SentinelLabs ha osservato un aumento delle intrusioni strategiche da parte di attori minacciosi cinesi in Africa, con l’obiettivo di estendere la loro influenza nel continente. Questi attacchi mirano a settori come le telecomunicazioni, la finanza e il governo. La Cina ha una lunga storia di diplomazia soft power, ma l’uso di intrusioni cibernetiche sottolinea gli obiettivi recenti e l’impatto potenziale in Africa.
Mentre l’attenzione si concentra sugli attori minacciosi cinesi che prendono di mira l’Occidente, è essenziale esaminare cosa sta accadendo in Africa. La Cina ha obiettivi a lungo termine in Africa, e c’è una lacuna significativa nella conoscenza delle minacce cibernetiche nel continente.
Il soft power della Cina in Africa
La Cina ha una lunga storia di coinvolgimento in Africa, adattandosi per abbracciare dimensioni economiche, politiche e culturali. Questo coinvolgimento ha incluso investimenti strategici, spesso descritti come “diplomazia della trappola del debito”, dove la Cina estende credito eccessivo ai paesi debitori.
Operazioni cibernetiche offensive come strumento di soft power
SentinelLabs ha tracciato intrusioni mirate contro settori chiave in varie nazioni africane. Questi attacchi sono allineati con l’agenda soft power e tecnologica della Cina nella regione.
Soft power tecnologico e opportunità di abuso
La Cina ha assunto un ruolo di primo piano nei settori delle telecomunicazioni, della finanza e della tecnologia di sorveglianza in Africa. Queste iniziative sono legate al progetto “Digital Silk Road” della Cina.
Riconoscere il ruolo centrale dell’Africa nel futuro delle dinamiche cibernetiche globali aiuta non solo a salvaguardare le libertà digitali del continente, ma anche a rafforzare l’ecosistema globale contro attori minacciosi sofisticati