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Il metaverso non deve avere padroni

Tempo di lettura: 2 minuti.
Il metaverso è quel mondo parallelo che oggi guardiamo da uno schermo, ed in cui un giorno potremmo immergerci virtualmente. E' una luogo/non luogo fatto di fisicità ricreata virtualmente, con possibilità di interazione simile a quella a cui oggi siamo abituati nel mondo reale.
Da un punto di vista squisitamente tecnico le funzionalità che avremo a disposizione saranno fornite dall'evoluzione di quelle che oggi sono tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata, ogni giorno sempre più sviluppate.
Da un punto di vista filosofico, il metaverso, è un luogo dove ognuno sarà libero di avere l'aspetto che vuole e poter raggiungere facilmente ogni luogo, anche se virtuale.
Dal punto di vista commerciale, invece, il metaverso è la nuova frontiera su cui sempre più aziende investiranno per poter essere protagoniste dell'imminente mercato dei “beni digitali”, o NFC (non fungible token)
Se paragoniamo il metaverso al world wide web, ovvero l'insieme di tutti i siti web collegati tra di loro da “link”, possiamo capire quale sia il pericolo, per tutti gli utenti, derivanti dalla nascita di una struttura non “open source”.
Chiunque può registrare un dominio Internet e con poche righe di codice messe su un server, creare un proprio sito web. Se non si dispone di un proprio server, è possibile, con pochi euro, noleggiare uno spazio sul server di un “provider”.
Realizzare un sito Internet è una operazione assolutamente “open source”, esistono diversi sistemi operativi (Linux per primo), e linguaggi di programmazione (come PHP o Java), e diversi standard (TCP/IP, HTTP, SSL) che sono disponibili a tutti e gratuitamente, a patto di avere un minimo di conoscenza necessaria.
Creare una pagina Facebook, oppure un profilo Instagram invece non è assolutamente “open source”. I contenuti devono essere inseriti in un sistema di proprietario di una azienda che recentemente ha cambiato nome da Facebook a Meta, come ha descritto Livio Varriale in un editoriale di Matrice Digitale nel giorno del comunicato ufficiale.
Perchè, davvero, Facebook ha cambiato il nome in Meta?
Il metaverso potrebbe funzionare come una grande community open source, come il world wide web, oppure come una grande portale proprietario come Facebook o Instagram. L'unica verità è che il metaverso, quello in cui veramente saremo liberi di vivere la nostra vita virtuale, interagendo con persone a scopi non esclusivamente ludici, e con un coinvolgimento multisensoriale, esiste solo nella mente visionaria di tante persone, ma nella realtà non esiste ancora.
Molte aziende come Meta stanno davvero investendo tanto, perché ormai il metaverso è la nuova frontiera, la prossima rivoluzione informatica, ed ancora non ha un padrone. Oggi per i “big” è importante iniziare a piazzare una bandierina sul suolo virtuale del metaverso ed anticipare il mercato, imponendo il proprio brand, la propria piattaforma, la propria criptovaluta, con lo scopo di essere il marketplace dei prodotti NFT, suolo virtuale e concessionari esclusivi per la pubblicità sulle piattaforme di accesso.
Auspichiamo un metaverso open source.
E' successo in passato quando un ragazzo visionario ha creato linux, il sistema operativo open source più diffuso al mondo, è successo quando menti geniali ci hanno donato il c++, il php, i protocolli su cui funziona Internet, gli standard aperti, il movimento open source. Il successo del metaverse libero sarà il successo di una community nascente di hacker, programmatori, utenti e visionari in generale che creeranno gli standard aperti e doneranno al mondo milioni di linee di codice per far nascere il “nuovo mondo”, sottraendo ad aziende monopoliste il controllo del futuro digitale di milioni di persone.
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Apple Podcasts riceve un’importante revisione: ecco le grandi novità
Tempo di lettura: < 1 minuto. Apple Podcasts si rinnova: ecco le nuove funzionalità, un’interfaccia migliorata e supporto per i podcast a pagamento. Scopri tutti i dettagli dell’aggiornamento.

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Apple ha recentemente rilasciato un significativo aggiornamento per la sua app Podcasts, introducendo una serie di nuove funzionalità e miglioramenti che mirano a rendere l'esperienza di ascolto dei podcast più fluida e piacevole per gli utenti.
Le nuove funzionalità
Una delle principali novità è la possibilità per gli utenti di creare e condividere le proprie playlist di podcast. Questa funzionalità permette agli utenti di raggruppare insieme i loro podcast preferiti e condividerli con amici e familiari. Inoltre, l'app ora offre anche suggerimenti personalizzati basati sulle abitudini di ascolto degli utenti, aiutandoli a scoprire nuovi podcast che potrebbero interessarli.
Miglioramenti dell'interfaccia utente
L'interfaccia utente dell'app Podcasts di Apple è stata anch'essa notevolmente migliorata. Ora è più intuitiva e facile da navigare, con un design pulito e moderno che rende più semplice trovare e gestire i podcast. Gli utenti possono anche sfruttare nuove opzioni di ordinamento e filtraggio per organizzare meglio la loro libreria di podcast.
Supporto per i podcast a pagamento
Un'altra importante aggiunta è il supporto per i podcast a pagamento. Gli utenti possono ora sottoscrivere podcast premium direttamente dall'app, ottenendo accesso a contenuti esclusivi e altri vantaggi.
Impatto sul panorama dei podcast
Questi aggiornamenti rappresentano un importante passo avanti per Apple Podcasts, rendendola una piattaforma ancora più competitiva nel crescente mercato dei podcast. Gli utenti beneficeranno di un'esperienza di ascolto migliorata, mentre i creatori di podcast avranno nuove opportunità per monetizzare i loro contenuti.
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Windows 11: la funzione “Never Combine Icons” è quasi utilizzabile
Tempo di lettura: < 1 minuto. La funzione “Never Combine Icons” di Windows 11, tanto attesa, è finalmente disponibile con l’ultimo aggiornamento, ma gli utenti potrebbero ancora trovarla insoddisfacente a causa dei problemi persistenti.

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Microsoft ha finalmente reintegrato la funzione “Never Combine Taskbar Button” in Windows 11 dopo quasi tre anni, ma sembra che non funzioni ancora correttamente. Questa funzione, molto richiesta dagli utenti, permette di visualizzare un'icona per ogni applicazione aperta in Windows, anche in caso di molteplici istanze della stessa applicazione.
La rimozione di questa funzione aveva reso impossibile per molti l'aggiornamento a Windows 11, poiché passare tra le numerose finestre aperte era diventato un incubo. Questa frustrazione è riflessa nel Feedback Hub di Windows 11, dove un suggerimento per non combinare mai le icone delle app e mostrare le etichette ha ricevuto 17.527 voti, rendendolo la decima funzione più richiesta.
Aggiornamento Windows 11 22H2 Moment 4

Con il rilascio dell'aggiornamento Windows 11 22H2 Moment 4, Microsoft ha finalmente rilasciato la funzione “never combine”. Una volta installato l'aggiornamento, gli utenti di Windows 11 possono ora accedere a una nuova impostazione che permette di separare le icone per molteplici istanze di applicazioni in esecuzione.
Problemi persistono
Tuttavia, anche con l'aggiunta di questa funzione, rimane ancora inferiore rispetto a Windows 10. A differenza della versione precedente di Windows, continua a mostrare i titoli delle finestre accanto all'icona, occupando molto spazio. Questo potrebbe essere un fattore di rottura per gli utenti di Windows 10 in attesa di aggiornare, poiché le icone con i titoli delle finestre occupano troppo spazio per rendere questa funzione utilizzabile.
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Apple Vision Pro in versione economica non vedrà mai la luce
Tempo di lettura: < 1 minuto. Apple potrebbe aver cancellato i piani per una versione più economica dell’Apple Vision Pro, con l’analista Ming-Chi Kuo che prevede una crescita limitata delle spedizioni nel 2025 e nessun aggiornamento hardware fino al 2027.

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Apple potrebbe aver annullato i piani per produrre una versione a basso costo dell'headset Apple Vision Pro, secondo l'analista di Apple Ming-Chi Kuo. C'erano molte voci di una versione più economica in uscita intorno al 2025, ma ciò potrebbe non accadere.
Dettagli sul prodotto
Kuo non fornisce una ragione per cui l'headset a basso costo potrebbe essere stato cancellato, ma afferma che, a meno che Apple non riduca significativamente i costi, potrebbe non esserci una crescita significativa delle spedizioni di Vision Pro nel 2025. Kuo si aspetta che Apple spedirà circa 400.000-600.000 headset nel 2024 e, sebbene fornirà un'”eccellente esperienza”, potrebbe impiegare “più tempo del previsto” per diventare il prossimo prodotto di punta di Apple.
Futuro dell'Apple Vision Pro
Una versione di seconda generazione dell'Apple Vision Pro dovrebbe entrare in produzione di massa al più tardi nella prima metà del 2027, e Kuo afferma che è possibile che non ci saranno aggiornamenti hardware per il Vision Pro fino ad allora. Sia The Information che Bloomberg hanno suggerito che Apple sta lavorando a una versione più accessibile dell'headset Apple Vision Pro. La versione iniziale sarà prezzata a $3.500, mettendola fuori dalla portata di molti clienti Apple.
Modello economico in sviluppo?
Le voci dicono che Apple sta sviluppando un modello economico che potrebbe avere un prezzo più vicino a quello dell'iPhone, ma dato l'alto prezzo del modello attuale, non è chiaro quanto rapidamente Apple potrebbe ridurre i costi dei componenti. Se Apple dovesse effettivamente continuare a lavorare su un modello più accessibile, potrebbe presentare display interni a più bassa risoluzione e materiali di costruzione più economici.
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