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Google Pixel 7a metterà Apple alla prova con un eccellente iPhone SE 4

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il Google Pixel 7a, prossimo smartphone di fascia media dell’azienda, è apparso in alcune interessanti indiscrezioni, che includono esperienze pratiche con il dispositivo non ancora rilasciato. Le ultime informazioni confermano il design e alcune specifiche del Pixel 7a, il quale potrebbe rappresentare un incubo per i produttori di smartphone Android quest’anno. Il motivo non è solo il prezzo inferiore ai 500 dollari per uno smartphone quasi di fascia alta, ma anche perché il Pixel 7a spingerà Apple a creare un eccezionale iPhone SE 4, mettendo a rischio la quota di mercato degli altri dispositivi Android.

Il Pixel 7a avrà un design simile a quello dei modelli di punta, con una struttura in metallo tra i pannelli in vetro anteriore e posteriore. Tra le specifiche, spiccano un display OLED da 6,1 pollici con frequenza di aggiornamento di 90Hz, il chip Tensor G2 di Google, 8 GB di RAM LPDDR5, 128 GB di memoria interna, ricarica wireless da 5W e doppia fotocamera da 12 megapixel sul retro con algoritmi fotografici di Google.

Tuttavia, l’iPhone SE 3, con un prezzo di 429 dollari, supererà ancora il Pixel 7a nei test di prestazioni, grazie al chip A15 Bionic di Apple, lo stesso utilizzato nella serie iPhone 13. Tuttavia, il Pixel 7a offre un display migliore, la ricarica wireless e una doppia fotocamera posteriore con gli algoritmi di Google, rendendo la competizione più serrata.

Per sconfiggere il Pixel 7a, si dice che Apple stia lavorando su un iPhone SE 4 con un design simile all’iPhone 11 e componenti moderni come il chip A16 Bionic e nuove fotocamere. Un iPhone SE 4 rinnovato e venduto a meno di 500 dollari potrebbe aiutare Apple a contrastare la concorrenza del Pixel 7a e ad attrarre nuovi clienti nel suo ecosistema di servizi e prodotti.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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