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Google Bard: attenzione ai falsi download

Tempo di lettura: 2 minuti. Google Bard sotto attacco: scopri come Google combatte i truffatori che promuovono falsi download e azioni legali per la sicurezza online.

Tempo di lettura: 2 minuti.

In un mondo sempre più digitale, la sicurezza online è diventata una priorità assoluta. Recentemente, Google ha intrapreso azioni legali contro gruppi di truffatori che pubblicizzano falsi download di Bard, il chatbot di intelligenza artificiale dell’azienda, inducendo gli utenti a scaricare malware. Questi annunci e pagine social, spesso promossi su Facebook, promettono “le ultime versioni” di Google Bard, ma in realtà distribuiscono software dannosi che mirano a infiltrarsi negli account social degli utenti incauti.

Google Bard, che non richiede alcun download essendo ospitato completamente online e disponibile gratuitamente su bard.google.com, è l’ultima vittima di una serie di tentativi di frode che sfruttano la popolarità degli strumenti AI. Google ha presentato oltre 300 richieste di rimozione da aprile 2023 contro il gruppo responsabile di queste pubblicità ingannevoli, con l’obiettivo di ottenere un’ingiunzione che impedisca la creazione di siti web e l’acquisizione di domini da parte di questi truffatori.

Lotta di Google contro le frodi Online e i falsi Bard

Il colosso della ricerca sta cercando di ottenere un ordine giudiziario che impedisca ai truffatori di impostare domini simili e consenta la disattivazione dei siti con i registrar di domini statunitensi. Se l’azione legale avrà successo, potrebbe fungere da deterrente e fornire un meccanismo chiaro per prevenire truffe simili in futuro.

Il gruppo di truffatori, che si ritiene abbia sede in Vietnam, utilizza anche la promozione a pagamento su Facebook per aumentare la visibilità del malware. In un post sul blog ufficiale di Google, l’azienda ha inoltre rivelato che una seconda causa legale è in corso contro l’abuso del DMCA, dove soggetti malintenzionati utilizzano account Google usa e getta per presentare migliaia di false rivendicazioni di copyright contro i concorrenti commerciali, causando la rimozione dei siti web aziendali e costi elevati per la risoluzione del problema.

Queste azioni fraudolente hanno portato alla rimozione dei siti web di oltre 100.000 aziende, con perdite milionarie e migliaia di ore di lavoro perse per i dipendenti. La battaglia di Google contro queste pratiche dannose è un chiaro segnale dell’impegno dell’azienda nella protezione dei suoi utenti e dell’integrità del suo ecosistema digitale.

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