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Emotet, statistiche e consigli dopo la sua ricomparsa
Tempo di lettura: 3 minuti. Il malware considerato una delle minacce più pericolose del decennio che ha infettato più di un milione di dispositivi

Emotet scoperto per la prima volta nel 2014 dopo il suo smantellamento con l’operazione LadyBird (kill switch Aprile 2021) è riapparso a metà novembre del 2021 diffondendosi tramite documenti dannosi allegati ad e-mail di phishing.
Secondo l’ultimo rapporto FortiGuard Labs nel periodo di riferimento, in queste e-mail, spesso mascherate come una risposta o un messaggio inoltrato per convincere il destinatario circa la legittimità, i documenti malevoli verrebbero propinati anche in formato compresso .ZIP con password (inclusa nel corpo degli stessi messaggi).
In tutti i casi una volta aperti, i documenti allegati in realtà scaricherebbero ed eseguirebbero il malware Emotet tramite lo strumento delle macro VBA o di Excel 4.0.
Il monitoraggio
FortiGuard Labs nel periodo che va da metà novembre 2021 a marzo 2022 ha monitorato e intercettato diversi documenti dannosi.
Sarebbero cinque i campioni rilevati e collegati a questa ultima campagna Emotet, e presenterebbero differenze sia nel codice della macro che nel flusso di esecuzione.
Ai fini dell’identificazione, a ciascun campione è stato assegnato un tag composto da due parti:
- un prefisso dell’anno;
- un suffisso con la settimana del mese.

Le statistiche
La figura che segue mostra i timestamp giornalieri relativi ai maldoc Emotet distribuiti nel periodo di riferimento e tutti i campioni sopra citati sono emersi durante questo periodo.

Come si vede, principalmente nel mese di marzo 2022, il malware Emotet è stato diffuso tramite dei file Excel di tipo “2021_NovW4”, che utilizzano delle macro di Excel 4.0.
In un secondo grafico a torta è possibile invece rilevare il tasso di utilizzo di ciascun tipo di maldoc.

Secondo questo grafico:
- I file Excel rappresentano il 93% di tutti i documenti dannosi, molto più dei documenti Word con una presenza del 7%.
- Il file di tipo “2021_NovW4” è stato il più comune, coinvolgendo il 52% dei documenti dannosi scoperti.
- Il secondo tipo di file è stato quello “2021_NovW3”, composto per il 27% da file Excel e per il 6% da documenti Word.
Il buon senso prima di tutto
Alla luce di tutto, i ricercatori ritengono che gli attaccanti preferiscano utilizzare i fogli di calcolo con macro Excel 4.0 come documenti malevoli allo scopo di ridurre il rilevamento da parte dei motori antivirus, motivo per il quale gli utenti dovrebbero prestare particolare attenzione alle e-mail sospette con file Excel allegati.
“L’utilizzo di un file Excel è più flessibile perché il suo tipo di macro può essere Macro VBA, Macro Excel 4.0 o entrambi. Uno dei vantaggi è che la macro di Excel 4.0, più vecchia, evade il rilevamento antivirus più facilmente rispetto a una macro VBA.”
Valgono pertanto sempre e comunque le seguenti regole di buon senso per la protezione:
- diffidare di e-mail da mittenti anche noti e/o contenenti fatture o richieste di informazioni riservate. Tramite lo spoofing è possibile falsificare non solo indirizzi e-mail ma anche account di social network e di messaggistica istantanea;
- prestare attenzione ai documenti allegati che con anteprime possono accrescere la curiosità nell’interlocutore;
- controllare sempre in MS Word ed Excel che l’impostazione “Disabilita tutte le macro con notifica” sia sempre quella predefinita.
- avere sempre installato uno strumento antivirus, tenendolo periodicamente aggiornato.
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iPhone 15 Pro Max pronto a entrare nel Guinness dei Primati: ecco perché

L’iPhone 15 Pro Max non è ancora stato presentato, ma i rumors iniziano a delineare il design e le caratteristiche del nuovo smartphone di casa Apple. Stando alle ultime indiscrezioni, l’iPhone 15 Pro Max potrebbe stabilire un record: quello di avere i bordi più sottili mai visti su uno smartphone.
Tuttavia, i bordi sottili sollevano alcune domande sulla durata e sulla batteria del dispositivo. Se uno smartphone è più sottile, la batteria sarà anch’essa più sottile e potrebbe offrire una durata inferiore. Tuttavia, non bisogna mai sottovalutare le sorprese che l’azienda potrebbe riservare.
Secondo il leaker Ice Universe, l’iPhone 15 Pro Max avrà bordi ancora più sottili rispetto all’attuale iPhone 14 Pro Max, con una misura di soli 1,55 mm. Attualmente, il record è detenuto dal Xiaomi 13 Pro con bordi di 1,81 mm.
Confrontando l’iPhone 14 Pro Max con il futuro iPhone 15 Pro Max, si nota una riduzione del 28% dello spessore dei bordi. Inoltre, il nuovo iPhone presenterà numerosi altri cambiamenti di design, tra cui un rilievo per la fotocamera sul retro dovuto all’uso di una lente periscopica e un vetro leggermente curvo intorno ai bordi.
Ecco un confronto tra i due modelli di iPhone:
iPhone 14 Pro Max | iPhone 15 Pro Max | Differenza |
---|---|---|
Altezza | 160,7 mm | 159,9 mm |
Larghezza | 77,6 mm | 76,7 mm |
Spessore | 7,85 mm | 8,3 mm |
Spessore rilievo fotocamera | 4,18 mm | 3,6 mm |
Spessore totale | 12,03 mm | 11,84 mm |
Spessore bordo | 2,17 mm | 1,55 mm |
Il prossimo iPhone avrà anche una struttura in lega di titanio con finitura opaca e un’opzione di connettività USB-C al posto del tradizionale connettore Lightning.
Queste novità suscitano interesse e curiosità tra gli appassionati di smartphone, che attendono con ansia ulteriori dettagli sul nuovo iPhone 15 Pro Max.
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Tim Cook vuole lanciare il dispositivo AR/VR di Apple prima possibile

Il CEO di Apple Tim Cook ha ordinato il lancio del dispositivo AR/VR nonostante i designer sostengono che non sia ancora maturo.
Tim Cook si è schierato con il capo delle operazioni Jeff Williams nello spingere il lancio, già nel 2023, del primo dispositivo per la realtà mista. Sembra che questo input contrasti con quanto consigliato dal team di progettazione dell’azienda, come riportato dalla fonte.
La tempistica del lancio del nuovo dispositivo per realtà mista è stata quindi causa di notevoli discussioni in Apple. Il team che si occupa del design industriale dell’azienda ha avvertito che i dispositivi in via di sviluppo in questa categoria non sono pronti per il lancio. Da questo dovrebbero essere causati i diversi rinvii, anche della sola presentazione, degli occhiali AR targati Apple.
Pare che il team di progetto volesse distribuire una prima versione del prodotto. Prima versione sotto forma di un visore simile a una maschera da sci incentrato sulla realtà virtuale. Avrebbe consentito agli utenti di guardare video 3D, effettuare videochiamate con FaceTime oppure per esempio allenarsi in modo interattivo.
Dalle informazioni che emergono però Tim Cook, già capo delle operazioni di Apple prima di diventare CEO, si è schierato con Jeff Williams, ignorando le obiezioni dei designer di Apple e premendo per un lancio anticipato con un prodotto più limitato. Gli ex ingegneri Apple che hanno lavorato al progetto confermano la grande pressione del vertice per lanciare presto un prodotto in questa nicchia di mercato.
Avevamo già approfondito il tema del sistema operativo che sarà denominato xrOS qui.
Dopo la partenza del capo del design Jonathan Ive nel 2019, questo team di Apple ora riporta direttamente a Williams. Il team design ha guidato lo sviluppo dei prodotti Apple sotto Steve Jobs. Pare però che ora i dipendenti notino come le operations stiano assumendo sempre più il controllo sullo sviluppo del prodotto sotto la guida di Cook.
Un ex ingegnere ha affermato che la parte migliore del lavoro in Apple è stata l’ideazione di soluzioni ingegneristiche per soddisfare i requisiti strettissimi dati del team del design, ma a quanto pare le cose sono cambiate negli ultimi anni.
Secondo quanto riferito, le cuffie Apple sono in fase di sviluppo attivo da sette anni, il doppio rispetto al primo iPhone prima del suo lancio. Su questo elemento bisogna considerare che il nuovo dispositivo AR/VR sarebbe di fatto il primo nato sotto la guida di Tim Cook. Infatti iPhone, iPad e Apple Watch sono progetti ideati dalla mente e sotto la guida di Steve Jobs così come i loro sistemi operativi. La sfida quindi per Cook è grande.
Dal punto di vista del marketing e delle vendite pare che Apple preveda di vendere solo circa un milione di unità del nuovo prodotto durante il primo anno di vita. Il prezzo di cui si sente parlare è ovviamente premium intorno ai 3.000 dollari.
Le tempistiche ipotizzate sono di un lancio entro l’anno e una presentazione al WWDC, i tempi però sembrano stretti per quest’ultimo elemento, almeno con i dati che abbiamo fino ad ora.
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Telegram introduce la modalità “risparmio batteria”
Tempo di lettura: 2 minuti. Passo in avanti rispetto a WhatsApp che non ha il power saving

Telegram ha introdotto una nuova modalità di risparmio energetico per preservare la batteria dei dispositivi. La modalità entra in funzione quando la batteria scende al di sotto di una determinata percentuale – che può essere configurata – e disattiva funzioni che richiedono molte risorse, come la riproduzione automatica di video e GIF, le animazioni degli sticker e gli aggiornamenti in background.
La nuova funzione ha il suo menu nelle impostazioni, che ha anche singoli interruttori per la riproduzione automatica di video, GIF, animazioni di sticker, animazioni di emoji, effetti di interfaccia, caricamento anticipato dei media e aggiornamenti in background (solo per iOS). Gli utenti possono disattivarli permanentemente per risparmiare batteria. L’azienda ha affermato di aver testato più di 200 telefoni Android e di aver creato “impostazioni predefinite ottimizzate” per essi.
Da notare che WhatsApp non ha una modalità di risparmio energetico, ma ha impostazioni per disattivare il download automatico dei media per risparmiare batteria e spazio di archiviazione.
Oltre alla nuova modalità di risparmio energetico, Telegram ha anche introdotto il controllo della velocità di riproduzione per i video nelle chat. È possibile scegliere velocità predefinite come 0,5x, 1x, 1,5x e 2x, o utilizzare lo slider per scegliere una velocità personalizzata.
Inoltre, Telegram sta introducendo una funzione di link di invito automatico per i gruppi. Quando si selezionano le persone per unirsi a un gruppo, se hanno disattivato l’adesione automatica, verrà loro inviato un link di invito.
Oltre a questo, Telegram sta anche introducendo funzioni come il tempo di lettura dei messaggi nei gruppi con meno di 100 membri, nuovi emoji animati e reazioni interattive, descrizioni di bot tradotte e un supporto migliorato per le cartelle su iOS.
Queste funzioni sono in fase di distribuzione a tutti gli utenti con l’ultimo aggiornamento di Telegram.
Lo scorso anno, Telegram ha lanciato un abbonamento premium a 5 dollari al mese a giugno, con funzioni come sticker e reazioni esclusive e la possibilità di caricare file di grandi dimensioni. A dicembre, l’azienda ha annunciato di aver superato il milione di utenti paganti.
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