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Intelligenza Artificiale

Intelligenza artificiale monitora neonati in terapia intensiva

Mount Sinai sviluppa un’IA che rileva cambiamenti neurologici gravi nei neonati in terapia intensiva tramite video, rivoluzionando la neurotelemetria continua.

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Un team del Mount Sinai Hospital ha sviluppato un algoritmo di deep learning per rilevare cambiamenti neurologici gravi nei neonati della terapia intensiva neonatale (NICU), analizzando esclusivamente i dati video con l’intelligenza artificiale. Questo strumento di intelligenza artificiale, pubblicato su Lancet’s eClinicalMedicine, rappresenta un passo avanti nella neurotelemetria, offrendo una soluzione scalabile e minimamente invasiva per monitorare in tempo reale i parametri neurologici nei neonati.

Tecnologia di “Pose AI” per la rilevazione dei movimenti

La tecnologia alla base di questo avanzamento, denominata Pose AI, si basa su algoritmi di computer vision che tracciano punti anatomici e monitorano i movimenti dei neonati attraverso video. Gli scienziati di Mount Sinai hanno addestrato l’algoritmo con oltre 16 milioni di secondi di filmati video di 115 neonati in terapia intensiva, sottoposti a monitoraggio video continuo tramite EEG. Utilizzando questi dati, il sistema ha dimostrato la capacità di rilevare due condizioni critiche con alta precisione: sedazione e disfunzioni cerebrali.

Vantaggi della neurotelemetria continua

Attualmente, la sorveglianza neurologica nei reparti NICU si limita a esami fisici sporadici, che non sempre riescono a identificare cambiamenti subacuti. Il sistema di Pose AI, che analizza costantemente i movimenti e l’attività neurologica dei neonati, offre un monitoraggio continuo e dettagliato, permettendo interventi più rapidi e potenzialmente migliorando gli esiti clinici. Il dott. Felix Richter, autore principale dello studio, sottolinea come l’uso dell’IA in questi reparti potrebbe fornire un monitoraggio neurologico simile a quello già disponibile per la frequenza cardiaca e la respirazione.

Risultati e sfide future

I ricercatori hanno evidenziato che il sistema Pose AI è efficace in diverse condizioni di luce e angolazioni, dimostrando una buona adattabilità ai contesti tipici dei reparti di terapia intensiva. Tuttavia, i modelli di IA sono stati addestrati su dati raccolti in una sola struttura e dovranno essere validati in altri ospedali e su attrezzature video diverse. I prossimi passi prevedono l’espansione di questo metodo a ulteriori NICU e lo sviluppo di studi clinici per valutare l’impatto sulla cura.

Impatto potenziale e futuro dell’IA in Campo Medico

Secondo il dott. Girish N. Nadkarni, capo del Dipartimento di Medicina Digitale e Data-Driven del Mount Sinai, l’introduzione di strumenti di IA come Pose AI segna un importante passo verso l’automazione della diagnostica e la cura dei pazienti. L’IA è già utilizzata in vari settori del Mount Sinai per migliorare diagnosi oncologiche, ridurre le riammissioni ospedaliere e ottimizzare la gestione delle cure, mostrando il potenziale dell’integrazione di tecnologie avanzate nel sistema sanitario per migliorare gli esiti di salute anche dei pazienti più fragili.