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Conversazioni di Google Bard appaiono nei risultati di ricerca: i primi rischi

Tempo di lettura: < 1 minuto. Le conversazioni di Google Bard vengono indicizzate nei risultati di ricerca, sollevando preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza. Google sta lavorando per bloccare l’indicizzazione di queste chat.

Tempo di lettura: < 1 minuto.

Google è sotto esame dopo che le persone hanno scoperto che le trascrizioni delle conversazioni con il suo chatbot AI Bard vengono indicizzate nei risultati di ricerca di Google. Bard è la risposta di Google a ChatGPT e permette agli utenti di avere conversazioni con un IA. Servizi come questi hanno attirato molta attenzione, perché con un po’ di adattamento possono essere davvero utili per velocizzare le attività. Tuttavia, molti sono preoccupati per le implicazioni di sicurezza e privacy nell’utilizzo di servizi come Bard e ChatGPT.

Dopo un aggiornamento a Bard, gli utenti hanno scoperto che Google Search ha iniziato ad indicizzare i link condivisi delle conversazioni di Bard nelle sue pagine di risultati di ricerca. Questo accade solo se l’utente sceglie di condividere il link della conversazione con qualcuno. Ciò significa che se si condivide una conversazione di Bard con un collega o un parente inviando loro il link, la conversazione può essere raccolta dal crawler di Google. E quando vengono raccolte dal crawler, compaiono come risultati di ricerca, rivelando informazioni che non si intendeva rendere pubbliche.

Google afferma che la condivisione delle chat con la Ricerca è stato un errore e sta attualmente lavorando a una soluzione. Per coloro che effettivamente trovano contenuti dannosi nei risultati di ricerca, è possibile presentare una richiesta di rimozione a Google.

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