Google ha recentemente suggerito che gli utenti dovrebbero utilizzare il suo motore di ricerca per verificare se le informazioni fornite dal suo chatbot, Bard, sono effettivamente accurate. Questa raccomandazione arriva dopo che gli utenti hanno scoperto che le informazioni fornite dal chatbot possono essere errate o addirittura completamente inventate.
Il ruolo di Bard
Debbie Weinstein, direttrice di Google UK, ha dichiarato che Bard “non è realmente il luogo in cui si va per cercare informazioni specifiche”. Ha aggiunto: “Stiamo incoraggiando le persone a utilizzare effettivamente Google come motore di ricerca per fare riferimento alle informazioni che hanno trovato”.
Weinstein ha sottolineato che gli utenti hanno l’opportunità di fornire feedback sulle risposte di Bard tramite pulsanti di approvazione o disapprovazione. La homepage di Bard afferma chiaramente che ha “limitazioni e non sempre la prende nel modo giusto”, ma non ripete il consiglio di Weinstein che tutti i risultati dovrebbero essere controllati utilizzando un motore di ricerca ortodosso.
Il dibattito sull’intelligenza artificiale
Quando ChatGPT è apparso sulla scena nel novembre 2022, ha spinto le persone a chiedersi se l’attività di ricerca incredibilmente redditizia di Google potesse essere minacciata. Ha anche alimentato un dibattito più ampio su come l’intelligenza artificiale (AI), che alimenta i chatbot, potrebbe ridisegnare il mondo del lavoro o addirittura minacciare il futuro dell’umanità, innescando una corsa globale alla regolamentazione dell’IA.
Google e l’IA
Google ha rilasciato un rapporto che dice che l’interesse di ricerca nell’IA ha raggiunto un picco storico nel Regno Unito nella prima metà del 2023, con la domanda “come fare” più ricercata che è “come fare soldi con l’IA”. Dice anche che “come può l’IA aiutare un’azienda?” è una domanda che compare spesso.
Per aiutare a colmare questa mancanza di conoscenza, Google sta lanciando una serie di formazioni online gratuite chiamata “New Fundamentals”, che dice può dare alle persone e alle aziende “competenze pratiche e conoscenze per cogliere gli incredibili benefici dell’IA”.