Google Photos sta ampliando l’uso dell’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a modificare e migliorare le proprie foto. La nuova funzione, chiamata Magic Editor, combinerà tecniche di AI, tra cui quella generativa, per modificare e reimmaginare le foto.
Presentazione di Magic Editor al Google I/O
Google ha offerto un’anteprima della nuova funzione sperimentale durante la conferenza degli sviluppatori Google I/O di questa settimana. Con Magic Editor, gli utenti potranno apportare modifiche a specifiche parti delle foto, come lo sfondo o il primo piano, riempire gli spazi vuoti nell’immagine o addirittura riposizionare il soggetto per una migliore inquadratura.
Modifica avanzata e riposizionamento del soggetto
Ad esempio, Google ha mostrato come Magic Editor possa essere utilizzato per migliorare una foto di una persona davanti a una cascata. In una dimostrazione, l’utente è in grado di rimuovere altre persone dallo sfondo, eliminare una tracolla dalla spalla del soggetto e riposizionare la persona all’interno della foto trascinandola e rilasciandola. Questa funzionalità è simile alla funzione di ritaglio dell’immagine introdotta da Apple con iOS 16 l’anno scorso.
Combinare riposizionamento e completamento dell’immagine con AI
Un’altra dimostrazione ha mostrato come l’abilità di Magic Editor di riposizionare un soggetto possa essere combinata con la sua capacità di completare gli spazi vuoti nell’immagine usando tecniche di intelligenza artificiale. In un esempio, un ragazzo seduto su una panchina tiene un mazzo di palloncini, ma la panchina è spostata sul lato sinistro della foto. Magic Editor consente di spostare il ragazzo e la panchina più al centro dell’immagine e, nel farlo, utilizza l’AI generativa per creare più panchina e palloncini, riempiendo il resto della foto.
Rilascio sperimentale di Magic Editor
Google prevede di rilasciare Magic Editor come funzione sperimentale entro la fine dell’anno, avvertendo che ci saranno momenti in cui potrebbe non funzionare correttamente. I test e i feedback degli utenti aiuteranno la funzione a migliorare nel tempo. Non è ancora chiaro se Google addebiterà un costo per questa funzione o se la renderà esclusiva per i dispositivi Pixel o un vantaggio dell’abbonamento a Google One. Inizialmente, la funzione sarà disponibile per “selezionati” dispositivi Pixel.