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Google entra nell’AI con la CPU Axion basata su Arm

Google sfida Microsoft e Amazon nell’AI con la sua CPU Axion basata su Arm, promettendo prestazioni superiori

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Google ha annunciato lo sviluppo della propria CPU personalizzata basata su Arm, denominata Axion, destinata a supportare il lavoro di intelligenza artificiale (AI) nei suoi data center, insieme a una versione più potente delle sue unità di elaborazione Tensor (TPU) per l’AI. Axion verrà utilizzata inizialmente per sostenere i carichi di lavoro AI di Google prima di essere resa disponibile ai clienti aziendali di Google Cloud “entro quest’anno”.

Axion al centro dei Servizi Google

Le CPU Axion sono già impiegate in vari servizi Google, tra cui gli annunci su YouTube e Google Earth Engine. “Stiamo facilitando ai clienti il trasferimento dei loro carichi di lavoro esistenti su Arm,” ha dichiarato Mark Lohmeyer, vice presidente e general manager dell’infrastruttura di calcolo e machine learning di Google Cloud. Axion, costruita su basi aperte, consente agli utenti di Arm di adottare la nuova CPU senza dover ristrutturare o riscrivere le proprie applicazioni.

Prestazioni superiori e Integrazione Cloud

Google afferma che i clienti potranno utilizzare la CPU ARM di Axion in servizi cloud come Google Compute Engine, Google Kubernetes Engine e altri. Secondo quanto riportato da Reuters, la CPU Axion basata su Arm offrirà prestazioni superiori del 30% rispetto ai “chip Arm generici” e del 50% in più rispetto ai processori Intel esistenti.

Aggiornamento delle TPU AI di Google

Oltre alla CPU Axion, Google sta aggiornando le sue TPU AI, usate come alternative alle GPU di Nvidia per compiti di accelerazione dell’AI. “La TPU v5p è un acceleratore di nuova generazione progettato appositamente per addestrare alcuni dei modelli AI generativi più grandi e impegnativi,” ha affermato Lohmeyer. Un singolo pod TPU v5p contiene 8.960 chip, più del doppio dei chip presenti in un pod TPU v4.

Riduzione della dipendenza da Partner Esterni

L’annuncio di Google arriva mesi dopo che Microsoft ha rivelato i propri chip di silicio personalizzati per la sua infrastruttura cloud. Anche Amazon offre server basati su Arm da anni attraverso la propria CPU personalizzata, con i carichi di lavoro più recenti che possono utilizzare i server Graviton3 su AWS.

Google, seguendo le orme di Microsoft e Amazon, può ora ridurre la sua dipendenza da partner come Intel e Nvidia, competendo allo stesso tempo con loro con chip personalizzati per alimentare carichi di lavoro AI e cloud. Questi sviluppi sottolineano l’evoluzione del panorama tecnologico e la crescente competizione nel settore dei chip personalizzati per l’AI.