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Gli Stati Uniti cercano di bloccare l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft

Tempo di lettura: < 1 minuto. I regolatori hanno chiesto a un giudice di bloccare la proposta di accordo, sostenendo che potrebbe danneggiare i livelli di concorrenza.

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I regolatori negli Stati Uniti hanno chiesto a un giudice di bloccare Microsoft dal completare il suo acquisto da $69 miliardi (£56 miliardi) dell’editore di Call of Duty, Activision Blizzard. La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha affermato che l’accordo, che sarebbe il più grande nella storia dell’industria dei videogiochi, potrebbe “ridurre sostanzialmente la concorrenza” nel settore.

Il contesto dell’acquisizione

La mossa arriva dopo che il Regno Unito ha bloccato l’accordo per preoccupazioni che potrebbe danneggiare la concorrenza, ma l’UE lo ha approvato. Un processo negli Stati Uniti inizierà ad agosto. La FTC ha affermato in un documento di tribunale che un “injunction preliminare è necessario per… prevenire danni interim” mentre il regolatore determina se “l’acquisizione proposta viola la legge antitrust degli Stati Uniti”.

La divisione tra i regolatori globali

La proposta di acquisizione di Activision da parte di Microsoft ha diviso i regolatori globali, e per far sì che l’accordo vada avanti, le parti hanno bisogno dell’approvazione da parte degli organi regolatori nel Regno Unito, nell’UE e negli Stati Uniti. La Commissione Europea ha approvato l’acquisizione, affermando che l’offerta di Microsoft di accordi di licenza gratuiti di 10 anni – che promettono ai consumatori europei e ai servizi di streaming di giochi cloud l’accesso ai giochi per PC e console di Activision – significherebbe che ci sarebbe una concorrenza equa nel mercato.

La risposta di Microsoft

In risposta all’annuncio della FTC, il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha affermato che Microsoft accoglie con favore l'”opportunità di presentare il nostro caso in tribunale federale” nel suo tentativo di persuadere i regolatori statunitensi a consentire il completamento dell’accordo. “Crediamo che accelerare il processo legale negli Stati Uniti porterà infine a più scelta e concorrenza nel mercato”, ha aggiunto.

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