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In Italia arriva un nuovo supercomputer per la ricerca sulla fusione nucleare

Tempo di lettura: < 1 minuto. Un accordo da 50 milioni di euro tra Enea, Eurofusion e Cineca porterà in Italia un supercomputer di ultima generazione per studiare la generazione di energia dalla fusione nucleare.

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Un nuovo supercomputer di ultima generazione per studiare come generare energia dalla fusione nucleare: è questo l’obiettivo di un accordo da 50 milioni di euro in cinque anni tra Enea, il consorzio europeo Eurofusion e Cineca. Il supercomputer, che sarà in grado di eseguire 47 milioni di miliardi di operazioni al secondo, dovrebbe entrare in funzione alla fine del 2023 presso la sede del Cineca a Casalecchio di Reno, Bologna.

Il supercomputer per la fisica del plasma

Il supercomputer sarà utilizzato per simulare la fisica del plasma che si genera all’interno dei reattori. Questo tipo di simulazione è fondamentale per comprendere e ottimizzare i processi di fusione nucleare, che promettono di fornire un’energia pulita e praticamente illimitata.

Il ruolo del Cineca nel supercalcolo

Il Cineca, con questo nuovo progetto, si conferma uno dei più importanti centri di supercalcolo a livello internazionale. “Questo accordo è il proseguimento di una collaborazione iniziata nel 2016, per estendere alla comunità scientifica della fusione nucleare una partizione del supercomputer Marconi”, ha commentato il presidente del Cineca, Francesco Ubertini.

L’importanza del supercalcolo in Italia

Il nuovo supercomputer arricchisce l’importante rete italiana del supercalcolo, che ha visto nel 2020 l’entrata in servizio del sistema Marconi, tra i primi 10 al mondo, e successivamente del Leonardo, al quarto posto al mondo. Questi strumenti di calcolo ad alte prestazioni sono fondamentali per la ricerca scientifica e tecnologica.

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