di iniziare da capo. Questo è particolarmente utile per correggere errori o aggiungere dettagli che possono affinare la ricerca o la richiesta, migliorando l’efficienza e l’esperienza complessiva dell’utente.
Parità con la Versione Web
Questo aggiornamento porta le app mobile di ChatGPT in linea con la versione web, che già offriva la capacità di modificare i prompt. Questa coerenza tra piattaforme è cruciale per garantire una user experience fluida e integrata, indipendentemente dal dispositivo utilizzato.
Ulteriori innovazioni
L’aggiunta della modifica dei prompt si unisce ad altre recenti novità introdotte da ChatGPT, come la possibilità di utilizzare il servizio senza un account e una funzione di memoria che consente di ricordare il contesto e i dettagli attraverso le conversazioni.
L’aggiornamento delle app ChatGPT migliora notevolmente la praticità e l’accessibilità del servizio, consolidando ulteriormente la sua posizione come strumento all’avanguardia nell’ambito dell’intelligenza artificiale conversazionale. Con queste continue innovazioni, ChatGPT si dimostra sempre più capace di adattarsi alle esigenze dei suoi utenti.
Tech
Samsung Galaxy Buds 3 Pro: specifiche della batteria rivelate
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri le specifiche rivelate delle Samsung Galaxy Buds 3 Pro, inclusa la capacità di batteria di 500mAh: lancio atteso a luglio
Samsung è pronta a lanciare le nuove Galaxy Buds 3 Pro, e le recenti certificazioni hanno rivelato alcuni dettagli cruciali sulla capacità della batteria. Le nuove cuffie mantengono la stessa capacità del modello precedente, suggerendo un focus su altre aree di miglioramento.
Dettagli della Batteria
Le Galaxy Buds 3 Pro avranno una capacità di batteria di 500mAh nel case di ricarica, in linea con le Galaxy Buds 2 Pro. Anche se la capacità delle batterie degli auricolari non è ancora stata confermata, il modello precedente aveva batterie da 58mAh per auricolare.
Le certificazioni TÜV e BIS hanno confermato questi dettagli, assicurando che i consumatori possono aspettarsi prestazioni di batteria simili o leggermente migliorate.
Confronto con Galaxy Buds 2 Pro
Il Galaxy Buds 2 Pro è noto per le sue caratteristiche come la cancellazione attiva del rumore (ANC), tre microfoni per una chiara qualità delle chiamate e fino a 18 ore di durata della batteria con il case. La durata della batteria con l’ANC attivato è di circa 5 ore, e 8 ore con l’ANC disattivato. Si prevede che il Galaxy Buds 3 Pro mantenga o migliori queste specifiche, con possibili aggiornamenti nel software e nelle funzionalità audio.
Attese per il lancio
Le Galaxy Buds 3 Pro sono previste per essere lanciate insieme ai nuovi dispositivi pieghevoli di Samsung, il Galaxy Z Fold 6 e il Galaxy Z Flip 6, durante l’evento Galaxy Unpacked che si terrà a luglio. Questo evento sarà un momento significativo per Samsung, poiché svelerà le ultime innovazioni in termini di tecnologia indossabile e smartphone.
Con il mantenimento della capacità della batteria e le potenziali migliorie in altre aree, le Galaxy Buds 3 Pro, guarda le offerte in sconto della versione 2 su Amazon, sembrano pronte a offrire un’esperienza utente robusta e migliorata. L’attesa per il rilascio ufficiale e ulteriori dettagli tecnici cresce, mentre Samsung continua a spingere i limiti dell’innovazione audio.
Smartphone
Pixel 8 aggiunge il Face Unlock per WhatsApp: sicurezza di Livello 3
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri come i Pixel 8 e Pixel 8 Pro migliorano la sicurezza con il Face Unlock di Classe 3 ora disponibile per WhatsApp
Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro, noti per le loro capacità avanzate di sicurezza, hanno ora esteso il supporto per il riconoscimento facciale (Face Unlock) a WhatsApp, migliorando ulteriormente la sicurezza e la convenienza per gli utenti.
Dettagli dell’aggiornamento
La funzionalità di sblocco del viso (Face Unlock) sui dispositivi Pixel 8 e Pixel 8 Pro è stata rafforzata grazie all’implementazione di “biometria di Classe 3”, il livello più alto di sicurezza biometrica su dispositivi Android. Questa classificazione è attribuita in base alla sicurezza architetturale e alla performance di sicurezza biometrica, considerando metriche come il tasso di accettazione degli spoof, il tasso di accettazione degli impostori e il tasso di accettazione errata.
Funzionalità del Face Unlock
Con l’aggiornamento, gli utenti possono ora utilizzare Face Unlock per accedere a WhatsApp, aggiungendo un ulteriore strato di protezione. La camera frontale da 10.5MP, nonostante la modesta risoluzione, soddisfa i criteri necessari per ottenere una classificazione di Classe 3 grazie al chip Tensor G3 e agli algoritmi di apprendimento automatico di Google. Oltre a WhatsApp, questa funzionalità è utilizzabile anche per autenticarsi in altre app, comprese quelle bancarie e di pagamento.
Vantaggi dell’Aggiornamento
L’introduzione di biometria di Classe 3 nei Pixel 8 permette agli utenti di sfruttare un’autenticazione sicura e veloce, che combina il riconoscimento del volto e il sensore di impronte digitali. Questa è la prima volta che un telefono Pixel integra entrambi questi metodi di autenticazione avanzata, offrendo agli utenti il meglio di entrambi i mondi.
Implicazioni per gli Utenti
L’aggiunta del Face Unlock per WhatsApp su Pixel 8 non solo migliora l’accessibilità ma rafforza anche la sicurezza dell’app, proteggendo le conversazioni e i dati personali dagli accessi non autorizzati. Gli utenti possono ora godere di una maggiore facilità d’uso, senza compromettere la sicurezza.
Il supporto esteso del Face Unlock su Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro, scoprili su Amazon, rappresenta un significativo passo avanti nella sicurezza mobile. Con l’espansione dell’uso della biometria di Classe 3, Google continua a definire gli standard per la sicurezza e la facilità d’uso nei dispositivi Android.
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