Microsoft sta portando il popolare linguaggio di programmazione Python in Excel, mentre Google ChromeOS annuncia il supporto per le applicazioni Windows attraverso l’integrazione con Cameyo.
Python in Excel
Microsoft ha annunciato l’integrazione di Python in Excel, permettendo agli utenti di manipolare e analizzare dati direttamente da Python. “Ora è possibile eseguire analisi avanzate dei dati nell’ambiente familiare di Excel accedendo direttamente a Python dal nastro di Excel”, spiega Stefan Kinnestrand, general manager del modern work presso Microsoft. Questa integrazione non richiederà l’installazione di software aggiuntivi o la configurazione di componenti aggiuntivi, poiché sarà parte integrante dei connettori incorporati di Excel e di Power Query. Attraverso una partnership con Anaconda, un repository Python aziendale, librerie Python popolari come pandas, statsmodels e Matplotlib saranno disponibili in Excel. Le calcolatrici Python verranno eseguite nel Cloud di Microsoft, con i risultati restituiti in un foglio di lavoro Excel.
Guido van Rossum, il creatore di Python e ora un ingegnere distinto di Microsoft, ha espresso il suo entusiasmo per questa integrazione, affermando di aspettarsi che entrambe le comunità trovino nuovi usi interessanti in questa collaborazione.
Cameyo e ChromeOS
Dall’altro lato, Cameyo, un’azienda di virtualizzazione software, ha annunciato che la sua integrazione con ChromeOS ora supporta i servizi di consegna di applicazioni virtuali (VAD), permettendo alle applicazioni Windows di coesistere con quelle di Chrome sui Chromebook. Questa integrazione semplifica la consegna delle applicazioni senza esporre gli utenti di ChromeOS a una versione completa di Windows. Tutto, dalla gestione dei file al supporto degli appunti e all’integrazione nel sistema di file di ChromeOS, è gestito da Cameyo, rendendo le applicazioni Windows virtualizzate simili a quelle di ChromeOS.
Mentre Microsoft continua a spostare Windows verso il cloud, Google sta cercando di guadagnare terreno, soprattutto nel mercato dell’istruzione, dove i Chromebook sono diventati molto popolari grazie alla loro convenienza rispetto ai sistemi PC o Apple.